Before the duel

di Meissa
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Before the duel



Le montagne alte e brulle si stagliano contro il cielo, imponenti e maestose. Le pareti rocciose e scure, levigate, delimitano, con infinita tranquillità, il sentiero che ha scelto di percorrere.
Dumbledore respira pesantemente, guardandosi intorno circospetto, il mantello che fruscia leggero contro il terreno scuro. Procede quietamente, non tentenna nemmeno un istante, ma resta serio e concentrato mentre osserva con attenzione le pareti di pietra nuda.
Un mago alto, gli occhi scuri e intelligenti, lo scrutano da lontano, e Dumbledore non trattiene un sospiro, questa volta.
“Ciao, Albus.”
“Gellert… non proprio un bel posto, non trovi?” domanda lasciando scorrere lo sguardo sulla desolazione circostante.
“Questione di gusti, Albus,” risponde l’altro senza distogliere lo sguardo.
“Sì, certo… immagino sia questo,” afferma Dumbledore con tono condiscendente.
“È passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti.”
“Già… credimi, me ne rammarico.”
“Dovremmo finirla di giocare ai vecchi amici, Albus.”
DUmbledore sorride mesto, chiude le palpebre per un istante, grave, e poi sorride di nuovo. “Già, Gellert, penso che tu abbia ragione.”
Gellert Grindewald lo scruta con i suoi occhi scuri, indecifrabile. “Sei venuto per questo, no Albus?” soffia.
“Credimi, non mi dà piacere vederci in simili circostanze, non lo avrei voluto,” commenta grave.
“E allora non farlo,” sussurra rabbioso.
“Mi spiace Gellert, più di quanto tu creda.”
“Anche a me, Albus. Contro di te… non lo avrei voluto. Ma se scegli questa strada.”
“Non l’ho scelta io, l’hai scelta tu per me,” ribatte Dumbledore con voce profonda.
Gellert scrolla le spalle, un sorriso falso e un bagliore che attraversa lo sguardo. “Direi di finirla qui, Albus. Credo sia la decisione migliore.”
“Sì… credo anche io,” conferma osservandolo da dietro gli occhiali a mezzaluna.
“Non avrei mai immaginato che sarebbe accaduto.”
“Nemmeno io. Nemmeno io, Gellert.”
Entrambi estraggono le bacchette, un ultimo sguardo sofferente, prima della fine.





Non so se è stata quella donna a condizionarmi, ma penso che Albus non si sia divertito a far fuori Gellert, no, proprio no, sia che lo amasse, sia che fosse il suo migliore amico. Credo che eventuali segni slash siano intuibili in base alla propria sensibilità, così come lo si può vedere solo come amici.
Per le badilate, sono sempre qui, e non preoccupatevi, ho la pelle dura. Scatenatevi.
Nota Grazie Diane LaCroix, ho seguito il consiglio, pur mantenendo i nomi originali, le mie continue letture inglesi mi impediscono praticamente di usare i nomi italiani, tranne rare eccezioni. ^^
See you soon,
Meissa.




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