Accettarsi

di Jack83
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Piccola fic sul tema dell’accettazione
Visto che il finale d Ranma 1/2 è aperto mi sono immaginato un possibile futuro.
Akane e Ranma ovviamente sono i protagonisti

 

 

 

 

ACCETTARSI

 

In una graziosa casa di fattura tradizionale di un quartiere di Tokyo, Nerima, abitava ormai da diversi anni un ragazzo di ventitré anni di nome Ranma Saotome.

Studente della facoltà di scienze motorie presso l’università statale grazie ad una borsa di studio per le sue capacità sportive stava cercando, in quel momento, di preparare il suo zaino per un viaggio in Cina, presso le fonti chiamate Jusenkyo.

Dove, all’età di quindici anni durante un viaggio di addestramento con il padre Gemma, cadde dentro una di esse venendo colpito da una maledizione legata ad essa.

La maledizione consiste che, quando si bagna totalmente con acqua fredda, il malcapitato si trasforma in una donna e solo con l’acqua calda si riusciva a tornare alla normalità
Durante lo stesso viaggio anche il padre era stato colpito da una maledizione simile solo che lui si trasformava in un Panda.

Ora dopo molti anni e infruttuosi tentativi di porvi rimedio in maniere differenti, aveva messo da parte abbastanza denaro per tornare in quel luogo ed eliminare la sua situazione che lo metteva, spesso, in situazioni imbarazzanti.

Ad assistere alla preparazione c’era la sua fidanzata Akane nonché figlia del padrone di casa ed ex compagno di allenamento del padre di lui.

I primi tempi della loro convivenza non era proprio stati rosa e fiori, anzi, ma col tempo divennero sempre più affiatati tanto che si scoprirono innamorati.

La ragazza, qualche tempo prima, era riuscita a procurarsi una certa quantità di acqua proveniente dalla fonte Jusenkyo, nello specifico quella che provocava la maledizione inversa rispetto a quella di Ranma cioè se ci si bagnava con l’acqua fredda ci si trasformava in uomo.

Il problema era che, nonostante si fosse immerso completamente in quell’acqua, la maledizione non sparì e fu solo tramite la spiegazione dell’anziana moglie di maestro dei padri dei due, Obaba, che si viene colpiti dalla maledizione solo se si è in quel luogo specifico.

Quindi bisognava andare proprio alle fonti ed immergersi nella fonte con la maledizione dell’uomo.

 

-Vuoi proprio partire- chiese a quel punto la ragazza guardando il pavimento

-Ne abbiamo già parlato più e più volte Akane- rispose lui chiudendo lo zaino -Io non mi sento a mio agio… Vero ho spesso usato questa mia maledizione per levarmi da degli impicci ma… Vedi… Con te non mi sento totalmente uomo-

Lei annuì triste -Ok-

Ranma a quel punto si avvicinò e si inginocchiò di fronte a lei -Akane, lo sai che puoi dirmi tutto… Abbiamo superato quasi del tutto quei momenti-

-Va bene- prese quindi un respiro per iniziare il suo discorso più importante -Senti Ranma, non prenderla male e ascolta fino in fondo… Io ti amo sia come uomo che, come donna, sono attratta da te sia nella tua versione maschile che femminile e vorrei che tu ti accettassi per quello che sei ora-

Il ragazzo rimase di sasso con la bocca aperta

-Se tu adesso mi odi posso capirlo ma io ti amo per ciò che sei adesso e non come lo eri prima del tuo bagno in quella fonte-

Pensò di alzarsi e andare via ma lui le strinse le mani con forza.

-Akane… Io… Pensavo che tu mi preferissi… Uomo completo… Cioè…- balbettò lui

-Io… Vedi…- fu il turno della ragazza di balbettare entrambi imbarazzati

-Quindi tu? Tu… sei? - chiese Ranma

Akane annui imbarazzata

-Sì, sono bisessuale… e il sogno di ogni uomo no? Avere una ragazza Bisex-

La sua sfacciataggine lo mise in soggezione

-Akane… Dammi un po’ di tempo per riflettere ma sappi che ti amo comunque-

Dettò ciò uscì, come spesso faceva, dalla finestra lasciando sola Akane, affranta per quella reazione ma che aveva preventivato.

 

Ormai era notte fonda e nessuno, in quella casa, era preoccupato per l’assenza di Ranma perché era suo solito allenarsi fino a tardi in qualche posto sperduto.

Avevano però notato lo sguardo triste di Akane e il padre, Soun, a cena aveva provato a capire il motivo della sua apatia ma lei aveva detto che era solo stanchezza dovuta allo studio.

La ragazza era stesa nel suo letto che cercava di dormire ma il pensiero che Ranma potesse respingerla per la sua confessione le permetteva di addormentarsi.

Poi ecco sentire un leggero bussare alla finestra.

Era Ranma in versione femminile, lei si alzò e andò ad aprirgli.

-Posso entrare? – chiese la ragazza con una certa gentilezza

L’altra si scostò e gli permise di entrare

-Quindi ti piaccio così come sono? –

Domandò senza preamboli

-Sì, mi piaci anche così vero dovresti essere meno… imprudente a mostrare le tue grazie ma si mi piaci così come sei-

Ranma prese un respiro, le strinse una mano e la portò al seno

-Non ti fa orrore che io possa avere due seni mentre in realtà sono un uomo? –

Akane, rossa per l’imbarazzo, scosse la testa con forza

-Se devo dirti la verità… Sono un po’ invidiosa che tu, quando sei donna, abbia più seno di me-

L’altra rimase di stucco perché mai si sarebbe aspettata una tale ammissione da parte sua, anche perché in passato l’aveva sempre presa in giro per questa cosa nonostante avesse un bel seno anche lei.

Ranma annuì cercando di mettere assieme i pensieri

-Come sai mio padre è una persona in qualche modo sgradevole, perché si approfitta della gente e che è causa di questa situazione, tra i suoi difetti c’è anche il fatto di avermi insegnato un certo machismo e uno strano senso dell’onore-

-C’è di peggio Ranma- la rincuorò la Akane -Tuo padre però non ti ha messo in testa idee totalmente sbagliate e molti suoi difetti, come il poco coraggio, non li hai-

-Vero- rispose l’altra ragazza -Ma ho paura di, in qualche modo, deluderlo-

La fidanzata la guardò in maniera seria -Quante volte ti ha deluso? Quante volte ti ha messo in situazioni pericolose solo per il suo tornaconto personale? Ti ha causato una fobia dei gatti incredibile? Quindi lui è l’ultimo a poter parlare-

Ranma rimase triste benche Akane, sul padre, avesse ragione

-C’è anche mia madre… Ho paura di deludere anche lei… Sai la storia di mio padre e di farmi diventare un vero uomo…-

A quel punto senti la guancia pungerle dal dolore per uno schiaffo

-Tua madre ti ama per quello che sei e non la deluderai se rimanessi in questo stato-

-Come fai a saperlo? - chiese la schiaffeggiata

-Perché le ho detto cosa provo per te anche in versione femminile e lei mi ha detto che per lei va bene visto che eri un vero uomo-

Tali parole rincuorarono Ranma, si avvicinò quindi all’altra per poi darle un bacio

-Questo è il mio primo bacio, vero, da donna a una donna… La mia donna-

 Akane sorrise capendo che avrebbe avuto per sempre il suo Ranma ½

 





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