Sic parvis magna

di observer90
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Xavier

 

Le tue mani si muovono sulla tela, schizzi di colore e rapide pennellate ne divorano il bianco generando una sagoma che da tempo ormai accompagna i tuoi pensieri.

E anche le tue notti.

Ti allontani di qualche metro per ammirare il risultato finito.

Quasi pigramente sollevi la mano imbrattata di nero, un lieve e impercettibile movimento delle dita porta la protagonista del dipinto a prendere vita.

Le sue di dita, con quell’inconfondibile smalto nero, scorrono con grazia lungo il violoncello producendo una melodia a tratti oscura e tenebrosa, ma con degli acuti che sembrano quasi sprigionare un pianto sottile.

Vedo la vera te.

È questo che vorresti dirle.

Vorresti dire a Mercoledì che non importa quanto fredda e spietata cerchi di apparire all’esterno.

La musica è fatta per trasmettere emozione. È del tutto impossibile riprodurre delle note senza alcun tipo di interpretazione.

E il fuoco che Mercoledì ostenta a non mostrare agli altri si riversa in quei movimenti scattanti ed esperti, esplodendo nelle note che volteggiano nell’aria notturna.

Ti ascolterei per ore e ore.

Lei non ha nessuna idea dell’effetto che ti fa.





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