Grace
Blackthorn aveva conosciuto molti uomini nella sua vita – ed
era tutto dire per
un ragazza che aveva passato gran parte della sua esistenza trincerata
in una
casa di rovi.
Aveva fatto innamorare degli uomini di se, un po’ con il suo
potere ed un po’
senza.
Non aveva mai desiderato farlo, ma il desiderio era qualcosa che
apparteneva
agli uomini liberi e lei non lo era.
James.
Charles.
Nomi senza alcuna importanza.
E poi aveva conosciuto Christopher Lightwood.
Ed un pensiero stupido l’aveva attraversata.
Questo è il genere di uomo che vorrei far
innamorare di me.
Senza inganni, poteri. Solo di lei, di Grace Cartwright.
Di quella ragazzina sola, spaventata.
Poi il pensiero strisciante, che gli era entrato sotto pelle, aveva
subito un
evoluzione.
Questo è l’uomo che vorrei si inamorasse
di me.
Non era più un’azione comandata, era
riflessiva.
Più naturale.
Ed il pensiero si era evoluto.
Si era evoluto davanti una provetta, mentre sperimentavano, mentre si
divertivano e per un secondo Tatiana Blackthorne, suo fratello Jesse e
James
Heroldane non esistevano più.
Solo lei e Christopher Lightwood.
Un solo pensiero.
Questo è un uomo di cui mi piacerebbe innamorami.
E forse lo avrebbe fatto.
|