Il popolo della cenere

di paiton
(/viewuser.php?uid=1205547)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


QUARTIER GENERALE, PIANETA TERRA

Dalle rovine del vecchio Pianeta, martoriato dalle ultime guerre e dal grigio inquinamento, si erge uno degli ultimi grandi grattacieli con le finestre a specchi.
L’avatar blu del Colonnello Miles Quaritch, ancora malmesso e pieno di tumefazioni dopo l’ultimo scontro nell’oceano di Pandora, è seduto al tavolo delle trattative; dodici azionisti stanno in ascolto in una stanza dalle pareti di vetro trasparente.
 
“Ci hanno presi a calci in culo anche questa volta… vi avevo anticipato che Jake Sully è un osso duro da spezzare, avevo bisogno di più uomini e di più attrezzature da combattimento! Non sono tornato invano dall’inferno!” picchia forte il pugno sul tavolo.
 
Un uomo calvo e obeso veste una costosissima giacca di pelle, sotto di essa una candida camicia; i bottoni sulla pancia stanno per esplodere dalla pressione, lui fa un cenno con il dito all’ufficiale che attende sull’attenti fuori dalla camera.
 
Una signora anziana ma palesemente rifatta, dall’altra parte del tavolo prende la parola: “Se fallisce anche questa volta signor Quaritch, la lasceremo bruciare per l’eternità. Abbiamo subito ingenti perdite economiche e l’Unobtanium estratto non basta più per finanziare le prossime spedizioni. Più di questo ultimo aiuto non possiamo offrirle” lei si sistema la pelliccia di volpe dopo aver bevuto un piccolo quantitativo di liquido giallo, l’enzima estratto dai Tulkun.
 
Il Colonnello osserva con stupore i quattro Avatar esattamente identici a lui che si schierano nel corridoio, loro fanno lo stesso.
 
Un ghigno si disegna contemporaneamente su tutte le loro facce ma parla con sé stesso solamente quello al tavolo delle trattative: “Ti vedo già morto Jake Sully, vedo il tuo lurido cadavere da traditore!”
 
--------------------------------------------------------------------------
 
 
Volando in pochi attimi al di sopra di tutte le maestose e fantastiche Terre di Pandora si deve passare per le spiagge dei sali multicolore, dalle meravigliose acque basse e cristalline, dove vivono i Clan Metkayina, fino ad arrivare sull’oceano aperto di un profondo blu; percepire addosso l’umidità e la freschezza dell’acqua, assaporare lo spirito della scoperta con un respiro profondo che ti fa sentire coraggioso e impaurito allo stesso tempo, in uno stato di eccitazione persistente e reale.
 
Ecco che appare all’orizzonte un'altra lingua di terra scura, al calar della notte, che diventa sempre più larga e poi cresce in altezza fino ad arrivare alla vetta semicircolare che si apre: un profondo cratere che borbotta un liquido denso, rosso acceso, infiammato. Il fuoco risale sotto di te, velocissimo e ti passa attraverso in una copiosa eruzione vulcanica!
 
Mentre i lapilli scendono come meteore illuminate tu li accompagni zigzagando prima di entrare nel corridoio di una grotta; dentro scorre un rigagnolo di vivo magma, rallenti… un tepore ti accoglie, è aria riscaldata. La roccia su cui cammini è calda anch’essa e ti accingi a varcare la soglia della stanza rotonda scavata nella pietra. Molte figure umanoidi e snelle, dalla pelle grigia come la cenere hanno spaccature rosse dipinte sugli arti muscolosi e sulla schiena, si mimetizzano molto bene: stanno tutte in cerchio con maschere che coprono per intero i loro volti.
 
Promettono vendetta e con un patto di sangue giurano di uccidere tutti gli umani, si muoveranno verso Sud, lasciando l’altezza delle nevi per andare a cercare Toruk Makto e ottenere da lui preziose informazioni.
 
Per troppo tempo hanno invaso le loro terre, Eiwa è clemente con tutti i suoi figli, anche con quelli che hanno da sempre abbracciato la via dell’odio e della violenza… dell’avidità.
Sanno bene che la loro pazzia non potrà essere curata, ed è solo questione di tempo perché gli invasori del cielo arrivino a scoprire i veri tesori di Pandora che sono stati tenuti nascosti nelle profondità delle grotte per molto tempo.
Assieme allo sciamano che recita la formula, tutti si fanno un taglio sul palmo sinistro con la stessa lama e uniscono tutte mani verso il centro del cerchio, una contro l’altra.
 
Un forte terremoto fa vibrare le pareti, alcune rocce si sgretolano e rotolano fino al terreno… dalla lava incandescente si materializza un essere solido, enorme con un’armatura di roccia e un cuore di metallo fuso.
 
“Dovrai distruggere tutti gli invasori scesi dal cielo, se necessario dovremo purificare anche i Camminatori dei Sogni. Il fuoco riscalda, la fiamma rigenera; il nostro popolo originario deve rinnovarsi per assicurare a tutti gli esseri la salvezza. L’essenza di Eiwa è stata compromessa?”
 
Gli occhi della creatura si sono subito infiammati ...




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4045082