Challenge: #writeptember2022
#Giorno03 del gruppo “Facebook Hurt/Comfort
Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”
Prompt: 1 Prigione – 2 Paralisi
Fandom: Star Trek (Reboot
cinematografico)
Genere: Hurt/Comfort, fantascienza
Tipo: flash fic
Personaggi: James T. Kirk, Leonard McCoy, Spock
Rating:
PG-13 - verde
Avvertimenti: angst, movieverse
PoV: terza persona
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Gene Roddenberry (J.J. Abrams). I personaggi e gli eventi in questo
racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
PIANTE
McCoy lo sapeva
che sarebbe successo lo sapeva. Lui aveva fiuto per quelle cose, ma
nessuno dei suoi superiori lo ascoltava mai.
Kirk lo aveva
liquidato con un - Non possiamo basarci su un presentimento - subito avvallato
dal maledetto elfo dalle orecchie a punta.
E invece il suo
intuito non aveva sbagliato. Della squadra di sbarco era rimasto solo il
capitano. Erano scesi su quel pianetucolo, che
sembrava disabitato, in sei ed era rimasto solo Jim.
“Siamo pronti
comandante” esclamò Scotty digitando le coordinate per il teletrasporto.
Il formicolio
lo pervase. Odiava il teletrasporto ma per Kirk quest’e altro.
“Dobbiamo fare
in fretta recuperare il capitano e andarcene”
“Pensavo di
fermarmi a bere un the con i biscotti” sbottò McCoy sarcastico, ma ovviamente
il vulcaniano non colse l’ironia.
Scotty aveva
localizzato il capitano, quella dove erano apparsi sembrava una giungla. Si mossero
con cautela i faser in mano, guardinghi e in allerta.
“Di qua” ordinò
Spock inoltrandosi nel fitto della vegetazione.
All’improvviso
una pianta si mosse e con un tentacolo spinse a terra il vulcaniano. McCoy non
impiegò un momento e sparò colpendo l’arbusto, ma questo fece inaspettatamente animare
tutta la giungla.
“Corra dottore”
gridò schivando liane e fauci.
“Sono delle
dannate piante carnivore” gridò McCoy sparando ancora riuscendo ad andare
avanti miracolosamente ma alla cieca, sparava ardentemente che il vulcaniano
stesse seguendo il tricorder.
All’improvviso
si fermarono: una prigione di rovi, si innalzava davanti a loro.
“E adesso?” si
interrogò il dottore, ma il vulcaniano prese a sparare facendo saltare pezzi di
piante qua e là. Non molto diplomatico, doveva ammetterlo, ma efficace. Riuscì,
infatti, a penetrare quella selva animata.
Non avevano
ancora raggiunto il capitano che le liane si richiusero su di loro. Spock
continuò a sparare in punti precisi, facendo ritrarre le piante; tenendo un
varco aperto in modo che McCoy riuscì a raggiungere Kirk riuscì a liberarlo e a
contattare l’Enterprise.
“Scott ci
riporti a bordo” gridò.
Pochi secondi
dopo erano tutti e tre nella sala teletrasporto.
McCoy si
approssimò al capitano immobile respirava appena. Il vulcaniano stava finendo
di rimuovere gli ultimi arbusti dal corpo dell’uomo.
“Dottore”
chiamò allarmato mentre il medico controllava i segni vitali del capitano con
il tricorder.
“Ha una qualche
tossina in corpo, che lo sta progressivamente paralizzando. Portiamolo in infermeria”
ordinò risoluto non c’era tempo da perdere.
Il capo ingegnere
fissò i due preoccupato il dottore era particolarmente angosciato e anche Spock
il che era tutto dire.
McCoy osservava
i dati, non avevano molto tempo, dovevano sintetizzare un antidoto.
“Se la paralisi
raggiunge gli organi vitali le probabilità di sopravvivenza del capitano…”
“Spock!” lo interruppe
bruscamente McCoy “Lo so”
“Stavo solo
esponendo i fatti. In attesa del risultato delle analisi”
McCoy scosse la
testa sospirando quella attesa lo stava uccidendo.
Finalmente le
analisi si conclusero positivamente e in breve tempo la sua equipe sintetizzò
un antidoto.
McCoy lo
somministro subito al capitano “Ora dobbiamo solo aspettare” bisbigliò più a sé
stesso che a beneficio degli altri presenti.
Il dottore si
sedette accanto al letto in attesa. Il primo ufficiale lo osservò per un
momento, Kirk era in buone mani, raggiunse la plancia si sedette sulla poltrona
fissando lo spazio infinito.
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Note: Non sono
molto convinta, ma non sono riuscita a tirar fuori qualcosa di meglio.