Fin qui m'indusse la società ad ammirarne una civiltà così esternata tra le rovine d'una terra troppo cieca; prosciugò essa il mio sguardo e in semplici e incantati versi tramutò le mie lacrime dopo già avere costretto al buio di una pagina cupa e oscura ciò che fu il mio sorriso. Incantatori e adulatori videro ombre allontanarsi e i miei occhi non illuminarsi nell'udire parole e discorsi che solo fingevano una realtà in cui l'incanto ancora sovrasta sporche rovine della civiltà.
(Agosto 2010) |