Narcisista

di Allen Glassred
(/viewuser.php?uid=1134215)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non è trascorso molto tempo da quando gli otto Dei si sono finalmente ridestati dal loro lungo sonno: il tempo della battaglia finale è imminente, i conti con Re Agrifoglio vanno pareggiati e questo deve accadere prima del prossimo Yule, altrimenti tutto sarà perduto.

 

Una bella giovane dalla lunga chioma rossa sospira pesantemente, posandosi al tronco di un albero ed osservando il fiammeggiante cielo di fronte a sè: un magnifico tramonto d’Estate pensa, l’Estate di cui lei ed il fratello maggiore sono i signori indiscussi. I suoi pensieri vengono interrotti da un’intenso aroma di fiori: l’aria dapprima molto calda si fa tiepida, mentre alcuni fiori tipicamente primaverili fanno capolino sull’erba. Istintivamente la donna sorride lievemente, per poi prendere parola. “ Non perdi mai l’abitudine. Eh, Bel? “. Chiede, mentre il giovane appena arrivato la osserva qualche momento, sorridendo lievemente.

 

“ Litha “. La chiama solamente, mentre lei non può fare a meno di mantenere quel lieve sorriso stampato sulla sua faccia. “ Credevo fossi insieme ad Eostre: nostra sorella è andata a fare una passeggiata, per svagarsi un pò. Le farà bene stare in mezzo alla natura ed ai fiori, rigenererà i suoi poteri “. Sentenzia solamente il giovane dalla chioma bionda, mentre la sorella annuisce e non perde il proprio sorriso, che tuttavia parrebbe avere quasi una nota malinconica.

 

“ Nostra sorella è molto forte, ma a volte anche i forti hanno bisogno di riposo “. Inizia il discorso, ripensando ad un certo signore dell’Estate che, da un pò di tempo, sembra completamente ignorare quasi tutti loro. “ Ma tu e lui non riposerete mai, eh Bel? “ Chiede enigmatica, eppure colui che si rivela essere Bel sembrerebbe capire perfettamente di chi la rossa stia parlando.

 

“ Se ti riferisci a me e Lug, beh… “. Si ferma qualche istante: non è solo il fatto che loro fratello li stia ignorando a turbarlo. No: lui crede ci sia altro dietro, altrimenti perchè non riunirsi agli altri? Perchè lui e Cailleach sono rimasti praticamente soli, formando una sorta di coppia a sè stante ed evitando di tornare dal padre e dai fratelli? Perchè non hanno offerto il loro aiuto per aiutare Eriol nella sua missione, ma hanno piuttosto preferito rimanere soli ad affrontare l’imminente battaglia? Tutte domande che il neo leader degli Dei pagani preferisce tenere per sè, evitando così di turbare la sorella minore.

 

“ Si: mi riferisco a te ed a quel narcisista, egocentrico viziato di nostro fratello Lug “. Sentenzia risoluta la rossa, scuotendo lievemente il capo mentre pensa, inevitabilmente, al suo ultimo incontro con il corvino. “ Sai, non siete molto diversi sotto molti punti di vista: d’accordo, tu non sei narcisista come lui  te lo concedo. Ma… “. Si ferma un istante, come cercasse le giuste parole e mentre, dal nulla, un mazzo di girasoli spunta dal terreno come fosse in un campo, come se il seme fosse stato piantato da tempo ed ora fosse semplicemente tempo per il fiore, di far mostra di sè e dei suoi splendidi colori.

 

“ Ma per il resto, siamo simili. Eh, Litha? “. Chiede semplicemente il più grande, mentre lei si china ad ammirare quel bellissimo fiore che la rappresenta, così come rappresenta la stagione di cui è sovrana. “ Lo so: me lo dice sempre anche papà. Io e Lug siamo simili, ma opposti al tempo stesso. Ecco perchè non andiamo d’accordo “. Ammette sinceramente, mentre lei lo osserva stranita: non credeva che il fratello prendesse così bene quel paragone, deve ammettere che la sorprende. “ Io però, a differenza sua non avrei mai abbandonato la battaglia ed i miei fratelli. Per cosa, poi? Per dimostrare di essere meglio di me? “. Chiede lievemente amareggiato, mentre lei lo osserva seppur rimanendo ancora inginocchiata a terra e, per la prima volta sentendosi quasi in imbarazzo ed arrossendo lievemente. “ E tu sei tutta rossa, sai? “. Chiede semplicemente il Dio di Beltane mentre, a quella frase lei avvampa maggiormente, per poi alzarsi e facendo spuntare attorno a sè un sacco di fiori tipicamente estivi.

 

“ S… smetti di fare l’idiota! Non è il momento! “. Fa semplicemente la Dea di Litha, mentre a quella reazione lui continua a ridere come nulla fosse.

 

“ Ma è vero: sei tutta rossa! “. Continua il biondo, mentre un coniglio gli si avvicina: da dove l’animale sia spuntato, nemmeno Litha lo ha capito. Poi riflette: il coniglio è la forma animale di suo fratello Bel, forse l’ha semplicemente attirato lì per quella ragione? O forse… ah, pensa la donna! Più si chiede cose e più si confonde ed imbarazza. “ Ma forse è solo perchè sei vicina al più bello tra tutti gli otto Dei! Ah, tranquilla. Posso capirti “. Continua a ridere il biondo, prendendo in braccio il coniglio come nulla fosse e mentre la sorella lo osserva quasi allibita, nel sentire le sue ultime parole.

 

“ S… scemo! “. Continua, rossissima in viso e mentre alcuni altri girasoli spuntano dal terreno. Lui ride lievemente, posandole una mano sulla spalla ed il coniglio tra le braccia, come fosse la cosa più naturale del mondo.

 

“ Tranquilla, ora la smetto “. Fa, mantenendo in realtà quel ghigno furbo e compiaciuto. Litha lo osserva qualche istante, per poi tornare ad arrossire: focalizza la propria attenzione sul coniglio, cercando vanamente di dissimulare.

 

“ Bel? “. Lo chiama ad un certo punto, mentre come se nulla fosse lui fa spuntare qualche altro fiore primaverile, che si affianca ad alcuni dei girasoli della sorella. “ Sei proprio come Lug, tu: un vero narcisista “. Precisa, mentre a quella frase l’altro si immobilizza istantaneamente: si china ad accarezzare una rosa rosa lì presente, sospirando pesantemente nel sentire quelle parole.

 

“ Sai, sorella: a volte, mi piacerebbe veramente che io e Lug fossimo così uguali “. Fa, mentre i suoi fiori iniziano a perdere petali: è segno che sta cambiando umore, pensa la rossa. “ Se così fosse, presto non sarei costretto a combattere contro di lui “. Sospira amareggiato il biondo, alzandosi da terra dove si era precedentemente inginocchiato, facendo per andare via e facendo appassire i fiori comparsi. Il coniglio rimane tra le braccia di Litha, che poco prima che il fratello e ne vada sente l’irrefrenabile bisogno di fermarlo. Appoggia delicatamente l’animale nell’erba.

 

“ Bel! “. Lo chiama e, senza pensarci su corre dal fratello per poi abbracciarlo da dietro, in una salda presa che, forse, giunge inaspettata anche per lui. “ Tu non sei solo “. Continua la Dea di Litha, lasciando l’altro un pò stranito a quelle parole.” Non sei solo: tu avrai sempre me, non dimenticarlo. Sono dalla tua parte e lo sarò sempre “. Lo incoraggia, non mollando la presa: è come se con quell’abbraccio, cercasse di trasmettergli i suoi sentimenti e ciò che prova. “ Per sempre “. Ripete, mentre il signore di Beltane sorride lievemente a quelle parole.

 

“ E’ bello sentirtelo dire, sorella “. Sussurra, per poi posare una mano su quelle di lei e stringendole lievemente: in quel momento pensa, quel contatto è ciò di cui ha bisogno. È ciò che gli fa sentire di non essere solo, ciò che gli da la forza per combattere quella battaglia che, lo sa, non sarà solo contro Re Agrifoglio ma anche contro Cailleach e, soprattutto, contro suo fratello Lug. una battaglia dalla quale, pensa, solo uno di loro potrà uscire vincitore. Ma questo porterà delle gravi conseguenze alla Terra, a meno che il destino non muti il proprio corso ed accada l’inaspettato.



Litha e Bel si ritrovano, in una calda giornata d'Estate, a parlare del fratello maggiore Lug. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4046401