210 Days of Kings and Queens

di Allen Glassred
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Sei proprio uno stupido!
Storia: Roccia viva

 

La giovane dalla chioma mogano osserva in ira colui che le si trova di fronte. D’altro canto, il giovane dalla lunga chioma bionda, raccolta in una treccia, osserva la donna di fronte a sè con strafottenza innata. “ Sei proprio uno stupido! “. Tuona la ragazza, mentre d’altro canto lui continua a fissarla con noncuranza.

 

“ Si, lo so! Ma ho anche dei difetti, cara Grace “. Continua a prenderla in giro, cosa che manda la fanciulla decisamente in ira: tutto è successo quando, per farle uno scherzo di pessimo gusto, Re Oz ha scambiato il suo liquore con uno ancora più forte, creato con un’erba che nasce e cresce solo nel regno di Taiviel. Un’erba così rara che solo il re conosce il nome ma, per un’ancora umana come Grace, ha avuto un’effetto devastante.

 

“ Ma la smetti di fare l’idiota?! “. Tuona infuriata la bruna, stringendo i pugni in ira: non le importa se quello è il fratello della sua amica e non le importa nemmeno se è il re! Ha fatto uno scherzo di pessimo gusto, ha rischiato davvero di farla stare più male di quanto sia stata. “ Come hai potuto fare una carognata simile? Perchè? “. Chiede, perdendo ogni forma di rispetto: non gli da più del voi, ora gli parla come se fosse suo pari. A quelle domande tuttavia, il Re della Luna Acquamarina perde istantaneamente il proprio ghigno: non sono tanto le parole in sè ad averlo colpito, più che altro sono le risposte a turbarlo: perchè ha fatto questo a Grace? Ok, era uno scherzo ma è stato davvero pesante. Perchè pensa, si è spinto a tanto? “ Perchè mi odi tanto? Solo perchè sono umana?! “. Sbrocca alterata la fanciulla dal caschetto bruno. A quelle parole gli occhi di lui bruciano, quello sguardo che sembra volerla trafiggere: uno sguardo che, per una crudele ironia della sorte è davvero di colore identico al colore di quella luna che ora brilla sovrana nei cieli di Taiviel. “ Perchè…? “. Sibila solamente la fanciulla mentre, non sa nemmeno lei quando sia successo o come, a dire il vero, si ritrova improvvisamente spalle al muro. Oz la fissa intensamente, uno sguardo carico d’ira, un’ira che lei non si sa spiegare minimamente. Non le fa paura né la fa stare tranquilla, non sa bene cosa suscita in lei quello sguardo. “ Oz? Basta, mi fai paura… “. Sussurra semplicemente la giovane umana, mentre a quelle parole lui stringe maggiormente la presa sulle sue spalle, inchiodandola tra sè e la parete.

 

“ Io non ti odio, Grace. Non ti odio, come lo puoi pensare? “. Chiede, anche se sa che il suo comportamento può aver indotto Grace a pensare quelle cose. D’altra parte, cos’avrebbe pensato lui se la situazione fosse stata inversa, si chiede? “ Io provo cose totalmente opposte, per te “. Ghigna poi il Re di Taiviel, mentre la fanciulla fa per ribattere.

 

“ Oz, cosa… “. Mormora solamente, prima che lui le metta entrambe le mani sul viso, attirandola a sè.

 

“ Zitta e baciami “. Commenta solamente, prima di posare le labbra su quelle di lei. Colta di sorpresa, la fanciulla finisce spalle al muro con lui davanti, senza mai interrompere il bacio. Un bacio che, di lì a poco e chiudendo gli occhi anche lei ricambia istintivamente: porta una mano tra i capelli di lui, mentre il bacio si fa carico di una travolgente passione e mentre, nei cieli di Taiviel, l’ultimo quarto di luna brilla di un’intensa luce acquamarina.





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