Notte di fine estate;

di L u x u r y
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Notte di fine estate.

 

Sono alla finestra, una vecchia felpa rossa più grande di tre taglie addosso.

E' anche un po' sbiadita ma mi piace. E' vissuta.

Il sapore de fumo in bocca mentre la sigaretta continua a bruciare da sola.

Canticchio una stupida vecchia canzone a mezze labbra mentre viene riprodotta dal computer.

Mi piace fumare è liberante. Sì è l'aggettivo giusto.

E' come se tutti i problemi espirassero via mentre il fumo della sigaretta forma disegni contorti nell'aria.

Mi fa stare bene.

Una boccata di fumo e puff.

I problemi volano via, portati lontano dalla notte.

Sono le 1.12 di notte e il sonno non vuole arrivare. Morfeo ancora non mi vuole tra le sue braccia.

Una lacrima scivola sulla guancia fino a posarsi sulle labbra, dove trova la morte.

Da cosa è causata? Me lo chiedo anchio.

Il fumo negli occhi? No, è qualcosa di più profondo; di inesplicabile.

Mentre io mi sussurro "Don't cry, don't cry."

Si, in inglese. Non so nemmeno io perchè.

Forse è più poetico, o forse è solo perchè nel mio telefilm preferito, in lingua originale lo dice così.

Afferro la bottiglietta di tè accanto a me e ne butto giù un sorso.

L'acido gusto del limone cancella parzialmente il sapore del fumo.

La canzone finisce e io ne metto un altra ancora più triste.

Voglio farmi del male?

No tranquilli, voglio solo sentire -provare- qualcosa.

La sigaretta è finita ed io ne voglio già un altra.

Prendo l'accendino nero accanto a me ed estraggo una Malboro dal pacchetto.

L'accendino non si accende ma al terzo tentativo la fiammella si sprigiona.

Amo chi ha inventato le sigarette.

Le posso definire la mia valvola di sfogo.

Pensieri, tanti, troppi.

Lunedì incomincia la scuola e io non ho voglia di andarci, ma mi tocca farlo.

Che palle.

La mezzaluna in cielo illumina quel poco che mi serve.

E l'unica cosa che mi viene in mente ora è:

Sono sola.

 

Autrice.

E' solo un piccolo sfogo, se commentate fa piacere : )

 





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