Un'altra poesia di fine liceo

di Cladzky
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Tu credi forse nella vita oltre,

Tu pavido di fronte al grosso nulla?

Temi l’oblio e l’ignota coltre

E lo sonno eterno non ti trastulla?

Mira la vespa, unità dello sciame,

Unita in un’unica universale unione,

Nulla lei stima, dolore o fame

Né si lascia a un pietoso istrione.

Un mese e niente poi più respira

Questa formica dall’ali taglienti

Ma lo suo cuore brucia di pira

E lo suo battito disperde li venti

Tanto lei vive con sì gran passione

Nel servir l’unitario suo amore

Ch’è poligamo con tutto il rione

E ogni antenna per lei se more.

Nel breve frammento di storia terrestre

Ch’è la sua vita, arde più forte

D’ogni uomo che mai fu pedestre

Sul globo terracqueo e teme la morte.

 




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