Resta con me

di musa07
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Prompt: “Hajime e Tooru litigano furiosamente e Iwa decide di lasciare Oikawa.
A quest’ultimo non sta bene la cosa e farà di tutto
per riconquistarlo ma deve lavorare su se stesso” di 
Bombay 
 
 
Fic scritta per la challenge #ènatoprimaluovooiltitolino indetta nel gruppo FB "Non solo Scherlock"
 
 
 
 
Ci sono due uniche cose – al momento – che Tooru rimpiange in vita sua.
E, no: non sono cose effimere, cose legate a qualcosa di materiale. Cose legate alla gloria, al prestigio… agli applausi o ai premi guadagnati.
No, niente di tutto questo.
 
 
Perché arriva sempre un momento nella vita in cui fai i conti con ciò che conta veramente.
Con i sorrisi che abbiamo indossato.
Con le ambizioni, che molto spesso solo le aspettative degli altri, della società. E che alla fine ci hanno affossato e ci hanno fatto perdere noi stessi. I nostri sogni, le nostre passioni, i nostri veri obiettivi
Con i silenzi, le parole non dette, che son diventati muri. Che dividono.
Con l’aver dato per scontato la presenza degli altri. Di chi è sempre rimasto al nostro fianco. Nel bene e nel male… nel dolore e nella sofferenza. E, cosa ancora più difficile, nella gioia; perché ci vuole un animo veramente nobile e puro per gioire dei successi degli altri.
 
 
Ci sono due uniche cose – al momento – che Tooru rimpiange in vita sua.
Non aver detto ad Iwa quanto lo amava.
E non essersi scusato subito. Perché è perfettamente consapevole del fatto che son avesse chiesto “scusa” allora, poi sarebbe subentrato il rancore, l’orgoglio…
E di orgoglio Tooru ne ha tanto, ma è quell’orgoglio che gli ha sempre permesso di rialzarsi, di andare avanti nonostante il dolore, la delusione, la sconfitta.
È quell’orgoglio che gli fa capire quando ha sbagliato e che deve ritornare sui suoi passi. Letteralmente. Dato che si sta dirigendo proprio verso casa di Hajime.
 
 
Perché Tooru sa perfettamente che non vuole avere il rimpianto di non esser stato felice.
Al fianco della persona che ama.
Perché amare non vuol dire far andare sempre tutto bene. Non è una bolla idilliaca.
Amare vuol dire sbagliare, aver il coraggio di dire di aver sbagliato, aver il coraggio di dire scusa.
Amare non vuol dire fingere, non vuole dire far finta che vada tutto bene. Non vuol dire non vedere i propri difetti e quelli dell’altro.
Amare non vuol dire evitare il conflitto.
E Tooru ci era arrivato solo ora. Là dove Hajime ci era già arrivato da tempo.
“Tu mi stai ascoltando con le orecchie ma non con il cuore.” gli aveva rimproverato Iwa prima di uscirsene dalla sua stanza, sbattendo la porta.
Perché a Tooru non piaceva il conflitto. Era già così incasinato a raggiungere compromessi con se stesso, a scendere a patti con se stesso.
 
 
Ritorna sui suoi passi, Tooru.
Ritorna da Hajime.
Che gli apre la porta. Per l’ennesima volta. Ma ha capito che questa volta è diverso.
Tooru è pronto.
Ad affrontare ogni cosa senza più nessun velo di Maja davanti agli occhi.
Ad ascoltare veramente.
Ad amare veramente.




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