Bluff

di musa07
(/viewuser.php?uid=93538)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Tanti Auguri Siliva<3
 




Bluff
 
 


Il fatto di conoscersi così profondamente tanto da affidarsi l’uno all’altro in campo – e non solo - implicava anche il fatto che l’uno sapesse sempre perfettamente quando l’altro stesse bluffando.
Tooru sapeva perfettamente che faccia faceva Hajime quando stava bluffando.
E Hajime in quel momento stava indubbiamente bluffando. Solo non ne capiva il motivo...
 
Lo capì perfettamente qualche giorno dopo quando, una domenica mattina di puro ozio, Iwaizumi iniziò a bussare alla porta di camera sua – con poca grazia, come di consuetudine – dopo che sua sorella gli aveva aperto e fatto entrare.
Quasi cadde dal letto, Tooru, ancora tutto ingarbugliato nelle coperte e sentendo Iwaizumi brontolare qualcosa del tipo che non si sarebbe mai spiegato come una persona che faceva delle alzate e dei servizi perfetti al millimetro in campo fosse un tale idiota nella vita.
- Scusa tanto, eh. - bofonchiò l’alzatore, ricercando gli occhiali da vista dal comodino del letto e, nell’inforcarseli, sistemarsi anche i capelli in qualche modo. E trovarsi gettato addosso un pacchetto. Regalo.
- Iwa-chan…? - chiese interrogativo ma l’altro lo zittì perentorio, sedendosi ai piedi del letto e fissando davanti a sé dopo che aveva intrecciato le mani sotto al mento.
- Aprilo! -
- Se me lo chiedi così gentilmente guarda, come potrei mai rifiutare? - ridacchiò Tooru ma emozionato al tempo stesso. E l’emozione salì ancora di più alle stelle quando vide il contenuto. Una sciarpa di lana, chiaramente lavorata a mano, con i suoi colori preferiti, quelle sfumature di turchese e acquamarina. Gli stessi colori delle matasse che qualche giorno prima Hajime aveva comprato in un negozio vicino scuola loro, insistendo che fossero per sua nonna.
- Oh… - mormorò Tooru, stringendosi la sciarpa tra le mani – è morbida… e calda… grazie… - abbassando gli occhi quasi timidamente, con il cuore che batteva a mille per l'emozione, sporgendosi verso l’altro che continuava a tenere ostinatamente lo sguardo fisso davanti a sé, le guance rosse dall’imbarazzo. Per non parlare di quando Tooru gli posò le labbra sulla guancia, ringraziandolo nuovamente.
- Ma Iwa, non è il mio compleanno o qualche altra ricorrenza, perché? -
- Così la pianti di fregarmi la mia!  - sbottò Hajime, alzandosi di scatto dal letto.
 
E, sì: anche in quel caso, Hajime stava chiaramente mentendo.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4048836