Chiedi chi sono i Nomadi

di Orso Scrive
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SEGNALI CAOTICI

(1986)

 

 

Un altro segno del destino

già sconvolge equilibri fisici,

e forze scatenate sfuggono

a leggi di antichi cicli biologici…

 

 

Tutto cominciò grossomodo con un aquilone e un cavo di rame attaccato. Almeno, dicono che sia andata così. Non ne sono troppo sicuro.

Sia andata come sia andata, l’uomo a un certo punto fece una cosa che nessuno dei suoi antenati era mai riuscito a fare. Imprigionò l’elettricità, la imbrigliò e la piegò ai propri scopi.

Da quel momento, il mondo mutò il suo volto.

Dapprima fu la luce, che rese vivibili le notti. Ma quello fu soltanto l’inizio.

I ritmi di vita cambiarono. Con la luce, con l’elettricità, ci fu più tempo a disposizione, e si poterono fare più cose. Eppure, in maniera quasi incredibile a pensarci bene, tutto cominciò ad andare più veloce. Molto più veloce.

Sempre più veloce.

La fretta si impose sull’esistenza dell’essere umano.

Fu come se, sotto i riflettori e con le scariche elettriche a correre dietro le pareti, si perse la capacità di fermarsi, di riflettere e di contemplare.

Un po’ alla volta, le tecnologia prese il sopravvento. Sempre più si rese necessaria. L’uomo non poté più fare a meno di luci, di televisori, di radio, di telefoni, di computer, di smartphone…

E l’essere umano, senza rendersene mai davvero conto, divenne schiavo delle proprie scoperte.

 

Li vedi nella notte

scienziati elaborare piani diabolici

mentre tu ripeti accordi meccanici

senza fraseggi armonici…

 

 
 




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