She walks in beauty

di Baudelaire
(/viewuser.php?uid=1109580)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




HvInx3X.md.jpg


(George Gordon Byron)








HvIu2yX.md.jpg


(Venere di Urbino, Tiziano, 1538)








SHE WALKS IN BEAUTY
 
She walks in beauty, like the night
Of cloudless climes and starry skies;
And all that’s best of dark and bright
Meet in her aspect and her eyes:
Thus mellowed to that tender light
Which heaven to gaudy day denies.
One shade the more, one ray the less,
Had half impaired the nameless grace
Which waves in every raven tress,
Or softly lightens o’er her face;
Where thoughts serenely sweet express
How pure, how dear their dwelling place.
And on that cheek, and o’er that brow,
So soft, so calm, yet eloquent,
The smiles that win, the tints that glow,
But tell of days in goodness spent,
A mind at peace with all below,
A heart whose love is innocent!
 
(George Gordon Byron – 1814)
 
 
 
 

 
 
 
Ella incede radiosa
Scalza, leggera
Fresca mariposa
Sul far della sera.

 
Donna, prestami i tuoi occhi
Per gioir di scarabocchi,
Per guardar danzare i fiori
Per veder l'ape e i suoi amori.
Ti darò tutto il mio cuore
Di maldestro trovatore

 
I miei occhi incantati
I miei sensi rapiti
Da quel corpo stregati
Di beltà riempiti.

 
Donna, il corpo tuo nascondi
Non svelarmi gli altri mondi
Ché non voglio più sporcarti
Ma soltanto conquistarti
E donar rapito il guardo
D'incapace e incerto bardo

 
Oh passa, la giovane!
Di noi non si cura
Speranze ormai vane
Nessuna premura.

 
Donna, svela la tua mente
Per sconfiggere il mio niente
Per riempir le mie giornate
Con le dolci tue trovate.
T'aprirò quel mio cancello
Di mancato menestrello.

 
Cammina in bellezza
Dolce il piede si posa
Freschezza, dolcezza
Che permea ogni cosa.

 
Donna, donami il tuo ballo
La scarpetta di cristallo
Vesta il tuo bianco piedino 
E il tuo incedere divino.
Nella notte non andare
Resta qui col tuo giullare.

 
Incanto svanisce
Passata è la stella
Il buio atterrisce
È lei la più bella.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4051803