Il mio pensiero, che amor facea parlare

di Quebec
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Nel vagone affollato, mentre andavo per mio
Destino errante, gli occhi miei una vision
L'un dopo l'altro radio colsero, e 'l core
Si strinse tutto d'un subito amoroso ardore.

Bella era lei, e tale che a descriverla
Saria ogni alto ingegno corto e freddo.
Con gentil portamento ignoto mi sembrò,
E di stirpe nobile disceso.

La veste, i gesti, lo sguardo lagrimoso
Ogni grazia par che le porgesse in dono.
Ed io stavo sospeso e di lei scrutava,
Senza aprirla bocca, sol col pensiero.

Il mio pensier, che amor facea parlare,
Mi dicea: "Questa è la donna che cerchi.
Deh, trattienila, e con dolci lodi avvolgila,
D'amor filata, qual si conviene a te."

E il minuto passò, di fatti in un baleno,
Che nel gire del fato a rincontrarla
Altro non ho potuto, se non rimandata
Ricca speranza in cor d'amante lena.

Ancor, quando il treno ivi si fermava,
Il mio spirto volava là dov'ella era.
Ed al fin, l'un dopo l'altro discesero i viaggi,
E sol rimasi a sospirare, e andai di saggio in saggio.

Questo un dì vidi, ed al ricordar ancora
Un'ombra di gioia nell'anima avanza.
Ché quella donna io scelsi, che sarà
La mia ninfa, se in Ciel le stelle avranno cura.




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