CHAGRIN ( DOLORE)

di ValeAlcazar
(/viewuser.php?uid=1210243)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Disperazione, urla strozzate, grida spezzate riempono il cielo di una notte di primavera, mentre sgomento riprendo sull'orlo del baratro la strada che mi riconduce verso palazzo Jarjayes...Sono fuggito, ebbro, folle, delirante per quel insano gesto che hoi compiuto, il mio istinto di uomo ha prevalso sulla pura ragione..ho posato le labbra sulla tua bocca, desiderio violento, vorace per te che che mi hai appena respinto...Come ho potuto? Il dolore e lo strazio, pena e condanna per quell'amore impossibile che mi lacera e tormenta la mente, mentre tu tu fuggì, lontano da quel tuo essere donna...Cosa resta di me? Colpa e vergogna, infamia e disonore, mentre verso quelle lacrime che ho visto bagnare i tuoi splendidi occhi di cielo...Sono perso, annientato, tormenta e tempesta, pioggia e bufera, valanga e voragine, tornado e uragano, mentre ancora guardo le mie mani tremanti che stringono quel piccolo pezzo di stoffa....Non oso guardarti, ne pensarti, mentre il mio cuore trafitto da frecce, sanguina desolato e deserto, arida fonte senza più sentimento....




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4052371