Isabela e le canzoni perdute di Zirlo

di Marlena_Libby
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Quel giorno i bambini di Encanto stavano giocherellando con uno strano vecchio cofanetto di legno e ferro arrugginito. Lo avevano trovato nei pressi del villaggio, seminascosto da un mucchio di foglie e di fango, ed erano convinti che vi fosse dentro chissà quale tesoro.
Nel frattempo anche Mirabel e Isabela si erano unite ai bambini e anche loro osservarono lo scrigno con molta curiosità.
Ovviamente non potevano sapere che, tanti anni prima, un minuscolo e pestifero folletto di nome Zirlo aveva chiuso con la magia quello scrigno per impedire a chiunque di aprirlo. E per fare un ulteriore dispetto, all'interno vi aveva racchiuso le arie e le note delle più belle canzoni perdute della valle. Un tesoro a dir poco inestimabile!
In quel momento apparve Zirlo, che rise e spiegò loro brevemente tutta la storia dello scrigno, tanto era sicuro che non sarebbero mai riusciti ad aprirlo. Non potevano perché la mistica serratura aveva come unica chiave il profumo di un fiore estremamente raro che, dopo anni e anni di guerre e carestie, si era praticamente estinto.
Isabela sorrise.
Certo, se si trattava di fare sbocciare un fiore, non doveva far altro che concentrare i suoi poteri sui semi addormentati sotto il manto erboso per risvegliare la memoria fresca e profumata di tutte le piante.
Zirlo non poteva credere ai suoi occhi.
Dal profumo dei fiori appena germogliati, la serratura che teneva chiuso il cofanetto si aprì e le melodie imprigionate al suo interno riecheggiarono dolcissime nell'aria.
Tutti ad Encanto ritrovarono la musica che avevano dimenticato, ballando e festeggiando allegramente, mentre Isabela e Mirabel intonarono il coro con le dolci voci argentine di tutti i bambini.
E Zirlo non poté far altro che imprecare e calpestare il suo cappello per la rabbia.




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