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Prima di iniziare: l’idea dl rimanere bloccati nella forma animale per sempre l’ho presa da una fanfic
inglese,”Unusual Occurrances” di “The Unbelievable”. La fanfiction è ancora inconclusa, per cui tutto lo svolgimento è inventato di sana pianta da me
XD
Ecco il link (in inglese):
http://www.fanfiction.net/s/5081923/1/Unusual_Occurances
Un leopardo, un lupo e una
volpe.
Tre esseri diversi, ma
infondo legati da una stessa origine: erano umani.
Questo è il prezzo da
pagare per un possessore dei Frutti del Diavolo modello
Zoan.
Dopo parecchi anni, il
possessore diventa sempre meno umano… Finisce per trasformarsi in animale al
100%. Si finisce intrappolati per sempre, e non c’è modo per tornare indietro.
Kokitsune, la volpe
più simile a una grossa leonessa, oziava sopra il ramo di un albero piegato
sotto il suo peso. Lucci, il leopardo, osservava pensieroso Hattori volare in
cielo.
Kokitsune: -Dov’è
andato Jyabura, Rob?-
Lucci: -Sai com’è…
Non ha ancora accettato il fatto che presto sarà un lupo… Per sempre. Sarà
andato a nascondersi da qualche parte, ma presto si farà vivo-
Kokitsune: -Tsk… Non
ha ancora accettato il fatto… Come se per me fosse facile sopportare l’idea di
diventare una bestia gigante! Lo vado a cercare, magari porto anche qualcosa da
mangiare!-
Disse lei, balzando
dal ramo, distruggendolo. Saltò oltre un cespuglio e sparì nella vegetazione
circostante. Il leopardo si alzò e si stiracchiò: era affamato. Il cibo non
sarebbe stato un problema, i suoi istinti di felino avrebbero provveduto per
quanto riguardava la caccia. Sì, e poi?
Pensò se i loro
ex-compagni, in questo momento, li stavano ancora cercando. I tre avevano
lasciato un biglietto con solo scritto ‘Addio’ e se ne erano andati. Ma se
volevano salvarli, era questo il minimo che potessero fare. Pensò anche dopo
quanto lo stesso destino sarebbe toccato a Kaku.
Dopo circa mezz’ora
perso nei suoi pensieri, un ringhio lo fece voltare. Non era Kokitsune, ma un
leopardo completamente nero, una pantera, che gli balzò davanti.
???: -Hey, nuovo
arrivato… Che ci fai qui, nel nostro territorio?-
???: -IL VOSTRO
TERRITORIO?!-
Questa volta,
invece, era proprio lei, era la volpe. Con un fortissimo ruggito, sbucò da
dietro Lucci, i fuochi fatui azzurrini attorno al collo. La pantera fece un
salto indietro dallo spavento.
Pantera: -Una
leonessa?! Eppure qui non ci sono…!!!-
Lucci: -Lei non è
una leonessa-
Pantera: -Ohhh,
allora parli-
La sua voce non
lasciava dubbi: era une femmina. Kokitsune si avvicinò, ringhiando, scuotendo la
coda infuocata.
Pantera: -Allora… Mi
presento. Sono Damu-
Lucci si voltò,
dandole le spalle, ignorando totalmente le sue parole. Kokitsune si fece avanti,
impressionante, gli occhi senza pupille squadravano la pantera nera, che balzò
agilmente e bloccò la strada al leopardo.
Damu: -Chi è quella?
E perché avete due cicatrici identiche?-
Kokitsune: -La
curiosità uccise il GATTO, mia cara-
Damu: -… CANE che
abbaia non morde, gioia… Sempre che tu non sia un gatto-
La volpe scoprì le
zanne, pronta all’attacco, il leopardo le diede un leggero colpetto con la coda
per farle capire che non c’era bisogno.
Damu: -Se non vuoi
proprio presentarti, ti darò io un nome… Kovu. Quella lì potrei chiamarla
Zira-
Kokitsune: -… Io
invece ti chiamo in tanti altri modi se non sparisci, SUBITO-
Damu: -Va bene, va
bene, d’accordo… Ci becchiamo in giro, caro-
Disse la pantera,
tornando da dove era venuta.
Kokitsune: -Ma
guarda tu che roba-
Lucci: -Avanti, non
è cattiva… Magari vuole solo fare amicizia con noi-
Kokitsune: -Sì, come
no… Quella vuole qualcosa in più dell’amicizia, ma con te! Certo che sei davvero
ingenuo, alle volte-
Lucci: -E tu invece
sei troppo maliziosa, alla volte. Comunque, hai trovato Jyabura?-
Kokitsune: -Sì… Ma
non ne ha voluto sapere di tornare. Mi ha detto di lasciarlo stare e io ho
obbedito, sai che è intrattabile quando fa così-
Lucci: -Oh, Ko… E’
da un po’ che volevo parlarti… Non mi sembra che neanche tu abbia accettato
tanto il fatto della trasformazione. Guarda che lo so che di notte
piangi-
Kokitsune: -Beh… E’
l’unica cosa umana che riesco a fare anche da animale-
Lucci: -Cerchi di
prenderla con filosofia… Astuto-
In quel momento,
Hattori si postò sulla spalla di Lucci, tubando rumorosamente.
Hattori: -Lucci… C’è
una nave pirata. In lontananza. Sta arrivando-
Lucci: -Non importa.
Non siamo più nel CP9, che dovrebbero farci? E non fare quella faccia,
Ko-
Hattori: -E’ la nave
della ciurma di Cappello di Paglia. Di certo ricorderai…-
Il leopardo mostrò
rinnovato interesse.
Kokitsune: -Ehi!
Magari possono aiutarci!-
Lucci: -Tu credi?
Niente può fermare il processo che ci trasformerà in animali per
sempre-
Kokitsune: -Sempre
così pessimista! C’è… C’è quell’essere nella loro ciurma… Quel maledetto
Chopper… Ho sentito dire che è una sorta di medico-
Lucci: -Oh… Devi
essere davvero disperata, se ora vuoi chiedere aiuto a quello che tu stessa hai
definito ‘il mio peggior nemico’ qualche giorno fa… Deve piacerti davvero tanto
qualcuno, se sei disposta a questo… Sai, la Volpe non può amare il
Leone…-
Kokitsune: -Ufff, ne
ho abbastanza di te, scocciatore! Andrò io di persona a vedere! Hattori, mi puoi
fare strada?-
Lucci annuì con la
testa e Hattori volò davanti a Kokitsune, ed entrambi si inoltrarono nella
vegetazione. La grossa volpe faceva fatica a muoversi tra le spesse radici degli alberi, c’erano
piante e arbusti spinosi che le graffiavano la pelle, ma lei non li sentiva
neanche. Correva il più velocemente possibile per arrivare dove il piccione la
stava portando, prima che la nave cambiasse rotta. Infine, uscì fuori dalla
vegetazione e arrivò in una battigia. Stando molto attenta a non cadere in
acqua, si arrampicò fino al punto più alto e drizzò il collo.
Kokitsune: -Spero
che mi sentano…-
Inspirò molta aria
con il naso e lanciò un ruggito che echeggiò nel silenzio.
Nel frattempo, a
bordo della Sunny…
Chopper: -Avete
sentito?-
Nami: -No… Che cosa
c’è, Chopper?-
Chopper:
-Ascoltate!
Risuonò il medesimo
ruggito di prima, che la volpe stava ripetendo.
Zoro: -Beh, si
direbbe il verso di qualche belva in quell’isola laggiù-
Chopper: -Non è un
semplice verso! E’ una richiesta di aiuto!-
Rufy: -Forse ci sono
dei naufraghi! Dobbiamo aiutarli!-
Robin: -Rufy…
Conosci esseri umani che ruggiscono?!-
Rufy: -No, ma ogni
occasione è buona per conoscerne qualcuno! Chopper, dì che stiamo
arrivando!-
Chopper: -Va bene,
ma… Qualcuno ha un binocolo e un megafono?-
Nami: -Per il
binocolo ti posso aiutare, ma per il megafono dovrai arrangiarti con
questo-
Disse la
navigatrice, porgendogli un pezzo di carta arrotolato. Chopper rispose con
bramito molto forte, e Kokitsune doveva averlo sentito perché ora i ruggiti
erano più simili a latrati, interrotti da brevi pause.
Chopper: -Sta
dicendo, traduco letteralmente, ‘sono qui!’ ‘mi senti?’ Ora le
rispondo-
Franky: -Allora,
devo girare?-
Rufy: -Rotta verso
l’isola alla nostra destra!-
Chopper: -Eccola
lì!-
Zoro: -Eccola? Al
femminile?-
Chopper: -Sì! Se
vuoi ti passo il binocolo, così puoi vedere… Ha un aspetto
familiare…-
Zoro: -Un… Un leone?
Una volpe? E’ un mistero per me come voi animali vi riconosciate a
vista…-
Sanji: -Oh beh, non
può che essere un bene! Magari è una dolce fanciulla che è stata trasformata da
un incantesimo, e vuole che la salviamo!-
Nami: -Anche se
fosse, a te non importerebbe, vero?!-
Franky: -Tenetevi
forte!-
Il cyborg ormeggiò
la nave vicino alla battigia, Kokitsune si fece indietro mentre loro scendevano
una scaletta per arrivare da lei. Rufy scese per primo, guardandosi intorno,
apparentemente divertito.
Rufy: -Hey! E’ un
cucciolo!-
Nami: -TU CHIAMI
CUCCIOLO QUELLA?!-
Rufy: -Su, non fare
la timida! Qui micio micio micio!-
Kokitsune: -… Ahem.
Non ti ricordi di me, cappello di paglia?!-
Robin: -Chopper,
cosa sta dicendo?-
Chopper: -Allora…
Sta dicendo se ti ricordi di lei, Rufy-
Rufy: -Beh, no… Però
qualcosa in lei mi ricorda eventi passati…-
Kokitsune: -Io, caro
il mio pirata, sono Kokitsune Seirei, ex-agente del CP9!-
La renna trasalì, e
non passò inosservata dal resto della ciurma.
Chopper: -Lei è… E’
del CP9!-
Usopp: -Ma se c’è
lei, allora qui intorno ci sono anche i suoi compagni! Ti avverto cara, ho un
esercito di ottomila uomini e non ho paura di…-
Kokitsune: -Se vi
avessimo voluto attaccare, non credi che a quest’ora l’avrei fatto
anch’io?-
Chopper: -Beh, in
effetti hai ragione…-
Kokitsune: -Abbiamo
bisogno di voi! Noi non siamo più dalla parte del Governo! Anche noi ora siamo
dei ricercati!-
Chopper: -Ci sarà da
fidarsi?-
Kokitsune: -Sai,
piccola renna, secondo le leggende, quando una volpe dà la sua parola, deve
mantenerla, altrimenti sia il suo rango che il suo potere diminuiscono. Io vi do
la mia parola, che non vi faremo de male-
Chopper: -Ok… Penso
che vada bene… Aspetta che lo dico agli altri…-
Chopper tradusse la
loro discussione.
Rufy: -Va bene, ti
aiutiamo noi! Cosa vuoi?-
Kokitsune: -Ecco,
Chopper è un dottore, sì?-
Chopper:
-Sì-
Kokitsune: -Allora…
Come puoi vedere, io ho mangiato un Frutto del Diavolo. E non so perché, adesso
sono intrappolata nella forma animale! Fortunatamente, non ho ancora raggiunto
le nove code. Lucci dice che è un effetto collaterale…-
Chopper: -Sì,
conosco bene questo problema! Succede dopo un lungo periodo che si ha ingerito
il frutto, in genere dopo venti, trenta anni. Man mano che il tempo passa, non
si riesce più a mantenere le sembianze umane. Prima si rimane bloccati nella
forma ibrida, poi si diventa animali, tuttavia rimangono sensazioni, sentimenti,
memorie. Infine, si diventa animali veri e propri, guidati solo dal proprio
istinto, e non si riconoscono più amici o nemici-
Robin:
-Poverina…-
Robin accarezzò
Kokitsune, che chiuse gli occhi, scodinzolando.
Chopper: -Quindi,
vuoi una cura?-
Kokitsune:
-Esattamente! Per me e per i miei amici!-
Chopper: -Va bene!
Portaci da loro!-
Kokitsune: -Ok.
Seguitemi! Nella foresta ci sono bestie feroci, ma le terrò lontane…-
La volpe si fermò al
limitare della vegetazione, e ruggì:
Kokitsune:
-SEPPELLITE L’ASCIA DI GUERRA! ASCOLTATE IL RUGGITO CHE SCUOTE LA TERRA! FATE LARGO A QUESTI
PIRATI, O DESIDERERETE DI ESSER SPIRATI!-
Chopper: -E’ brava
con le rime-
Franky:
-L’importante è che con quei ruggiti tenga lontano eventuali
animaletti-
Sanji: -E’ un
peccato… Mi sarebbe proprio piaciuta un po’ di carne-
Nami: -Ti pare il
momento per pensare al cibo?!-
Kokitsune: -Avanti!
Vi faccio strada!-
Chopper:
-Seguiamola!-
Hattori in testa, Kokitsune che correva, inseguita da tutta la ciurma di
Rufy, era uno spettacolo inusuale quanto buffo.
Per il nome della
pantera, Domu, mi sono ispirata alla lingua Swahili. Domu vuol dire
‘sangue’.
E no, Kovu e Zira
non sono allusioni al Re Leone, ma altre parole della medesima lingua: kovu
infatti significa ‘cicatrice’ e zira ‘odio’.
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