Una lettera non ascoltata

di kiera
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Caro tifoso del Napoli,

ti scrivo questa lettera per spiegarti in cosa stai tramutando la mia vita. Oggi sarei dovuta andare a praticare arti marziali al Maradona, ma oggi c'è anche la partita che determinerà la vittoria ai punti del Napoli. Peccato che questa partita è della Lazio! Per colpa di alcuni rappresentati della tifoseria del Napoli le forze dell'ordine hanno bloccato un intero quartiere e mi è stato precluso l'accesso allo stadio. So cosa stai per dire << Eh ma sono trenta tre anni che aspettiamo >> e non stò dicendo di non festeggiare, ma capite anche chi del calcio non ne ha fatto una religione, di chi ha solo voglia di poter andre in giro e godersi la città o andare in palestra. Poi durante i festeggiamenti ci possiamo divertire tutti insieme nessuno ve lo vieta. Ma dopo tre mesi, tre mesi di preparazione ai festeggiamenti, uno comincia anche a volere un pelo di normalità. Con questo non vi dico che non avete il diritto di festeggiare anzi, ma aspettare al fine del campionato era difficile?Queste mie domande nascono dal non capire, cioè si festeggia quando lo scudetto si è preso non per il pareggio o la sconfitta della seconda classificata. Forse questo è il limite di chi non apprezza a pieno il calcio, forse non ci capiremo mai e questa sarà una lettera piena di parole a vuoto o che riscuoterà insulti. O forse la mia è una lamentela di chi si sente chiusa in casa a ogni partita.

Un saluto




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