Genere: romantico
Tipo: one shot
Personaggi: Satori Tendo, Wakatoshi
Ushijima
Coppia: yaoi
Rating: PG, verde
Avvertimenti: fluff, slice of life
PoV: terza persona
Spoiler: sì, post time
skip
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Sbalordiscimi come il
primo giorno
Il profumo del caffè e delle brioches invase la mansarda. Dal soppalco poteva
sentire chiaramente i rumori attutiti che il compagno produceva appena sotto di
lui.
Satori sorrise nascondendo il viso nel
morbido cuscino, sentì l’altro uomo salire le scale, quindi finse di dormire
ancora, anche se in realtà era sveglio da un po’ e aveva sentito Wakatoshi
alzarsi per preparare la colazione.
Tendo era eccitato con un bambino la mattina
di Natale e comunque era un giorno speciale per lui, era il suo
compleanno.
Non importava se compiva ventinove anni, da
quando aveva conosciuto Wakatoshi alle medie quel giorno aveva assunto un
significato diverso, importante e bellissimo.
Ricordava quel giorno in prima media, allo Shiratorizawa,
quando gli era stata assegnata la stessa stanza di Ushijima in convitto, non
era stato né felice, né triste, quel ragazzino serio sembra vivere in un mondo
tutto suo e parlava pochissimo, la cosa che importava di più a Tendo era che lo
lasciasse in pace.
Il giorno del suo compleanno erano pochi mesi
che condividevano la stanza e quel pomeriggio Wakatoshi gli si era avvicinato,
una ruga gli solcava la fronte liscia, nel tempo Satori avrebbe compreso che
quello era il suo modo di essere in qualche modo preoccupato.
“Perché oggi sei così strano?” gli aveva
chiesto.
“Sono sempre strano” gli aveva risposto
facendo spallucce, non era proprio il giorno adatto ad essere preso in giro,
Wakatoshi non lo aveva mai fatto e gli scocciava che iniziasse proprio quel
giorno.
“Tu non sei strano… se tu” sentenziò con una serietà
che non si confaceva ad un ragazzino di dodici anni.
Dopo un attimo di sorpresa Tendo aveva
risposto “Oggi è il mio compleanno, ma nessuno mi fa mai gli auguri”
Wakatoshi lo aveva scrutato per un lungo
momento, perché lui non dava importanza a ricorrenze ed anniversari, ma a
quanto pareva il suo compagno di stanza sì.
“Auguri” gli disse monocorde tanto che Satori
ridacchiò a disagio, per quella esternazione che però non era affatto forzata.
La mano calda e grande di Ushijima percorse
la sua schiena nuda, dal bacino al collo, lo fece tornare al presente; gli posò
un bacio tra i capelli, poi sulla mascella ed infine lui si voltò appena e le
loro labbra si incontrano un bacio morbido e languido, si erano amati tutta la
notte ma non ne avevano mai abbastanza.
“Buon compleanno, Satori” sussurrò sulla sua
bocca socchiusa facendolo sorridere rivedendo ancora il ragazzino di un tempo.
“Me lo ricorderò e ti farò sempre gli auguri”
gli aveva detto, una promessa solenne che aveva mantenuto con una premura
disarmante.
Non si era mai dimenticato una sola volta e Tendo
sapeva per certo che non aveva promemoria o bigliettini a ricordarglielo.
***
Tendo si sedette a tavola, all’apparenza
Ushijima poteva sembrare una persona distaccata ed indifferente a tutto, ma non
era così soprattutto con chi aveva a cuore.
Da quando poi stavano insieme, da quel San Valentino
del terzo anno, dove Wakatoshi gli aveva lasciato un cioccolatino anonimo nel
suo armadietto, lo sorprendeva con un regalo diverso.
Un anno erano andati alle terme: tre giorni
meravigliosi, solo loro dopo un lungo distacco a causa degli impegni sportivi
di Ushijima un’altra volta erano andati a Disneyland Paris e sapeva quanto quel
genere di cose non fosse nelle corde di Wakatoshi. Un altro anno ancora erano
andati all’Operà a vedere il balletto. E quelli erano solo alcuni dei presenti
che gli aveva fatto.
Tendo si stiracchiò come un gatto posando la
mano su quella del compagno intrecciando le loro dita, osservando gli anelli
che adornavano i loro anulari, quella era stata davvero una sorpresa dentro un
uovo di Pasqua tutto storto, ma realizzato con immenso amore.
Sì Wakatoshi lo stupiva sempre in ogni modo
possibile,
Quindi, anche quel giorno, aspettava
trepidante il suo regalo per vedere che cosa si era inventato questa volta e
quando Wakatoshi gli porse una busta con dentro un biglietto per una partita di
pallavolo Orzeł Warszawa contro Paris Volley rimase in pelo deluso, ma
non glielo diede minimamente a vedere, lui amava ancora la pallavolo e ogni
occasione era buona per andare a vedere Ushijima giocare.
***
La squadra del Varsavia entrò per prima essendo
ospite nella capitale parigina, come sempre Ushijima gli riservava degli ottimi
posti.
Tendo corrugò la fronte: Wakatoshi non era
tra i titolari e nemmeno nelle riserve, si mosse a disagio sulla seggiola, che
cosa era successo? Prese a giocare distrattamente con l’anello che aveva
al dito, l’inquietudine gli si agitava dentro prese il cellulare dalla tasca ma
in quel momento entrò la squadra di casa: il Paris Volley.
“Oddio, oddio, oddio” balbettò posando la
mano sulla bocca non poteva crederci
Wakatoshi indossava la maglia blu del Paris volley
questo significava che…
Wakatoshi lo cercò tra il pubblico e quando
lo individuò gli fece un cenno con il capo posando la mano all’altezza del
cuore, un lievissimo sorriso piegò le labbra dello schiacciatore.
Non erano i biglietti il regalo pensò Tendo,
Wakatoshi si era trasferito a Parigi definitivamente aveva un contratto con la
squadra di casa, non ci sarebbero più stati lunghi periodi di assenza.
Tendo non poteva crederci Wakatoshi era un
uomo che sapeva come fare felice la persona che amava con gesti che agli occhi
dei più potevano essere banali, ma non per Satori, che avrebbe tanto voluto
correre in campo per baciarlo, abbracciarlo e ringraziarlo, per avere reso la
sua vita meravigliosa ogni giorno di più.
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Note dell’autrice
Piccola one shot per il compleanno di Tendo!!!
Grazie a chi è giunto fino a qui e ha
voglia di dire la sua!
A presto
Bombay