All
of the city lights
{
Never shine as bright as your eyes }
Sopra
di lei il cielo notturno pare una grossa macchia di inchiostro nero
pece. Le sembra ancora strano il fatto che ad Aspett le stelle non si
vedano bene come nel suo paese di origine, ma forse se lo doveva
aspettare: in una città grande e piena di luci come quella,
dove
perfino la luna passa in secondo piano e sembra inutile nel suo
brillare, le stelle non possono far altro che scomparire e lasciare
spazio allo sfavillare di quelle luci artificiali che splendono in
ogni angolo. Continua ad essere meravigliata da tutto ciò,
però.
Perché Julia una tale bellezza davanti agli occhi non ce
l'aveva mai
avuta. E anche se è spaventata per la situazione in cui si
trova,
anche se l'essere così lontana da casa, da suo padre, dal
confortante grigiore della sua vecchia routine quotidiana le fa
versare ancora qualche lacrima, davanti a quel paesaggio non
può che
sentire il suo cuore farsi più leggero. Forse
sarà che la sua anima
è sempre stata quella di un'avventuriera –come ama
ricordare
Kamille— ma Julia non può fare a meno di sentirsi
anche eccitata
da tutte le novità che Aspett le sta porgendo. E vorrebbe
berle
tutte, tracannarle una per una fino a farsi venire il mal di pancia,
se solo non fosse costretta a rimanere vicino al circo per colpa di
quello stupido patto.
-Ah
quindi sei qui- dice una voce alle sue spalle.
Sahed
le si avvicina e si poggia con entrambe le braccia sulla ringhiera,
proprio di fianco a lei. Anche i suoi occhi ora sono puntati su quel
gioiello fatto di case, palazzi e negozi, un po' di nostalgia
nascosta dietro quelle iridi cerulee e sulle labbra un sorriso
sincero. Sahed sembra cambiato da quando sono arrivati lì.
Sembra
più tranquillo, meno malizioso, e forse è anche
per questo che
Julia ha iniziato a sentirsi più a suo agio in sua presenza.
Questo
Sahed le piace.
Julia
rabbrividisce. Non deve pensare queste cose. Non può
permetterselo.
Sahed piace a Kamille, non a lei. È
consapevole del fatto di essere attratta da lui, dopotutto è
un bel
ragazzo, ha i lineamenti perfetti e occhi ammalianti, non
c'è da
biasimarsi se sia lei, sia Kamille, sia chissà quante altre
ragazze
sono cadute sotto il suo fascino. Ma non può permettersi di
provare
qualcosa di più. Non può fare questo alla sua
migliore amica. Non
può.
-Hai
freddo?- Sahed le chiede e Julia trema di nuovo quando si accorge che
i suoi occhi ora sono concentrati su di lei e che il suo viso
è a
pochi centrimetri dal suo.
-Cosa?
No! No, affatto!- sobbalza e nel farlo indietreggia un po'. Sahed la
fissa divertito e Julia ha quasi l'impressione che riesca a leggere i
suoi pensieri quando le chiede: -allora perché non fai altro
che
tremare?-
-Okay
sì, magari un po' di freddo ce l'ho- mente per salvarsi la
faccia,
riavvicinadosi al corpo di Sahed, come se stare troppo lontano da lui
le fosse impossibile. Lui allarga il suo ghigno, si toglie il
giacchetto nero e glielo poggia sulle spalle, rimanendo solo in
camicia bianca e mantello.
Julia
avvampa, si morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo. Non
sta succedendo davvero,
pensa mentre mille altri pensieri ricorrono nella sua testa.
Non
è giusto.
Queste
scene accadono solo nei romanzi rosa.
Kamille.
Il
suo profumo è così buono...
-Ma
guarda tu: uno fa il gentiluomo e non riceve neanche un grazie-.
Sahed sogghigna e torna a guardare la città sotto di loro.
-Riprenditelo
se devi fare il sarcastico- dice Julia, ma intanto le sue mani si
stringono intorno al giacchetto per accostarlo di più al suo
corpo.
Non aveva davvero freddo, eppure ora che lo indossa si bea del calore
che emana come se la stesse davvero riparando da un qualche tipo di
vento gelido e finirebbe per congelare se qualcuno glielo togliesse.
Sahed
ignora il suo commento e torna a sorridere dolcemente. -Non mi
stancherò mai di questa vista- dice piano. Anche il suo tono
cambia
quando parla della sua città.
-Non
pensavo che fossi così affezionato ad Aspett- dice Julia.
-Credevo
che per voi Ah'kon generasse solo brutti ricordi- aggiunge piano,
cercando di vedere con la coda dell'occhio la reazione di Sahed a
quelle parole. Julia ripensa al centro di ricerca e agli esperimenti
a cui persone come lui sono sottoposte. In realtà non sa se
Sahed ci
sia masi stato. Non sa nulla del suo passato, né della sua
infanzia,
né del come sia finito a lavorare per Tonny. Non sa neanche
da
quanto tempo sia imprigionato in quel circo a dir la verità.
Magari
Sahed viveva ad Aspett prima che gli Ah'kon venissero considerati
pericolosi.
-Brutti
ricordi, bei ricordi. È
comunque casa- risponde vago. Julia vorrebbe fargli più
domande ma
sa che lui non risponderebbe, quindi lascia cadere il discorso e
ritorna a farsi avvolgere da quelle luci di cui si è tanto
innamorata. Rimane così per un po', in silenzio con accanto
Sahed,
quando nota che lui ha smesso di guardare di sotto e sta fissando
lei.
-Cosa
vuoi?- chiede balbettando, le guance che le diventano rosse.
-C'è
un'altra vista di cui non mi stancherei mai.-
-A-ah
sì...?-
-Sei
carina quando non passi il tuo tempo a brontolare, Julia-.
Sahed fa rotolare il suo nome sulle labbra, lo sussurra come se fosse
un segreto o una parola proibita mentre la fissa con i suoi tre occhi
e un sorriso sornione stampato sulla bocca e Julia non pensa di
farcela più. Sa che si sta prendendo gioco di lei, che gli
piace
semplicemente imbarazzarla, che probabilmente quello che dice non ha
nessun significato, ma lei è una ragazza debole e
non può permettersi di iniziare a provare sentimenti per
Sahed.
Quindi con un -si è fatto tardi, buonanotte!- scappa, si
affretta
giù per le scale facendo attenzione a non inciampare.
Neanche si
rende conto di avere ancora il giacchetto di Sahed sulle spalle tanto
è presa dal mettere distanza tra loro, le guance in fiamme e
il
cuore in gola.
Per
un attimo gli occhi di Sahed avevano brillato più delle luci
di
tutta la città.
Angolo
Autrice
Ehi,
ciao emh, non posso credere di essere riuscita a scrivere di nuovo
qualcosa.
Probabilmente
coloro che leggeranno questa fanfiction non mi conoscono ma ero
attiva nel fandom di bnha dal 2017 al 2019 (scrivevo principalmente
bakudeku per chi è interessato) e da quel momento in poi
sono
sparita perché ho avuto un blocco dello scrittore talmente
grosso
che non sono più riuscita a scrivere niente. Sono quattro
anni che
non scrivo qualcosa di decente a parte piccole idee che non hanno mai
visto la luce del sole ma oggi finalmente sono riuscita a farcela. Mi
sto per mettere a piangere onestamente lol. E devo dire grazie a
questi due bimbi bellissimi -Sahed e Julia- che mi hanno fatto
tornare l'ispirazione e a Miriam che è la loro creatrice e
ora ha il
potere di rendermi la persona più felice al mondo o
strapparmi il
cuore e farlo a pezzettini in base a come farà finire questi
due nel
suo webcomic. Pregherò ogni notte per far sì che
questi due
diventino canon, lo meritano. E me lo merito anche io lol.
Non
so come mi sia uscita questa fic, mi sento molto arrugginita quindi
molto probabilmente non è una bella fic, ma chissene frega.
Sono
semplicemente contentissima di aver ripreso in mano la tastiera. Sono
perfino in piena sessione estiva e non ho ancora aperto libro but
well, this is life. Ho delle priorità e tra queste rientra
la
SaheJul, non gli esami.
Ho
un sacco di idee per questi due, spero di riuscire a scrivere anche
quelle.
A
presto (spero),
EngelDreamer
|