Appena
riconobbe l’oggetto tra le sue dita, Lucy sussultò
e
gli occhi le si riempirono di lacrime. Aveva dimenticato di averlo
chiuso in
quel cassetto anni prima, in uno scatto di rabbia, per non vederlo
più, ma i
ricordi a cui era legato, evidentemente, non erano affatto scomparsi.
Con il
tempo aveva imparato a nasconderli persino a se stessa per smettere di
soffrire,
ma con ogni probabilità il volto di Natsu e le sue parole
impacciate quando le aveva
regalato quel ciondolo a forma di stella sarebbero sempre rimasti
impressi nel
suo cuore e nella sua mente, pronti a tornare a galla alla prima
occasione.
Le
sfuggì un singhiozzo al pensiero di quanto era stata felice
quel pomeriggio aprendo il pacchetto. Sebbene fosse il suo compleanno,
non si
aspettava un regalo da parte sua, ma l’amico era sempre stato
in grado di
sorprenderla e anche quel giorno non si era smentito.
«Non
sapevo cosa
regalarti, ma poi mi sono ricordato che ti piacciono le stelle
e…»
«E
cosa?» l’aveva
incalzato lei con il cuore che batteva all’impazzata.
«Sei
una persona
speciale… per tutti noi» aveva concluso senza
guardarla ma chiaramente rosso in
faccia.
Pur
non essendo molto sicura
del significato di quelle parole, si era sentita esplodere per la
felicità, al
punto da mettere da parte la timidezza e stampargli un bacio di
ringraziamento
sulla guancia prima di farsi aiutare con la catenina. Natsu le piaceva
da
quando si erano conosciuti alcuni mesi prima, poco dopo il suo
trasferimento a
Magnolia per studiare, e forse le amiche avevano ragione a sostenere
che
ricambiava i suoi sentimenti. Levy ne era convintissima e quella sera
Lucy,
dopo averle raccontato tutto, era andata a letto pensando che i suoi
sogni
d’amore si sarebbero presto avverati.
Pochi
giorni dopo,
però, il padre di Natsu era stato ucciso e il ragazzo, una
volta saputo che
l’assassino era probabilmente un vecchio amico di Igneel, era
partito all’improvviso
spezzandole il cuore.
Per
molto tempo aveva
vissuto nel terrore di un tragico epilogo per quella fuga che nessuno
del loro
gruppo era riuscito a spiegarsi e alla fine, rassegnatasi
all’idea di essersi
sbagliata sul suo conto, aveva chiuso in fondo a un cassetto il
ciondolo che la
faceva piangere ogni volta che lo vedeva. Non era più
riuscita a indossarlo, e
sebbene più volte avesse pensato di venderlo o buttarlo, non
aveva mai avuto il
coraggio di completare l’azione.
Metterlo
lì era stato
il compromesso migliore e lentamente aveva smesso di guardare in quella
direzione con l’impulso di riprenderlo in mano e lasciarsi
andare ai ricordi.
Ce n’era voluto, ma alla fine aveva ritrovato il suo
equilibrio con enorme
sollievo degli amici, che per fortuna le erano stati molto vicini.
Peccato
fosse andato
tutto in frantumi alla brillante idea di riordinare i cassetti e ora le
lacrime
non smettevano di cadere, nonostante cercasse di asciugarle e
riprendere il
controllo.
Non
aveva idea di
quanto tempo fosse passato quando il trillo del telefono la costrinse
ad
alzarsi dal pavimento.
Avrebbe
dovuto vedere
Levy quel pomeriggio e l’amica, non vedendola arrivare, si
era preoccupata.
Dopo
una rapida occhiata
alla sveglia, Lucy infilò la catenina in tasca e corse in
bagno a prepararsi. Sapeva
che avrebbe pianto di nuovo raccontandole tutto, ma sperò
che parlarne l’avrebbe
fatta sentire meglio.
Prompt:
Ci sono oggetti a cui non pensiamo
per anni e anni. Eppure, mantengono la capacità di farci
piangere. (Dal
telefilm “Once upon a time”)
Numero
di
parole:
548
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie
per essere arrivati fin qui! Sono stata un po’ sadica con i
poveri Natsu e Lucy,
ma leggendo il prompt ho subito immaginato questa scena e dovevo
mettere giù l’idea.
Spero che la fic vi sia piaciuta e di essermi spiegata bene, nonostante
il
limite di parole. Avrei voluto sviluppare meglio alcuni punti, ma
rimedierò nella
probabile mini-long che vorrei scrivere a breve su questa AU. Fatemi
sapere che
ne pensate di questa prima versione, se vi va, e grazie a tutti per il
tempo
che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Come
ho detto nell’introduzione,
la storia partecipa
alla “Corsa
delle 48 ore - VI Edizione” indetta dal forum Torre
di Carta. Date un’occhiata
se anche voi amate scrivere! 😉
Se
volete conoscere altri fan delle opere di Mashima, passate a
trovarmi sul mio gruppo facebook Fairy
Tail & Edens
Zero Italian fan group (attenzione ai possibili spoiler se
non seguite le
scan online!), dove organizzo periodicamente challenge di scrittura e
disegno.
Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi
saluto.
Bacioni
e alla prossima!
Ellygattina
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