Travolgente.
- Sei impossibile -, sorrido chiudendo gli occhi, assaporando il profumo della tua pelle vicino al mio collo.
Impossibile come noi, impossibile come starti lontano, come pensare ad altro.
La cena è pronta e mancano pochi minuti all’arrivo dei ragazzi eppure mi sento così inebriata, senza freni che vorrei solo chiudere la porta a chiave e fermare il tempo.
- Perché non metti un po’ di musica? -
Il pavimento è fresco e l’aria tiepida di una sera di Maggio mi solletica le gambe nude. Raccolgo i capelli e lo guardo mentre mi guarda. È la cosa più intima del mondo, l’unica cosa di cui non riesco a fare a meno. Il suo mezzo sorriso mi scioglie e la musica è come se già fosse partita. Scuoto la testa e mi avvicino a lui accarezzandogli il viso.
Le sue mani scendono lungo i miei fianchi e mi sento nuda, trasparente, senza freni. Sento i suoi polpastrelli suonare una melodia sulla mia pelle ed è come un concerto in piena estate tra lucciole e cicale.
Abbiamo scritto ai ragazzi di tardare. Travolgente.
|