Come una sirena

di MeredithGrey94
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Il cellulare continuava a squillare, e io non riuscivo a trovarlo, altroché borsa di Mery Poppins! 

Dovevo svuotarla e buttare un po' di spazzatura che si era accumulata. 

Appena lo trovai, il telefono smise di suonare.

"Chiamata persa da Jenna" .

Dio mio, ma almeno nel mio giorno libero potevo stare tranquilla?

Infilai le cuffie nelle orecchie, e la richiamai.

- Mad cara, devo parlarti. -

Se mi ha chiamato direi che è più che normale.

- Immaginavo Jenna, dimmi cosa c'è di così urgente da non poter aspettare domani che torno in ufficio? -

Cercai di tenere un tono simpatico ma ero acida come un limone.

Pretendeva i lavori H24, il motto era: progetta, progetta, progetta.

Non c'era spazio per altro.

- No cara, il tuo licenziamento non può attendere. -

Quasi non mi andò il caffè di traverso.

- Di cosa stai parlando? Ho capito bene? -

Licenziarmi? Ma?

- Si cara, ti manderemo la liquidazione nel pomeriggio. -

E riagganciò, senza nemmeno darmi una spiegazione.

Valevo così poco? Nemmeno il disturbo di parlarmi di persona?

Mi guardai intorno nel mio piccolo monolocale.

Un ingresso quadrato abbastanza spazioso, dove c'era il divano con la TV davanti e un tavolino al centro per appoggiare il computer quando lavoro, una penisola con l'angolo cottura, un piccolo bagno e la camera da letto.

Tutto per la modica cifra di 700 dollari al mese. 

E adesso come lo pago l'affitto?

New York non è particolarmente economica.

Agguantai il PC e iniziai a mandare curriculum su curriculum.

E chiamai l'unica persona al mondo che mi stava vicino in ogni occasione.

Al secondo squillo mi rispose e io scoppiai a piangere coi singhiozzi.

- Ehi Maddie calmati, cosa è successo? Devo picchiare qualcuno? Chi è stato quel coglione di Jimmy mi puzza l'alito? -

Scoppiai involontariamente a ridere.

- No cretina, mi hanno licenziata. -

Dirlo faceva ancora peggio.

- Oddio e perché? -

- Beh, non me lo hanno nemmeno detto. Mi ha chiamata Jenna.. - bevvi un sorso d'acqua. - Cara devo licenziarti. - cercai di imitare la sua voce. 

- Dio, che stronza. Lo sapevo che di quella non potevi fidarti. E ora? - 

Già, e ora?

 

 

 

--------------

 

Pov Trent: 

 

Osservai mio padre dall'altra parte della sala riunioni, parlava con la commissione e tutti si voltarono verso di me.

Feci un cenno di saluto a tutti, papà oggi avrebbe presentato il futuro direttore della catena di alberghi più importante d'America. 

Aveva iniziato con una piccola locanda, trasformandola in una stupenda locanda perfetta, fino a crescere e possedere quasi tutti gli alberghi dell'America.

Andò verso il centro della sala e prese parola elencando tutte le cose positive che erano successe negli ultimi quarant'anni..

- E adesso tutti vi aspetterete il mio pensionamento.. -

Mi congelai sul posto. Che voleva dire? 

Ovvio che ci aspettavamo il suo pensionamento, perché non era così?

- Trent, ho deciso di aspettare ancora un anno prima di ritirarmi del tutto. Non voglio lasciare tutto quello che ho costruito senza avere la certezza che tu sia pronto. Per questo ho acquistato una struttura che dovrai fare diventare un Hotel nel giro di un anno. Pensi di esserne capace? -

Lo guardai negli occhi, sbattei le palpebre più volte e sotto al tavolo mi pizzicai la gamba. Era tutto vero.

Stava posticipando di un anno il pensionamento perché non mi credeva all'altezza.

- Certo che ne sono capace. E ovviamente te lo dimostrerò. -

Mi alzai, e congedandomi tornai nel mio ufficio. 

Ho assolutamente bisogno di un'assistente.





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