A cuore aperto

di Fiore di Giada
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− Ti manca? − domanda ad un tratto Azam.
Il giovane, per alcuni istanti, non risponde e, per alcuni istanti, fissa il paesaggio desertico, velato dalla luce della luna. Ha ben compreso il significato delle parole del suo servo.
Un sospiro sgorga dalle sue labbra, poi Rashid si gira e i suoi occhi si fissano nelle iridi di Azam.
Il gigante aggrotta la fronte e stringe le sue labbra. Ha scorto un lucore umido nello sguardo del giovane.
Scuote la testa. Non ha dimenticato la sua amica Maya.
Rashid accenna ad un sorriso. Si è ben accorto della preoccupazione di Azam.
− Sì, non sai quanto. Ma non posso piangere in eterno. Lei… Lei, in quell’ultimo messaggio, mi ha incoraggiato a essere felice. Io, in un suo onore, devo vivere. Lei non ha potuto. − spiega.
Con un cenno del capo, Azam annuisce. Quelle parole, così sentite, riempiono di gioia il suo cuore.
Oltre il suo sorriso sciocco, batte il cuore di un guerriero.
Sorride e appoggia le sue mani sulle spalle del giovane.
− Sono fiero di voi, signore. −




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