Drew Crew Future
So
let it stay the same
I don’t wanna
change
A thing about
you
George
sorride mentre si avvia al Claw. Dovrebbe essere strano, forse, tornare
in un
posto che sa così di casa ma casa non lo è
più (non come lo era, almeno).
Eppure è sempre lì, ha continuato a prosperare
mentre lei non c’era, ed entro
mezz’ora assisterà silenzioso alla riunione della
Drew Crew.
È
la prima
volta che riescono a incontrarsi tutti insieme, da quando si sono
separati
ormai cinque anni prima. A volte le sembra che il tempo sia volato;
altre, gli
anni spesi sui libri li sente tutti. Ma ne è valsa la pena,
per potersi sentire
in grado di aiutare i clienti che incontra ogni giorno nello studio
legale Drew
& Fan. (Fan & Drew suona meglio, lo ha detto
a Carson, ma lui ha
riso e le ha detto di aspettare qualche anno prima di mirare a
rimpiazzarlo.)
Lei
è stata
la terza a tornare in pianta stabile a Horseshoe Bay. Bess non se
n’è mai
davvero andata, nonostante i viaggi frequenti in giro per il mondo, ma
a
sorprenderli tutti è stato Nick: lavora ancora con Tom
Swift, occasionalmente,
ma da ormai due anni è tornato a occuparsi del centro
giovanile di Horseshoe
Bay. Nick si illumina quando lavora con i bambini, sorride in un modo
che lo
rende ancora più affascinante. Le guance di George si
scaldano solo a pensarlo,
finché non se ne rende conto e si blocca.
È
contenta di
rivedere Nancy e Ace, ma non è l’unico motivo per
cui ha imboccato la strada
per il Claw tutta sorridente – ugh, se la vedessero
gli avvocati dell’accusa…
No,
buona
parte della sua euforia è causata dal pensiero di Nick, che
ancora le fa questo
effetto nonostante sia passato un mese da quando hanno deciso di
ricominciare a
frequentarsi. In segreto, perché per quanto amino i loro
amici – Bess – sono
fin troppo consapevoli di quanto suddetti amici –
Bess – possano essere invadenti.
Gliene parleranno, se le cose continueranno ad andare bene, ma per ora
hanno
concordato di andare piano e aspettare ad annunciarlo.
Nick
è stato
il suo primo vero ragazzo, disposto a raccogliere i pezzi quando George
è
uscita dalla relazione con Ryan (e non è strano,
ripensarci adesso, che un
tempo la più vicina al padre biologico di Nancy era lei, ed
è anche riuscita a
perdonarlo?). Si è chiesta spesso se lo meritasse,
in quel periodo, ma ha
ignorato le voci che dicevano di no e gli si è aggrappata
con tutte le forze. Dopo
l’Aglaeca – Odette! –
e tutte le avventure che sono seguite, George si è
resa conto di non sapere chi fosse senza di lui. È stato
terribile, e ancora
peggio è stato trovare la forza di rompere il fidanzamento.
Tutt’oggi non sa se
l’avrebbe mai fatto, senza l’aiuto extra
dell’incantesimo di verità di Bess.
Non le dispiace, però: non più. Lasciandosi si
sono spezzati il cuore a
vicenda, ma si sono anche permessi di crescere.
Scegliendo
Nick adesso, George sa di non farlo perché lui è
il primo, o perché l’ha
aiutata in un momento difficile. George sceglie Nick perché può
e ama la
persona che è diventata. E sì, forse in parte non
ha mai smesso di amare il
ragazzo che era disposto a sposarla quando sembrava destinata a morire
entro
dieci anni al massimo (denunciatela!), ma dietro ai suoi sentimenti
c’è più di
quello, ora. È la differenza che c’è
tra disperazione e felicità.
George
scuote
la testa e inspira a fondo. Se continua a sorridere al solo pensiero di
Nick,
tenere nascosta la loro relazione di fronte a Bess, Ace e Nancy
sarà ben
più che difficile. Torna in te, Fan!
Può farcela. Può…
George
arriva
in vista del Claw e rinuncia a combattere i suoi muscoli facciali. In
fondo,
sforzarsi di tenere il broncio rischierebbe di essere più
sospetto della
normalità: dovrà solo cercare di non lasciar
trasparire quanto il suo buon
umore sia legato a Nick. Non è esattamente una bugia. Forza,
Fan. Puoi
farcela.
👻
“Forse
dovremmo arrivare separatamente.”
“Nancy…”
“O
l’hai già
detto a Bess? So che è la tua platanchor, Ace, ma sai che se
l’hai detto a Bess
lei sarà corsa a dirlo a tutti gli
altri…”
“Vero,”
conferma Ace con un sorriso, “ma non l’ho detto a
Bess. Non ancora. Però…”
“Okay.
Quindi
abbiamo una possibilità di evitare le loro domande per
stasera…”
“Nancy!”
Nancy,
finalmente, si ferma. Incrocia le braccia e ricambia lo sguardo
divertito di
Ace.
“C’è
un
motivo per cui vuoi tenerci segreti?”
Uh.
Non
proprio, ma… Nancy inspira, trattiene il fiato per cinque
secondi, espira.
Ragiona.
Lei
e Ace si
sono ritrovati tre mesi prima, a New York, dove Ace ha passato quattro
anni a
studiare per diventare medico legale – per fortuna,
perché Nancy tuttora non è
certa che sarebbe riuscita a trovare la porta nera da sola in una
città così
grande e sconosciuta. Questa parte Bess, George e Nick la sanno;
è il fatto che
Ace si sia poi unito a lei per liberare gli ultimi Divoratori di
peccati che
Nancy ha preferito omettere. Se Bess non avesse speso due di quei mesi
in una
remota regione dell’Africa per studiare gli artefatti del
luogo e dare una mano
con alcuni casi di possessione demoniaca, Nancy dubita che il loro
riavvicinarsi sarebbe rimasto segreto tanto a lungo. Invece
è successo, senza
che lei si fermasse un momento a chiedersi perché.
La
maledizione di Temperance è svanita, su questo non ha il
minimo dubbio. Non c’è
nessun motivo per cui loro due non possano stare insieme, non
più.
Forse
è
proprio questo a frenarla – dopo tutto quel che hanno
passato, dopo aver
imboccato strade diverse, Nancy vede Ace accanto a sé e stenta
a crederlo.
Baciarlo le sembra magico ogni volta quanto la prima, ed è
come se si fosse
convinta che dirlo ad alta voce – dirlo a chiunque
– romperà l’incantesimo e la
costringerà a separarsi, di nuovo, dalla sua anima gemella. (Una
delle
quattro che ha, quella più in grado di ferirla – e
risanarla.)
È
stupido. Il
soprannaturale esiste, ma questo non significa che Nancy debba
inventarsi
maledizioni per ostacolare la sua stessa felicità. Guarda
Ace negli occhi e
mette a tacere la voce nella sua testa che le sussurra che forse non se
lo
merita, che i peccati di August sono troppo grandi per permettersi di
essere
felice.
A
quella voce
risponde che Nancy Drew ha passato gli ultimi cinque anni a distruggere
l’eredità della sua reincarnazione passata. Forse
è arrivato il momento di dare
ascolto al ragazzo che ha davanti e credergli quando dice che le colpe
di
August Pritchard non le appartengono e che quel che ha fatto
è abbastanza. È
arrivato il momento di dare una possibilità a entrambi, per
non sprecare un
attimo della vita che hanno – l’ultima.
Prende
la
mano di Ace e la stringe; lui le sorride e fa un cenno
d’assenso. (Nessuno
l’ha mai capita con la facilità con cui sembra
leggerla Ace.) “Va bene.
Niente segreti. Giusto.”
“Bene.”
Ace apre
lo sportello di Florence e la invita a risalire con un mezzo inchino.
“Se non
ci sbrighiamo, Bess finirà per evocarci lì con un
rituale inventato sul
momento, Nance.”
Nancy
rotea
gli occhi, chiedendosi se Bess non possa realmente trovare un rituale
per il
teletrasporto e perché mai non ci abbiano pensato negli
ultimi cinque anni.
Avrebbe reso più facile tenersi in contatto, senza dubbio.
In effetti… Nancy
sale in macchina e sorride scuotendo la testa: Bess ci ha pensato di
certo,
e se hanno dovuto aspettare che Ace ottenesse l’abilitazione
e Nancy terminasse
la missione che si è autoimposta per riunire il gruppo al
completo può
significare solo che non c’è riuscita. Per
il momento.
Ora
che il nervosismo
per la sua relazione segreta è passato, si rende conto che i
suoi amici le sono
mancati davvero moltissimo.
Ace
deve
pensarla come lei, perché preme sull’acceleratore
di Florence con più
entusiasmo di quando un mese prima hanno dovuto seminare il guardiano
della
porta nera di Toms River.
👻
È
strano
essere di nuovo al Claw circondato dai suoi amici – uno
strano positivo, non
strano come passare due anni in prigione, ma comunque strano.
Nick
si è
chiesto se rivedendosi così avrebbero scoperto che cinque
anni sono sufficienti
a perdere la facilità con cui si parlavano prima, che a
dispetto delle
avventure affrontate insieme ora sono cinque persone molto diverse da
chi erano
quando avevano il Claw. Si è rivelato (e in fondo lo
sapeva, ha solo
considerato la possibilità) un timore infondato: Nancy e Ace
sono arrivati da
cinque minuti, beccandosi un’occhiataccia da Bess per il
ritardo, e già sembra
che nessuno di loro se ne sia mai andato. Ridono – Bess non
è mai stata brava a
serbare rancore e ha buttato le braccia al collo del suo platanchor
dopo un
solo secondo – e chiacchierano come se fosse una qualsiasi
giornata al Claw,
con lo stesso identico affetto nelle espressioni. Cinque anni di
distanza non
hanno scalfito la loro amicizia, e Nick pensa che niente
potrà mai farlo – si
sono salvati la vita a vicenda abbastanza da non doversi mai sentire in
imbarazzo l’uno con l’altro.
Nick
ride,
mentre Nancy racconta una delle sue disavventure – una
paperella di gomma,
sul serio? – e si fa più vicino a
George. È difficile non allungare un
braccio per cingerla a sé; non sa per quanto ancora potranno
evitare di rendere
ufficiale la loro relazione. Ace e Nancy non sembrano porsi gli stessi
problemi:
Nick nota ogni tocco casuale tra i due e l’espressione
incantata di Ace mentre
ascolta il racconto di Nancy, racconto che con ogni
probabilità conosce già. È
felice per loro: li ha visti soffrire la maledizione di Temperance
senza poter
fare nulla per aiutarli ed è un’esperienza che non
vuole ripetere mai più.
“È
proprio da
te, Drew,” commenta George divertita, e Nick sbatte le ciglia
un paio di volte.
È tutto talmente familiare, sarebbe facile dimenticare che
sono passati cinque
anni. Cinque anni e qualcosa di più da quando George gli ha
spezzato il cuore,
eppure ora – di nuovo – non
riesce a immaginare una vita senza di lei. Scuote
la testa; meno male che hanno deciso di andare piano. Si è
chiesto spesso se a
far naufragare la sua relazione con Jade non sia stato l’aver
corso troppo, andando
a lavorare e convivere nella stessa città prima di essere
pronti per un passo
tanto importante. Forse in parte sì. Eppure è
convinto che con George, adesso,
non succederebbe: si conoscono da ben più di un mese e si
sono già feriti più
di quanto Nick ritenesse possibile. Nonostante questo, hanno continuato
ad
attirarsi finché non hanno deciso di lasciare indietro le
paure del passato e
darsi una nuova possibilità.
“Tutto
bene,
Nick?” Ace gli sorride.
“Certo,”
risponde rapido, ed è vero. È molto tempo che le
cose vanno bene, nella sua
vita, ma ora che sono tutti di nuovo insieme è anche
più di così. Nick non ha
mai avuto problemi a fare amicizia e negli anni passati ad Atlanta ha
conosciuto persone fantastiche, ma con nessuno ha mai sentito di poter
riuscire
a fare qualsiasi cosa come quando è con
la sua Crew. Tra le maledizioni di
una strega secolare e divinità determinate a uccidere
chiunque conosca il loro
nome, devono ancora trovare un ostacolo che non siano in grado di
affrontare.
“Ora va tutto benissimo.”
👻
Nick
inizia a
raccontare del suo lavoro al centro giovanile, spiegando le nuove
attività che
pensa di introdurre per coinvolgere maggiormente i giovani adolescenti.
Ace
annuisce qua e là; le idee dell’amico gli sembrano
buone, per quanto lui non
sia proprio esperto nel relazionarsi con bambini e ragazzi. Non a caso
ha
scelto di lavorare a contatto con chi una voce non la ha più
(a volte è come
se la avessero, quando le sue analisi rivelano dettagli particolarmente
interessanti, ma ha un’idea delle reazioni che riceverebbe
esprimendo il
pensiero ad alta voce).
La
riunione
sta andando bene, anche meglio di quanto avesse sperato: sono tutti
visibilmente
contenti, persino George, e Bess non è ancora scoppiata a
piangere. È abituato
a vedere Nancy felice, da quando hanno spezzato la maledizione, ma oggi
la sua
espressione è proprio radiosa. È bella, non
c’è un aggettivo più adatto per
descriverla. Se pensa a com’era nervosa solo un’ora
prima… Vorrebbe baciarla,
ma si limita a prenderle una mano e stringerla. Bess nota il gesto e
gli
rivolge un sorriso divertito, con tanto di sopracciglio inarcato. Ace
fa
spallucce; ci sarà tempo dopo per raccontarle tutto.
È passato troppo tempo
dall’ultima serata che hanno passato insieme, solo loro due,
e dovranno presto
recuperare.
“Ancora
congratulazioni per la promozione, Ace.” Nick si volta verso
di lui e Ace gli
sorride smagliante: ha lavorato duro per l’abilitazione e va
fiero dei
risultati raggiunti.
“Ora
sei il
Watson perfetto per Nancy,” commenta George. “Non
te ne libererai più.”
Nancy
rinsalda la stretta e solleva le loro mani unite. “Proprio
così,” dichiara con
semplicità.
“Non
vado da
nessuna parte,” aggiunge Ace, trovando lo sguardo di Nancy.
Questa può essere
la loro ultima vita, ma non ha importanza se la passeranno uniti. Forse
è vero
che l’amore compromette il giudizio, come le ha detto cinque
anni prima, ma Ace
non ha mai rimpianto la sua scelta di non abbandonarla. Se avesse agito
diversamente, pensa – no, sa – che la sua anima
avrebbe portato con sé il
rimpianto in ogni reincarnazione. Va bene così.
“È
una
promessa?” s’inserisce Bess, cercando forse di
suonare casuale e fallendo alla
grande.
Ace ride. “Parola di
platanchor.”
Nancy
annuisce. “So che ogni indizio, alla fine, mi
riporterà qui – a casa. Con voi.”
George
scuote
rapidamente la testa, ma è tardi.
Ace
lascia la
mano di Nancy e raggiunge Bess per offrirle un fazzoletto. Lei lo
sorprende
buttandogli le braccia al collo. “Mi sei mancata anche
tu.”
👻
Ci
sono solo
lei e Ace, ora (non per molto; Nancy è uscita per chiamare
Carson, tornerà
presto). Osservano George salire in macchina con Nick, che si
è offerto di
darle un passaggio a casa.
“Non
posso
credere che nessuno di voi mi abbia detto niente.”
“Eri
in
Africa, Bess.”
“Scuse,
scuse.”
Ace
scuote la
testa. “Da quanto si sono rimessi insieme loro due?”
Bess
alza le
spalle. “Quando sono tornata gliel’ho letto in
faccia, ma non mi hanno detto
niente.”
“Tre
settimane?”
“Punterei
su
un mese,” dichiara Nancy rientrando. L’auto di Nick
è ormai sparita dalla
vista. “Intuizione professionale.”
Bess
annuisce, poi poggia le mani sui fianchi e si volta verso Nancy.
“Voi due,
invece?”
“Tre
mesi?”
offre lei, sovrapponendosi ad Ace: “Cinque anni, mese
più mese meno?”
“Ace!”
inizia
Nancy, voltandosi verso di lui. È avvampata e sembra
faticare a trovare le
parole. “Non… Non stiamo insieme da cinque
anni.”
Ace
alza le
mani in segno di resa, ma sorride furbo. “Beh, io non ho
visto nessun’altra nel
frattempo. Tu?”
Nancy
si
blocca un momento. “Sai che mi muovevo continuamente da un
villaggio
all’altro.”
“Già.”
“E
pensavo
volessi concentrarti sugli studi, non abbiamo discusso di una relazione
a
distanza…”
“Mi
hai
promesso di risolvere il mistero della nostra identità
insieme, ricordi?”
“Certo,
ma…”
“Sì,
per
sempre,” cita Ace.
Prima
che
Nancy possa ribattere, Bess scoppia a ridere. “State insieme
da cinque anni e
uno di voi non lo sapeva.”
“Non
è che
non lo sapevo,” replica Nancy. “Da quando abbiamo
spezzato la maledizione non
ho mai considerato di mettermi con qualcun altro. Solo
che…”
Ace
la
raggiunge in due passi. “Ti amo da più di cinque
anni, Nance.” Bess sente il per
sempre sottinteso. L’espressione di Nancy si
addolcisce, e due secondi dopo i due si stanno baciando.
Bess
alza gli
occhi al soffitto, ma non combatte il sorriso che le incurva le labbra.
È
felice per loro, davvero: si meritano di stare insieme ed essere
felici, un
lieto fine che non troppo tempo fa pareva impossibile da raggiungere. Spero
che tu stia guardando, Temperance, si trova a pensare.
Temperance Hudson…
Le capita di ricordarla. Non spesso, ma ogni tanto, quando si imbatte
in una
situazione particolarmente complicata o quando deve applicare qualcosa
che ha
imparato da lei. Con tutti i suoi inganni e piani malvagi, Temperance
ha
contribuito a rendere Bess la custode che è oggi. Non che
possa perdonarla per
tutta la sofferenza che ha provocato ai suoi amici, comunque.
Nancy
e Ace
si separano. “Uh, scusa, Bess.”
Lei
scuote la
testa. “No, va bene. Sono felice per voi.” Lo
è. E il fatto che Addy la attenda
a casa non guasta. “E sono felice per George e Nick, anche se
sono dei pessimi
bugiardi.”
“Ce
lo
diranno quando saranno pronti,” sottolinea Nancy.
“E
noi ci
mostreremo sorpresi.”
“In
quanto
tua platanchor, sono contrattualmente obbligata a farti notare che sei
un
pessimo attore, Ace.”
“Ehi!”
“No,
Bess ha
ragione.”
Ace
incrocia
le braccia. “Siete ingiuste. E almeno una di voi dovrebbe
stare dalla mia
parte.”
Scoppiano
a
ridere tutti e tre.
Bess
inspira.
È tempo di concludere la serata; ora che sono di nuovo tutti
qui, avranno molte
altre occasioni per passare tempo insieme e tornare a conoscersi. Una
serata
solo per lei, Ace, un film e pop-corn in quantità, per
iniziare. Poi delle
uscite con Addy, magari. Le piacerebbe – la sua famiglia
riunita in un solo
posto.
Sorride.
Se
pensa a quando è arrivata a Horseshoe Bay, senza amici e con
il sogno di essere
accolta tra i Marvin… Ne ha percorsa, di strada. Da sola non
ce l’avrebbe mai
fatta. È fortunata, però, perché sola
non lo sarà mai più.
Lascia
che
Nancy e Ace la precedano fuori dal Claw, spegne la luce e chiude la
porta.
È
stata una
serata perfetta. In futuro dovrà affrontare altre sfide, ne
è certa,
soprannaturali e no – ma non dovrà farlo sola, lo
sa con una certezza che forse
dovrebbe stupirla. Non è così. Sono cinque anni
– e più – che non ha
bisogno di rubare oggetti scintillanti per calmarsi.
Adesso,
quando è ansiosa stringe il ciondolo che porta sempre al
collo. Non brilla, ma contiene
una foto.
L’aiuta
a
ricordare le persone più preziose del suo mondo.
I don’t wanna be
who I am
Without
you
NdA
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Questa
storia
è stata una bella sfida. L’idea mi è
partita da una citazione della challenge “Ferisce
la penna rosa”: I just don’t
know who I am without you. (È tratta dal
film di Barbie.) Mi ha fatta subito pensare a George e ai motivi per
cui lascia
Nick, e ho deciso di sfruttarla ‘al passato’ per
scrivere la future fic che ci
meritiamo con loro due di nuovo insieme (non ho niente contro Jade, ma
la
rottura tra George e Nick non mi ha mai davvero convinta e se volevano
farci
piacere le altre coppie magari avrebbero dovuto mostrarci Jade e il
collega di George
più di due volte). Ovviamente la storia in questione non
poteva non essere
anche Nace.
Per
settembre
ho scelto il tema ‘secret dating’ della TBW, e in
prima battuta avevo
immaginato una storia in cui tutte e due le coppie si frequentavano in
segreto
per concludere con il pov di Bess che non si è lasciata
ingannare un secondo,
ma poi quando ho effettivamente iniziato a scrivere mi sono resa conto
che non
c’è un motivo per cui Nancy e Ace dovrebbero
nascondersi, poveri. Ed eccoci
qui!
I
versi che
aprono e chiudono la storia sono presi da Without
you di Anna Pancaldi,
ovvero la colonna sonora della scena finale dell’ultima
stagione; viene da lì anche il titolo.
Spero
che la
shot vi sia piaciuta!
Mari
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