Occhi
sull’orizzonte
Qualche volta
– spesso,
sussurra ridacchiando la servitù, che ha occhi e orecchie
dappertutto – Gendry si ritrova a fissare
l’orizzonte blu del mare.
Lo fa quando si
sveglia, mentre un valletto apre la finestra della sua camera per
lasciar arieggiare. Si ripete quando, attraversando i corridoi bui di
Capo Tempesta, affianca le bifore che affacciano sulle onde. Non
può farne a meno soprattutto quando passeggia sui bastioni o
sulla battigia nera, accompagnato da un drappello di consiglieri e
servi. Si perde per lunghi minuti, senza neanche accorgersene. Gli
occhi affondano tra la schiuma e i ricordi nostalgici di un passato che
non è più sicuro di aver davvero vissuto.
In momenti simili
l’ultimo Baratheon – il bastardo riabilitato da una
regina straniera mai riconosciuta dal Continente Occidentale
– sente il cuore pesare nel petto. Ha nostalgia di
ciò che era un tempo: un semplice, oscuro fabbro tra i
fuochi e i fumi di una fucina sempre all’opera. Gli manca
quel calore sulla pelle tesa e annerita, la soddisfazione di girarsi
tra le mani un’arma appena forgiata e la gioia di usarla come
un guerriero. Adesso non sa più chi è davvero.
Una pretendente all'ormai fuso Trono di Spade gli ha dato un titolo che
lo ha ricoperto di ricchezza e di servitori fastidiosi come le pulci
che tante volte, nei vicoli della capitale, gli hanno guastato il
sonno. Ripensa a com’era vivere in povertà e
nell’anonimato e un’altra fitta di nostalgia gli
trafigge il cuore.
Scruta
l’orizzonte da est a ovest. Sente una crepa aprirsi sotto le
sue nuove vesti nobiliari ogni volta che constata quanto quella linea
blu sia vuota. S’inganna da solo quando qualche veliero solca
il mare, immaginando qualcuno che non potrà mai avere al
proprio fianco. Qualcuno che come lui non ci teneva affatto a ricoprire
il ruolo imposto dalla nascita.
Eccola ancora, la
nostalgia. Lo colpisce con la forza di un pugno allo stomaco, lo
riporta con la mente alla neve, al candore macchiato dagli Estranei
caduti grazie al colpo fatale di una piccola daga. Una neve che Gendry
non aveva mai visto e che gli resterà sempre cara, i fiocchi
fuori dalla finestra silenti testimoni di un’unica notte
d'amore. Quando fissa l’orizzonte il pensiero vaga fin
lì e davanti agli occhi ha di nuovo una figura minuta
stagliata a cavalcioni su di lui, scura contro la luce soffusa di una
candela. Gli manca il tocco di quelle mani, ha nostalgia di quelle
labbra, di quella voce che gli bisbigliava all’orecchio di
non fermarsi. Si sente perso senza di lei, senza Arya Stark. La mia lady, la
definisce ancora nella propria testa. Il ricordo di quella notte
silenziosa come la neve brucia quanto la fiamma della candela che ha
assistito al loro amore e la nostalgia diventa malinconia.
Qualche volta
– spesso,
mormorano perplessi i suoi consiglieri – Gendry indaga
l’orizzonte sperando che lei ritorni e alla fine non si sa
più dove finisca il blu dei suoi occhi e inizi quello del
mare.
Note
dell'autrice
Due anni di assenza su EFP. Credevo quasi che non avrei postato
più nulla, invece eccomi qui, con questo breve passaggio su
un Fandom che mi è stato tanto caro soprattutto come
lettrice e ovviamente fruitrice della serie tv.
Erano eoni che volevo scrivere qualcosa su Arya e Gendry,
perciò ringrazio anche in queste note mystery_koopa e il suo
contest, senza il quale probabilmente non sarebbe mai nata questa flash
introspettiva (e per la quale vorrei tirare fuori un seguito,
è proprio ingiusto che questa bellissima coppia sia stata
trattata come un contentino per i fan. Che scempio che hanno fatto, con
l'ultima stagione).
Qualche dettaglio sintetico su questa flash. Ho volutamente usato solo
il nome Gendry
perché secondo me, nonostante il titolo conferitogli da
Daenerys, l'ex fabbro continuerà a percepirsi e a vedersi
per come era prima di diventare signore di Capo Tempesta. Dopo una vita
passata a essere chiamato per nome o al massimo additato come
"ragazzo", dubito che pensi a sé stesso come lord. Se lo fa,
la carica gli pesa sul cuore quanto un macigno come accade in
questa piccola introspettiva (è proprio
riconoscendosi ultimo Baratheon
che da un lato sente aumentare la pressione legata alle aspettative di
consiglieri e servitori, dall'altro prova nostalgia per il passato).
Detto questo, ringrazio chiunque leggerà e magari
vorrà lasciare due parole di commento, che sono sempre
gradite soprattutto dopo un'assenza così lunga dal sito.
Alla prossima,
Amor
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