Myra abbassa la barriera attorno alla libreria, un
ruggito le sferza il volto e scuote i capelli. Hisako salta oltre la vetrina
sfondata: Lurue è a terra a braccia spalancate e lo sguardo terrorizzato. La
creatura sopra di lei ha le zampe premute contro le sue braccia, riconosce in
essa la tizia che ha visto prima aggredirla. O meglio, qualcosa di quel volto
coperto di scaglie e le corna asimmetriche gliela ricordano.
L’aria al suo fianco viene sferzata, il seme di Shinka schizza
verso la bestia e la colpisce in pieno volto spedendola contro uno scaffale. Il
ripiano si spezza, i libri volano giù, uno di essi viene infilzato dal corno
affilato della bestia.
Myra inspira a denti stretti. “Ups.”
Hisako sussulta. Myra cos’era quel suono? Non era
elegante come tuo solito!
Scuote la testa, corre da Lurue, si china su di lei.
“Dimmi che sei viva.”
Lurue apre un occhio sofferente “A-ay.”
“Era un ‘ay’ per dire sì o un ‘ay’ in senso di ‘ahi che
male’?”
Gli occhi le cadono sulla ferita al fianco. Protip: guarda
un ferito prima di chiedergli la sua situazione.
Avvicina la mano, lo iuxx fluisce dal suo palmo al
taglio. Lurue caccia un gemito. “Per fortuna siete arrivate. Ho cercato di
fermarla, ma non ce la faccio da sola.” Abbassa lo sguardo. “Non sono un
granché come eroina.”
“Siamo in due.” Hisako aumenta l’intensità del flusso, lo
iuxx rosato ricuce l’abito. Almeno ha la barriera attiva. “Ma facciamo
un po’ meno schifo insieme.”
Gli occhi di Lurue s’illuminano. “Un passo avanti…”
“Mi stai giudicando?”
“Parlavo di me stessa.” Pigola.
Lapis le raggiunge. “Ok il momento carino e tutto, ma
forse dovremmo spostarla più lontano del paio di metri che abbiamo da
quell’affar-“
La coda sfonda la montagnetta di libri e si dirige verso
Hisako. Si abbassa appena in tempo, la sfera chiodata si abbatte contro Lapis
che sparisce verso l’interno della libreria.
Lurue alza una mano. Una barriera giallognola si frappone
tra loro e la coda che inizia a sbattere insistente contro di essa.
Qualcosa riscalda l’aria, si guarda alle spalle. Myra
stringe gli occhi, inarca le dita dietro il seme di Shinka, il quale è
diventato rosso e fiammeggiante.
“Oh no.”
Il seme traccia una scia rovente e si scaglia contro la
catasta di libri dove si trova la diva. Le lingue di fuoco e la piccola
esplosione avvolgono i resti del mobile e le pagine dei volumi. La stanza è
bollente, le fiamme le crepitano nelle orecchie. Myra stende la mano e stringe
le dita. Il seme scoppia come una bolla di sapone, le luci al suo interno
schizzano verso il basso e si piantano nella pelle della diva. Il mostro si
agita senza risultato.
Meno male che c’è Myra. Hisako torna a
concentrarsi sulla cura. Lurue ha ripreso colore, gli occhi sono più presenti. Sono
io il support, cappio.
Un tonfo le fa alzare lo sguardo. Myra impugna il Guardiano,
si avvicina alla diva.
Lurue afferra il polso di Hisako, la guarda sofferente “N-non
permetterglielo. Non è cattiva.”
Storce il naso, biblioteca distrutta da prima che Myra
lanciasse quella sfera di fuoco, Lurue a terra con un buco nel fianco,
l’aspetto di un palese emerso. No, non era assolutamente colpa della diva.
Le poggia una mano sulla testa e le carezza i capelli.
“Ma sei scema?”
Lurue si tira su a sedere. “Myra fermati!”
La guardiana rimane ferma con il martello sopra la testa,
ruota il busto. “Si?”
“Puoi… non renderla una frittella, per favore?”
L’arma si abbassa. “Piccola, lo so che ti dispiace per
lei, davvero. Ma guardala, il suo einheri è in uno stato critico. L’unico modo
per cessare la sua sofferenza è che torni alle stelle.”
Lurue cerca di alzarsi, Hisako la accompagna nella salita
e per sicurezza la tiene per un braccio.
Sto davvero diventando la crocerossina della squadra.
Lurue cerca lo sguardo del l’esterna che le ringhia
spaventata. “Non so cosa sia un einheri, ma Hisako dice che le maghette salvano
le persone.”
Per un istante Myra s’irrigidisce.
“Se la guardo negli occhi sento che c’è ancora una
persona lì dentro.” Continua Lurue, la dea abbassa il martello, si china sulla
creatura esanime.
“Insomma,” esordisce Hisako “Siamo maghette, se non li
facciamo noi i miracoli chi li fa?”
Il Guardiano cade a terra, i passi di Myra sono l’unico
suono assieme al crepitio delle fiamme. Si ferma davanti al mostro,
s’inginocchia accanto a lei, avvicina una mano esitante, l’espressione giocosa
che contraddistingue la sua eroina è svanita: occhi ben aperti, concentrata
sulla creatura alla quale si sta avvicinando con misurata lentezza, quasi fosse
un rituale. Le sue labbra si muovono, piccoli petali di loto le volteggiano
attorno. Hisako rimane a fissarla incantata. “Guardiana
aiutami”
La mano di Myra si appoggia al petto dove le scaglie
hanno strappato parte dell’abito della diva, inarca le dita e le affonda.
Il ruggito si diffonde per la stanza, la bestia viene
scossa dalle convulsioni ma rimane inchiodata a terra dalle luci. La guardiana
affonda la mano ulteriormente, la diva si blocca, le urla umane si mischiano ad
i versi da mostro.
La sta facendo fuori? Dopo che le abbiamo detto di
provare a salvarla?
Hisako si alza, si avvicina alla bestia dilaniata dal
dolore. Myra la anticipa, alza l’altra mano tremante, ha le labbra semiaperte
con i denti stretti, uno degli occhi minaccia di chiudersi del tutto.
“M-mi serve aiuto.” Le braccia le stanno tremando per lo
sforzo, sposta lo sguardo su di lei. “Posso chiederti di salvarmi di nuovo, mia
eroina?”
AHHH! MI HA DATO DELL’EROINA! Frena il simping, sei
Lycoris per ora, sii maghetta.
Hisako le afferra la mano. Lei sa cosa fare, ha solo
bisogno di più iuxx per farlo, e lei è diventata una maestra a trasferire iuxx.
Una mano si appoggia sulla sua spalla e su quella di
Myra. Persino Lurue ha capito a che plot point siamo.
Si concentra, lo iuxx scorre come sempre, uscendo dalle
sue mani e donando nuova forza alla guardiana.
Un’altra mano si poggia sulla spalla libera di Myra, la
mantella bianca con i bordi dorati gliela sfiora.
Persino la Questgiver è apparsa dal nulla per dare una
mano. Siamo al finale di stagione.
Si volta di spalle. Inui rimane a fissare la scena a
braccia incrociate.
Tutti qui tranne le dogghe. Ma la mia non ha una
giustificazione.
Myra estrae dal petto del mostro una gemma sbozzata
striata di viola. Questgiver allunga le mani e le posiziona ai lati
dell’einheri il quale inizia a ruotare frenetico sul palmo di Myra. Le
striature viola scompaiono, la gemma brilla di azzurro.
“Ce l’abbiamo fatta!”
Le dita di Questgiver tremolano. Hisako abbassa lo
sguardo, la diva torna lentamente al suo stato originario: gli arti deformati
si restringono riprendendo una forma anatomica umana, l’ala e gli artigli si
sgretolano in polvere nera. Della coda e delle corna nemmeno l’ombra. Che
fossero un primo stadio della degenerazione dell’einheri?
A guardarla bene non sembrava affatto la diva, la sua
figura è più… “sottile” nelle proporzioni, il rosa scuro della lunga chioma
selvaggia ha lasciato posto a un lilla, il volume dei capelli è notevolmente
ridotto, è tanto se le raggiungono la schiena.
…Quando sono diventata così iperdettagliata nel
guardare le ragazze? Influenza da maghetta.
“Chi è ‘sta tipa quindi?”
Lurue deglutisce. “Lei è la ragazza che ha capito chi
sono.” Avvicina la mano al braccio della diva. “È fredda.”
A guardare bene c’è un altro dettaglio che avrebbe dovuto
notare subito: non respira.
Myra toglie la mano da sotto l’einheri, rimane sospeso
tra le dita di Questgiver.
“Ehm… Non lo rimetti giù?”
Yelena sussulta. Si era distratta mentre purificava
qualcuno? Poco professionale.
“A-ah. Si.”
Un orecchio le si scalda. Ma che-? Si volta di
lato, una piccola fiammella viola e nera le passa davanti agli occhi per
fermarsi in mezzo al gruppo. Myra cerca lo sguardo di Questgiver.
“Oh no.” Yelena afferra un lembo della mantella, ritira la
mano con l’einheri al petto e mette il tessuto a protezione.
Myra alza una barriera.
Aspe si stanno difendend-?
La fiamma in mezzo a loro esplode, una coltre di fumo
impatta sullo scudo giallognolo che Lurue ha piazzato davanti a loro.
…Sono io la gamer, non dovrei avere riflessi migliori?
Myra caccia un gemito dolorante, subito dopo Questgiver
sussulta. “Figlio di-”
Hisako si alza in piedi, dal fumo schizza fuori la figura
di un ragazzo, capelli neri spuntano dal cappuccio calato sugli occhi, la
giacca a vento nera non ha nulla che le suoni di “magico” o da “nemico della
Guardiana.” Tiene in braccio la diva, con un salto raggiunge la vetrina
sfondata e la scavalca. Si guarda alle spalle. Occhi viola la fissano.
Come non detto, quelli non sono normali.
Hisako stringe i pugni, sfere di iuxx si generano attorno
a essi, le scaglia. “Fermo anime character!”
Le fiamme avvolgono il ragazzo, lo iuxx del suo attacco
viene dissolto a contatto con esse. Il fuoco continua a turbinare fino ad
avvolgere la figura per poi dissolversi e non lasciare traccia né del ragazzo,
né della diva.
Il fumo sparisce. Myra si sta rialzando da terra,
Questgiver è stesa, fissa verso l’alto. Si mette le mani sulla faccia, urla
frustrata.
Lurue si guarda attorno, trema. “Dov’è la diva!?”
Yelena urla di nuovo.
Hisako prende il volo e si dirige verso l’esterno. Si
sfaccia su un muro invisibile appena fuori dalla vetrina. Mette i piedi per
terra e preme le mani sul naso. Ma ci state prendendo gusto!?
Inui scende dalle scale. “Ha piazzato barriere anche al
piano di sopra, il bastardo.”
Il Seme di Shinka colpisce la parete traslucida, e
rimbalza via. Myra sgrana gli occhi.
“Non disturbatevi, potrebbe già essere finito ovunque.”
Yelena si mette a sedere. La guardiana di Shinka le poggia le mani sulle
spalle. “State bene?”
“No. E non darmi del voi per favore.” Prende la mano di
Myra e si tira su. “Conosco quel- cane. La ragazza starà bene.”
Hisako stringe i pugni. Le due donne diventano macchie di
colore che fatica a distinguere. La voce di Lurue è allarmata, la stanza ruota
fino a diventare una serie di linee incomprensibili. Sbatte la spalla e chiude
gli occhi.
Pressione sulle mani, dolori sparpagliati un po’ ovunque,
vociare preoccupato. In qualche modo i bip dell’elettrocardiogramma è la
cosa che la urta più di tutto.
Quindi io respawno all’ospedale. Capito.
Apre gli occhi. Kira le stringe una delle mani, la tiene
appoggiata sulla sua fronte, sta singhiozzando silenziosamente, le labbra si
muovono ma non sente cosa sta dicendo. Tanto glielo ripeterà quando la vedrà
cosciente, o peggio, a casa da sole.
Inui le tiene l’altra mano, le osserva il palmo ma non
sembra avere un’espressione diversa dal solito. Quando sente il suo sguardo,
gliela lascia e tossicchia. “La scema è sveglia.”
Kira stacca una mano dalla sua, si asciuga
frettolosamente gli occhi. “Preferivo quando fingevi i mal di stomaco per
saltare i compiti a questo.”
Per favore, la mia maestria nel bigiare scuola non
viene da doti attoriali, viene dal mangiare di proposito cose che mi fanno male…
Non è il caso di dirglielo.
“Nemmeno a me piace svegliarmi in un letto che non sia il
mio.”
Kira inspira profondamente. “Scema.”
“Si sono io.”
Si guardano per qualche secondo prima di sghignazzare.
Inui si allontana verso l’altro lato della stanza. Il
letto di Lurue è piazzato di fronte al suo, accanto alla sua partner ancora
dormiente c’è un uomo alto e largo che le accarezza la testa. Rivolge uno
sguardo truce a Myra seduta dall’altra parte della branda. La giovane gli sta
parlando facendo qualche lieve cenno che le dà nuovamente quell’aria elegante
smarrita della mattina precedente.
Eh si. La mia dea è tornata.
Si guarda attorno, nemmeno l’ombra di Kaho o del suo
alter ego dogga. O di Lapis. Che pacchia.
“Inui mi ha detto tutto. O meglio la Guardiana mi ha
detto tutto.”
Hisako sbatte le palpebre confusa. “Chi?”
Kira rotea gli occhi. “Questgiver.”
“Ah! Dov’è?”
Inspira. “Aveva da fare. Doveri da dea.”
A giudicare dall’espressione è ancora scossa dall’aver
incontrato una divinità. Una divinità che ha reclutato la sua sorellina per
combattere il male. Sorellina che è finita due giorni su due all’ospedale. Avessi
il suo autocontrollo. Hisako mugola. Cosa sta aspettando a chiedermi di
smettere?
“Senti.” Kira le stringe la mano, le dita le tremano.
“Sei davvero certa di voler continuare a fare questa cosa? Voglio dire, la dea
potrebbe scegliere qualcun altro se volessi tirarti indietro.”
Fissa sua sorella. Ha solo paura che ci lasci la pelle
sul serio. Inspira. “Basket. Teatro. Atletica. Pianoforte. Disegno.”
Deglutisce. “Mi sono tirata indietro abbastanza.”
“Nessuna di quelle cose ti ha fatto rischiare la morte.”
Hisako si passa la lingua sulle labbra nervosamente.
“Perché non ti ho mai raccontato dell’incidente col cavallo.”
“SAPEVO CHE NON POTEVI ESSERE STATA COINVOLTA IN UNA
RISS-” Kira tossicchia, rilassa le spalle. Guarda dietro di sé. Myra e l’uomo
armadio si sono voltati verso di lei con un dito sulle labbra. Mormora un lieve
“Scusate”.
Myra attacca uno sticker a forma di stella all’interno
della porta della stanza. Questo s’illumina, si sentono imprecazioni colorite
mentre Yelena esce di lì.
“Love ya” Sbatte l’anta alle spalle.
“Hai fatto arrabbiare Selene?” Domanda Myra.
“Divergenze di opinioni.”
Hisako stringe gli occhi. È sempre stata così evasiva?
La mano che Kira le sta tenendo trema. Le si avvicina con
il viso al suo.
“Ho appena visto la dea entrare da una porta magica? Ok
ha senso. Aspetta-” Si allontana con il volto e la scruta. “Perché ho collegato
adesso che la senzatetto del parco è la dea!?”
“Non mi piace quel soprannome!” Yelena tossicchia.
“Volevo…” Si volta verso Lurue, Roland le accarezza la testa, ma è palese nei
suoi occhi che sta rivivendo qualche tipo di trauma.
Hisako soffoca una risata. Lurue potrebbe essere
ottima per la pet therapy.
“Non mi aspettavo che ci fossero i genitori presenti.”
Afferma Yelena toccandosi la spalla, la mantella bianca dai ricami dorati le
appare addosso. “Lo renderà più ufficiale.” Guarda le due. “Hisako, Lurue…” Si
gratta la testa. “Sapevo che avrei dovuto prepararmi un discorso. Il punto è
che siete ufficialmente parte delle mie maghette. Eravate in prova. Hisako non
mi dava particolarmente fiducia.”
“A me non la dà tutt’ora.”
Hisako si volta verso la finestra. Inui è in forma
canetto in piedi sul letto vuoto.
Il padre di Lurue si è irrigidito. Continua ad
accarezzare la sua testa.
La porta si spalanca con violenza, picchia in mezzo alle
scapole di Yelena che si piega a terra, geme.
Karma.
Il viso di Lapis si affaccia dentro la stanza. Un vistoso
bendaggio le fascia la testa. “Mi son persa la nomina?”
“Non sei rilevante al momento, torna a riposarti.” Le
mani di Kaho la afferrano per la vita e la ritirano fuori dalla stanza.
Myra si avvicina alla dea e la aiuta a tirarsi su. “Per
festeggiare la vostra promozione vi suggerisco di prendervi un periodo di
pausa, ci occupiamo Chaser, Polaris ed io del tizio nero.”
Hisako si tira su a sedere. “Ma io posso tornare in un
giorno.”
Soffoca un gemito quando Kira le preme il braccio sul
petto.
“No, non puoi.” Ribatte.
Myra agita un dito. “Niente iuxx per guarire più in
fretta. Non è sano farlo di continuo.”
L’ultima parte di frase viene detta con un tono di voce
più alto.
“Non mi pento di niente!”
Era la dogga di Myra. Sta origliando? Stalker.
“Possiamo venirvi a trovare anche se stiamo recuperando?”
“Certo che potete! Anzi, dovete! Voglio vedere la mia
eroina almeno una volta a settimana.”
Le guance di Hisako si scaldano. Sono la sua eroina.
“Possiamo…” Lurue pigola appena. Gli occhi si spalancano,
diventa di un colorito terreo. “…Non vederci in quel luogo?”
Myra sbatte appena le palpebre. “Preferite andare in
libreria?”
“Si. Grazie.”
“Quindi… posso mettere una carta con lo stesso numero, lo
stesso colore o una di quelle grigie?”
“Si, ma la grigia che fa pescare è un’arma a doppio
taglio. Primo perché rovina le amicizie, secondo perché esiste il bluff.”
Hisako alza lo sguardo dalla sua mano, guarda Lapis. Usi
le argomentazioni per non fartela giocare contro perché sei la prossima,
infame.
La mano di Lurue trema, sfiora alternando le carte ai
bordi di quelle che ha in mano. E lei ha palesemente il jolly.
Lurue singhiozza. Allunga il braccio verso il mazzo e
pesca. “Passo.” Mormora sofferente.
Lapis posa la carta che ha in mano, alza le braccia.
“Vinto!”
Hisako chiude le carte come un ventaglio, seccata.
“Qualcuno dovrebbe leggere le regole. Ed aggiungere che non vale fare pressione
psicologica.”
“Ti stai lamentando perché vuoi la rivincita?”
“…Dai le carte.”
La porta della stanza si apre. Un loro coetaneo dai
capelli azzurri arruffati entra, si ferma a guardarle.
Perché mi sembra familiare? Aspetta. Quel colore
assurdo!
Hisako punta il dito verso di lui. “Il nerd di classe!”
Il ragazzino si aggiusta gli occhiali. “Dimmi che ti
ricordi il mio nome.”
“Ah, non è Nerd all’anagrafe?” Domanda Lapis.
“Mahiro. Ma-hi-ro.”
“Nehhhrd”
Mahiro si massaggia il naso. “Lapis, torna indietro, il
medico deve fare i controlli.”
“Ay ay!” Lapis salta giù dal letto di Lurue. “Spiacente,
ti ribatto la prossima volta.”
“Fatti un profilo di GC e ti uso per pulire la locanda
virtuale.”
“Poco maghetta!” Esclama Lapis prima di uscire.
Continuerà ad usarlo contro di me- Se ne sta andando e
non le ho detto del film! “Aspetta Lapis!”
Coda-laterale spunta con la testa dalla porta.
“Appena usciamo andiamo a vedere insieme l’ultimo film di
Astral Paladins, quando ci sarà l’anteprima al Lerocon?”
“Cosa ti fa pensare che conosciamo la serie?”
“Vi conosco da tipo due settimane ma so che non avete
visto la cosa più fantastica dell’apparato anime che c’è per ora. Quindi vi
faccio recuperare.”
Lurue emette un lieve: “Cos’è un anime?”
Hisako si volta lentamente verso la partner. “No. Sei diventata
la base di un genere anime, NON PUOI NON CONOSCERLI!”
Lurue nasconde il viso dietro le sue carte, squittisce.
Gli occhi di Mahiro si sono illuminati, tossicchia.
“Quale vuoi fargli vedere?”
Nerd. Sicuro che li aveva visti. “Maratona
completa di Astral Paladins” Si volta verso Lurue. “Sarò a casa tua questo week
end con gli episodi in chiavetta.”
“Coraggioso da parte tua pensare che abbiano un pc.”
Lapis quando ci si mette è irritante. “Le
chiavette si possono mettere anche nei televisori.”
“…Coraggioso da parte tua pensare che abbiano un
televisore.”
“Mi rifiuto di crederci. Va bene, a casa mia!”
Note di Mixxo:
Kindles era nata come un tributo ad un genere che - per
quanto semplice - mi ha aiutato a superare momenti negativi nel corso della mia
vita. Che esso diventasse una storia così demenziale (seppur con delle basi
"serie") è stato merito di una persona che ha sopportato/supportato i
miei deliri nel corso di questi anni, qualcuno che ha creduto in questi
personaggi e nelle mie capacità di scrittura più del sottoscritto stesso.
Alcor, compare di avventure in questo sito, finalmente sono riuscito a
concludere una storia, sii fiera di me.
Ebbene sì, questo era l'ultimo capitolo di Kindles, la
storia ha avuto un suo completamento per quel che riguarda le nostre
protagoniste: Hisako è diventata ufficialmente una maghetta, Lurue ha delle
amiche che imparerà a conoscere meglio. Perché sì, ci sono ancora questioni
aperte, ma come suggerisce il titolo del capitolo questo non è che l'inizio.
Possiamo considerare Kindles come l'arco introduttivo dell'effettiva saga di
queste ragazze. Mi prenderò un po’ di tempo per tirare le somme sulla storia e
valutare gli altri protagonisti di cui voglio parlare, in futuro ritratterò sicuramente
di loro, ma magari la prossima long toccherà a qualcun altro.
Non mi escludo la possibilità di lanciare a tradimento delle
shot più o meno lunghe su Kindles mentre rifletto sulla prossima long, così che
non sentiate troppo la mancanza di questi personaggi che spero, abbiate
apprezzato. Qualcosa sulla linea di Missing Moments magari.
Ringraziamento d’obbligo va a Tubo Belmont, che ha non solo
seguito questo viaggio ma ha anche espresso le sue opinioni, le sue teorie ed
ha seppur involontariamente influenzato a suo modo la storia.
Ed ovviamente anche a te lettore che sei giunto fin qui, con
la speranza di averti quantomeno intrattenuto con questa storia.
Alla prossima!