La fine di ogni carne
Così parlò Uriel al figlio di Lamech:
«Ancòra deve essere scritta la religione dell'atomo,
il libro sacro della Natura,
ma già viene venerato in formule, cifre e simboli
dai suoi sacerdoti segreti.
Nelle chiese costruite sotto le montagne,
nelle sale rosse guardato da vestali ancelle,
non più il fuoco di Delfi ma l'antro di Trofonio
preserveranno per i potenti il giorno della pioggia di fuoco.
E allora si apriranno le montagne
e si spalancheranno gli abissi
e tutte le stelle vi cadranno
lasciando il mondo nel silenzio
sordo ad ogni lamento.
E arriverà la stagione dei funghi d'oro:
come un sacrificio monderà la Terra
non con acqua ma con l'olocausto di Abele.
Non ci saranno più profeti ma Cassandre:
oracoli interrogati senza essere ascoltati
per riempirsi il cuore di veleno dal sapore di miele.
Anche gli occhi, insieme alle orecchie,
verranno allora chiusi per sempre
e le bocche coi loro singulti ammutoliti.
Degna fine per gli ingrati figli di Dio.»
4.XI.2023
|