PING-PONG
SHOW TIME
Lei
appare sulla soglia.
Un’espressione
stizzita e aspra sulle labbra.
Le rughe
d’espressione approfondite intorno agli occhi stretti a due
fessure.
Sentenzia
improvvisamente, acida:
- Tu sei un
bastardo! -
“Il servizio
è aggressivo. La racchetta rossa imprime sulla pallina in
sospensione una potenza micidiale e un effetto curvo. Il giocatore non
tiene certo nascoste le sue indubbie capacità.”
Lui solleva di
scatto gli occhi sgranati dal giornale.
La fissa,
sorpreso.
La voce
è incredula:
- Cosa diavolo
ti prende tutt’a un tratto…? -
“La
ribattuta è sgraziata. Sfiora la rete, ma si deposita
comodamente sul campo avversario. I residui dell’effetto si
perdono nel nulla.”
Lei lo fulmina
con lo sguardo.
Nulla scalfisce
la sua massima irritazione:
- Ho incontrato
Clarissa! Meno male che eri pieno di lavoro! Perché sei
stato con lei a pranzo!? Perché mi racconti queste balle!? -
“La
ricezione su questa palla lenta è tanto semplice da
permettere di imprimere un nuovo effetto curvo sul colpo, questa volta
sulla sinistra.”
Lui capisce
subito cosa lo aspetta.
Ripiega il
giornale, con calma.
Sbuffa
sonoramente:
- Non essere
sciocca. Non ti ho mai detto che non avrei pranzato, ma che era troppo
presto, avevo del lavoro da fare e non potevo uscire a metà
mattinata. E poi Clarissa è una collega… -
“Ancora una
volta il colpo avversario viene smorzato e non restituito. La palla
è lunga sul fondo, morbida. Eppure rimbalza minacciosamente
sul bordo del tavolo.”
Lei sul subito
sembra ringhiare, come una fiera.
- Anche Paolo
è un collega! Eppure io rispetto le tue opinioni! Dopo che
ti sei arrabbiato così tanto quando ho lasciato che mi
offrisse un caffè, rifiuto sempre i suoi inviti! Invece tu
non ti fai scrupoli!-
Improvvisamente
i suoi occhi si riempiono di lacrime:
- La
verità è che mi tradisci con quella sgualdrina!
Schifoso! E io che ti amo così tanto! -
“Colpo
corto, questa volta, infido e al limite della slealtà. Il
giocatore reagisce al millimetro al rimbalzo sul bordo. Imprime poca
forza e deposita la palla pochi centimetri oltre la rete.”
Lui mostra una
smorfia sdegnosa.
Si alza dalla
poltrona, pronto allo scatto aggressivo.
Le indirizza un
amaro sorriso di scherno.
- Davvero!? Ma
pensa! E chi ci crede a tutto questo “grande
amore”!? Guarda che è chiaro perché
rifiuti gli inviti di Paolo! Tanto sei poi tu ad avere
l’abitudine di dargli appuntamento al motel vicino
all’ufficio! -
“Il
giocatore non si lascia cogliere di sorpresa, ma ripaga con la stessa
moneta. La palla tocca il terreno di gioco cinque centimetri oltre la
rete dalla parte opposta.”
- Non
è vero! – esclama lei, indignata e rossa in viso.
- Si che lo
è! – risponde lui, senza esitare.
- Sei un
bugiardo! – sentenzia lei.
- Ho le prove!
– giustifica lui, sibillino.
- Allora tirale
fuori! – lo sfida lei.
- Basta
chiedere! – dice lui, con un ghigno.
“Si apre
quindi uno scambio classico. I giocatori si contendono il punto
studiandosi grazie a questo batti e ribatti veloce, scattante, anche se
semplice come un palleggio.”
Lei lo fulmina
con gli occhi.
Gli punta
addosso un inquietante dito accusatore.
- Bravo!
Mostrami cosa hai “scoperto”! Voglio proprio
vedere! Se pensi di distogliere la mia attenzione dalle tue
scappatelle, ti sbagli di grosso! Sei tu il bastardo traditore che mi
ha cornificata fino adesso! Non pensare che possa scordarlo o passarci
sopra! -
“A sorpresa,
il primo giocatore rompe il ritmo con un colpo sulla destra.”
Lui sorride,
malefico.
- Sai, pensavo
di parlarne razionalmente questa sera. Di fare le cose fatte bene. Ma
mi ci hai costretto, amore. -
Si risiede sul
divano.
Stringe tra le
mani il giornale, attorcigliandolo rabbiosamente.
- Clarissa
doveva parlarmi di Paolo. Si frequentano da qualche mese, lo sapevi?
Quel bravo ragazzo parla sempre di te… Non è
commovente? Peccato che Clarissa si sia insospettita un giorno che
l’ha visto per caso entrare in un motel nella pausa
pranzo… Vi ha visti, tesoro… Ed è
stata tanto corretta, citando con te il nostro incontro di oggi, da
avvisarti che avremmo potuto parlare di qualcosa di
particolare… Solo che tu sei troppo una stupida oca per
capire… Anche quando le persone fanno di tutto per
comportarsi civilmente, tu pensi di poter fare il tuo gioco…
Sei davvero patetica… E io sono stanco di te e delle tue
balle… -
“La palla
plana sul campo avversario ad una altezza stranamente considerevole.
Come se non aspettasse altro, il giocatore reagisce con forza
inaspettata. La schiacciata è devastante, imprendibile. Urta
con forza il campo, schizza a destra e tocca il pavimento.”
....
Il silenzio
è palpabile.
Lei lo guarda in
silenzio.
Le lacrime
scendono dagli occhi.
Ma la bocca
è chiusa, incapace di formulare frasi coerenti.
Lui, sorride,
all’apparenza intenerito.
Poi digrigna i
denti, con rabbia.
Spiega il
giornale, lo apre alla pagina che leggeva prima della brusca
interruzione.
- Voglio il
divorzio. – commenta, atono.
Lei sospira,
debolmente.
Si stringe le
mani giunte al cuore, nell’ultimo tentativo di fargli
pietà.
E’
inutile.
Non solleva
neanche gli occhi.
Lei sfila fuori
dalla stanza, senza dire nulla.
“Sorprendente!
Il giocatore alla battuta, colui che sembrava il favorito della gara,
si ritira! E’ la prima volta che avviene su questo campo!
Quindi il vincitore è…”
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Mah...
Un esperimento... Un'idea balzana... ^_^
Grazie a coloro che leggeranno e magari avranno voglia di lasciare un
commentino!!! XDDDD
|