Vite Spezzate

di KushinaKurosaki
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Lo sai papà?
Mamma mi ha raccontato tutto di te, anche se io e te non
ci siamo mai incontrati siamo molto simili. La zia Shiho
non perde occasione per dirmi che sono una testa di coccio
come te, è ingiusta. Io le ho solo detto che vorrei diventare
un agente segreto come te, mamma o miei nonni.
Ma un po' comprendo che abbia paura.
Paura di sentirsi dire che anche io non ce l'ho fatta, che sono caduto in battaglia proprio come te ma tu e Camel avete combinato molti disastri...
Come sei venuto a patti con quella dittatrice?

So che non ti sei ancora perdonato per aver condannato me
a restare orfano, per aver abbandonato la mamma e la zia.
Nessuno si aspettava quella gelida notizia, può seriamente un
proiettile vagante aver sradicato la vita di un padre che stava tornando al nido ? Sono ancora indeciso se entrare nell’FBI o semplicemente in polizia,
ma so che voglio evitare che altre donne vivano l'ingiustizia che mamma
ha sopportato. Non voglio che altri bambini possano ritrovarsi orfani.
La mamma ha indossato l'abito da sposa il giorno del tuo funerale
, il suo volto pieno di lacrime e ciò che mi torna in mente ogni qualvolta si parli di te. Lo vedo sai il suo sguardo diventa cupo al tuo nome,
quello di zia si spezza e nonna Mary continua a ripetermi di accantonare le malsane idee che mi ha trasmesso il gene della nostra famiglia.
« Subaru! » 
Il giovane adolescente dai lunghi capelli biondi guardò ancora
l’epitafio della lapide per poi salutare il suo amato papà e raggiungere la donna che l'aveva accudito con ogni premura. « Zia tu credi seriamente che la mia scelta sia dettata dall’immaturità?» chiese il giovane mentre Shiho
sospirò le parole di James erano state dure, temeva che potesse morire
perché Jodie non l'avrebbe superato quel lutto.
« No anzi. So che sei una testa di coccio ma io ti sosterrò nei tuoi sogni. Sicuro di non voler prendere Medicina Legale? » chiese la ramata mentre il ragazzo scosse il capo.
« Davanti a te mio piccolo Subaru, vi è una Strada che solo tu puoi decidere dove ti condurrà. Nessuno può scrivere le pagine del tuo destino. » affermò Shiho ricordando ciò che Akemi aveva detto a Shuichi affidandole la sua amata bambina. 
 




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