50 Days of Bruabba

di Green Star 90
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49. Empatia
(Head)canon

 

 

Giorno Giovanna si portò la tazza di tè alle labbra, chi glielo aveva versato teneva una faccia da stronzo, ma era comunque una scortesia rifiutare, magari almeno in quell’occasione il suo intuito poteva anche sbagliarsi.
Eppure le narici gli suggerirono che quello in realtà era piscio.
Fammi capire, faccia da stronzo, pensò Giovanna, sei invaghito di Bucciarati e vuoi farmi credere di essere solo uno stronzo e non un’aspirante fidanzata gelosa?
«Una tazza anche per me, grazie» disse appunto Bucciarati che non si era accorto del giochetto.
«Non potresti ordinare qualcos’altro?» rispose serafico la faccia da stronzo.
Sai che questo comportamento non fa altro che renderti parecchio infantile agli occhi di chi si presume sia la persona che ti piace? Come reagirebbe se venisse a sapere quello che servi ai tuoi rivali immaginari?
«Che c’è ora?» incalzò lo stronzo «Mi hai pure ringraziato per averti versato il tè… e adesso non lo bevi? Cos’è, non è abbastanza caldo? Non ti piace?».
I due membri più giovani della banda ridacchiavano, quello col cappello si godeva la scena senza comprendere il sottotesto della goliardata, mentre Bucciarati appariva sempre più confuso.
«Non sarà che non lo vuoi bere perché non ti va di diventare nostro amico?»
«Cosa state complottando?».
Non lo so Bucciarati, chiedilo alla faccia da stronzo che ha il coraggio di pisciare dentro una teiera ma non di dichiararsi.
Giorno bevve, o almeno, lasciò intendere di farlo trasformando uno dei suoi denti in una piccola medusa che andrò ad assorbire il contenuto della tazza.
Le facce dei suoi nuovi “amici” si trasformarono all’unisono, inclusa quella di Bucciarati che aveva finalmente scoperto il trucco.
Chissà se vivrai abbastanza a lungo da renderti conto che non ti sono nemico, faccia da stronzo, pensò Giorno mentre si godeva il plauso della tavolata.





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