Consapevolezza

di white_moon_night
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La prima volta che l'ho visto ho pensato che avesse come una calamita ai piedi, perché la palla era sempre ai suoi piedi. Poi ho scoperto che riusciva a ricordare la posizione dei giocatori, sia dei compagni che degli avversari, e lì mi sono spaventato. 
Durante tutte le selezioni e le partite sono sempre rimasto colpito dal suo modo di vedere il campo e di giocare. Il fatto che non avesse schemi ma seguisse il suo istinto mi faceva impazzire. 
Poi è arrivato il momento in cui gli ho detto che avrebbe cambiato ruolo e sarebbe diventato difensore: quando ho visto per la prima volta le sue lacrime, unite alla rabbia, mi sono chiesto se stavo facendo la cosa giusta. I miei battiti aumentarono quando mi afferrò per il bavero per urlarmi contro, ma invece di rispondergli mi persi in quegli occhi nocciola. Mentre usciva dalla porta, inspirai, senza rendermi conto che avevo trattenuto il respiro fino a pochi minuti prima. Sentivo la paura invadermi perché non volevo che si arrendesse o se ne andasse. L'idea di non vederlo più lì, a giocare, a ridere, a scherzare, mi faceva male. Più passava il tempo, più Ashito era nei miei pensieri. Mi resi conto che mi stavo innamorando di lui e non potevo fare nulla per fermarlo, o meglio: non volevo fermare questi sentimenti.

 




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