Challenge: “Due ore, quattro prompt -
september edition” - organizzata sul forum “Ferisce la penna”
Prompt: Abbiamo
tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano
ricordi. Altre ci portano in avanti e si chiamano sogni. di Musa07
Genere: romantico
Tipo: flash-fic
Personaggi: Tooru Oikawa, Hajime Iwaizumi
Coppia: yaoi
Rating: PG, verde
Avvertimenti: angst,
slice of life
PoV: terza persona
Spoiler: sì
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Stelle cadenti
“Hai visto la stella cadente, Iwa-chan?”
strillò Tooru con la sua vocetta stridula da bambino mentre fissavano il cielo
alla ricerca di un disco volante.
“Sì, l’ho vista” rispose con fare annoiato,
sbadigliano rumorosamente, perché si faceva sempre trascinare sul tetto a
fissare il cielo da quel cretino del suo amico.
Perché non riusciva mai a dire di no a Oikawa
era questa la verità, ma lo avrebbe compreso solo qualche anno più avanti.
“Hai espresso un desiderio?” domandò tutto
eccitato sedendosi a gambe incrociate.
“Sì”
“E che cosa hai chiesto?” domandò curioso avvicinando
il viso paffuto a quello dell’altro bambino.
“Non si dice, se no non si avvera” ribatté
serio.
Oikawa incrociò le braccia sul petto facendo
il broncio “Cattivo, Iwa-chan” sbottò risentito, tornando a guardare il cielo, riempiendosi
gli occhi di stelle.
***
“Hai visto la stella cadente, Iwa-chan?” mormorò
Tooru con la sua voce calda e avvolgente indicando il cielo con un dito.
Perché nonostante fosse una adolescente
quella strana passione per gli alieni non lo aveva mai abbandonato e trascinava
ancora Iwaizumi sul tetto a cercare gli omini verdi nel firmamento celeste.
“No, avevo gli occhi chiusi” sbottò girandosi
su un fianco e voltandogli le spalle, ma Tooru gli rotolò sopra.
“Ma come, Iwa-chan…” brontolò ridendo, mentre
Hajime lo guardava di sottecchi, girandosi e trovandoselo premuto addosso.
“Vedo una stella tutti i giorni…” sbottò
scostandogli i capelli dal viso.
“Adulatore” sorrise mentre si chinava a baciargli
le labbra, finirono per amarsi sotto quel firmamento celeste.
***
“Hai visto la stella cadente, Iwa-chan?” lo
interrogò l’alzatore dell’Argentina, sul balcone del villaggio Olimpico. Sì, perché
Oikawa se ne era andato per affermarsi nella pallavolo e lo aveva lasciato
indietro e ogni volta che Iwaizumi vedeva una stella cadente desiderava che
Tooru tornasse e restasse con lui.
Visto che non gli rispondeva, Oikawa si volse
e la sua espressione mutò “Che cosa c’è Hajime?” domandò vedendolo scuro in
volto.
“A volte vorrei poter avere una macchina del tempo”
disse solo.
“Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo.
Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi. Altre ci portano in avanti e
si chiamano sogni” gli sussurrò abbracciandolo posando il mento sulla sua
spalla.
“I tuoi sogni ti hanno portato qui, Tooru, ma
a me sono rimasti solo i ricordi”
Tooru si fece indietro sentendosi ferito da
quelle parole “Sono qui adesso…”
“Già, per quanto?”
“Per il tempo necessario per creare altri
ricordi” mormorò posando le labbra su quelle del preparatore atletico.
Una stella cadente passò sopra le loro teste,
ma i due uomini non se ne accorsero troppo presi, l’uno dall’altro.