Dimenticati, Indimenticabili. (Dieci leggende di piccoli eroi) di ToraStrife (/viewuser.php?uid=44143)
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Dimenticati, Indimenticabili - Dieci piccoli eroi
Fine del tempo: una speciale epoca che come tempo non prevede
una data precisa, quanto piuttosto il simbolo di infinito.
Questo "luogo", o meglio, questo "tempo" era laddove in qualche modo si
erano rifugiati un manipolo di eroi. E questi ultimi non erano certe
delle mezze calzette.
Ma una cosa alla volta.
In questo luogo vi risiedeva un tranquillo e gentile signore,
vestito come un amabile signore d'altri tempi, con indosso un
vecchio impermeabile e una curiosa
bombetta, e il volto adornato da una soffice barbetta bianca come la
neve. Lo stesso uomo, tutto il tempo, se ne stava perennemente
appoggiato al suo bastone da passeggio, sotto la luce fioca di un
lampione, al centro di una piccola piazzetta circondata da un recinto
di inferriate e spogliamente adornata da un paio di aiuole fiorite.
Ad essere sinceri, quella piazzetta era essenzialmente tutto
ciò
che rappresentava la Fine del Tempo, se si escludono un paio di
corridoi comunicanti rispettivamente con una navicella, adibita a
trasporti temporali, e una stanza contigua, della stessa dimensione
della piazzetta, ove si aprivano in continuazione diversi portali per
varie epoche storiche.
Questo luogo apparirà familiare a coloro che hanno preso in
mano
almeno una volta nella vita un joypad in mano e il cui nome "Chrono
Trigger" suonerà familiare, e saranno anche in grado di
associare al vecchietto il nome di Gaspar, e il suo ruolo di
"Guru del Tempo".
Ma la priorità, nella mente dei (pochi) lettori che si
saranno
avventurati fin qui, verterà sicuramente sul manipolo di
eroi
citato prima, piuttosto che su un vecchietto sconosciuto ai
più.
Beh, il manipolo di eroi, era un manipolo di veri eroi, i
più amati dai bambini di oggigiorno.
Vi era il coraggioso ragazzo ninja nel quale era rinchiuso lo spirito
di una volpe a nove code, pieno di entusiasmo e di coraggio, mai
disposto ad arrendersi: avrete sicuramente riconosciuto in lui il
fantastico Naruto.
Vi era l'essere più forte di tutto l'universo conosciuto,
eroe
di ieri e di oggi, e probabilmente, anche di domani: nientemeno che
Goku l'Immortale.
Vi era il pirata di gomma, con un sogno da realizzare e tanta
insofferenza verso le ingiustizie: il supermolleggiato Rufy.
Vi era una ragazzina che era stata capace, con le sue lacrime e il suo
coraggio, a dare esempio a centinaia di coetanee: la paladina
Sailormoon.
Vi era l'Alchimista per eccellenza, un po' suscettibile sulle sue
caratteristiche fisiche, ma sempre cosciente sul fatto che non puoi
avere senza dare: l'inconfondile Edward Elric.
Vi era persino, nonostante tutto, qualcuno che proprio eroe non si
poteva definire, ma la cui intelligenza diabolica lo avevano reso
popolare presso i giovani di oggi: un aspirante dio, un perfetto
scrittore di un mondo perfetto: il mefistofelico Light Yagami.
Inoltre c'era un ragazzetto insieme al suo pokemon preferito, gli
inconfondibili Ash e Pikachu.
Per conto suo, potevamo riconoscere il Sergente Sosuke Sagara, anima
militare del gruppo, con preparazione alla Rambo e capacità
alla Actarus.
Così simile, eppure così opposto, come il focoso
rosso
contro l'oscuro blu, vi era Dante Sparda, amato cacciatore di demoni
che si preoccupava che ogni cosa che facesse gli riuscisse abbastanza
"stilysh".
E per ultimo, passionale e al contempo compassionevole, vi era
Inuyasha, la perfetta sintesi tra istinto e umanità.
Una task force niente male, vero? Ma che ci facevano tutti assieme, vi
chiederete.
Beh, senza stare troppo nel drammatico, se avete presente i fastidiosi
Heartless di Kingdom Hearts, avrete già capito la minaccia
che
continuava da tempo a divorare mondi ed epoche.
Il buio, il vuoto degli Heartless, l'assenza di emozioni, un enorme
buco nero che si nutriva e cancellava tutto.... si, proprio quella
stessa natura che vent'anni fa, a Fantasia, Atreyu, la Regina Bambina e
Sebastian chiamavano "Il Nulla".
Quel fastidioso buco nero che si nutriva di sentimenti,
quell'avvolgente buio che ingoiava i cuori.
Riconosciamo che la situazione non era delle più originali,
lo
ammettiamo, ma questa storia della Luce contro il Buio, buio in questo
caso non inteso come emozioni negative, ma della morte stessa delle
emozioni, non era certo una novità, speciemeno che agli
occhi di
Gaspar.
Gaspar, Guru del tempo e supervisore di quanto succedeva in tutte le
epoche e in tutte le dimensioni, era testimone costante delle perenni
battaglie che vedevano contrapposte da tutte le parti Bene contro Male.
E ogni tanto, appariva anche questo ciclico problema, quello del
"Nulla".
Vi era già l'apparente prescelto, Sora, ma le strade del suo
destino seguivano già le vie di Anthem e di altri
personaggi, le
cui strade non erano destinate a incrociarsi.
Ma la battaglia contro il "Nulla" andava combattuta su più
fronti, ed ecco spiegato il raduno di tante celebrità.
Il gruppo non si chiese neppure perché o per cosa fossero
stati
riuniti: vigeva solo la consapevolezza che qualcosa di superiore li
accomunava, e la sopravvivenza di ognuno dei loro mondi dipendeva dalla
loro collaborazione.
- Voi tutti siete stati chiamati in questa battaglia contro qualcosa
che non conoscete, ma che da soli non potreste mai affrontare -
Spiegò Gaspar ai presenti. - e ognuno dei vostri mondi
rischia
di sparire, se non agiamo per tempo. E' per questo che è
stato
deciso di selezionare i dieci... -
- Pika!- Protestò un mostriciattolo giallo.
- .... Undici tra i più forti e conosciuti esponenti del
Multiverso, in questa battaglia che deciderà le
sorti
dello stesso. -
- Non dovrebbero esserci particolari problemi - Assicurò
ottimista Goku - Ho già fatto missioni del genere, in
passato. E
non è certo la prima volta che faccio parte di una di queste
'squadre speciali' -.
- Però non capisco cosa c'entri io - domandò
Light
Yagami, il temutissimo Kira - Io sono un semplice umano, e per di
più, non sono neppure un 'eroe' come chiunque di questa
stanza. -
- Non importa chi tu sia o cosa tu faccia - intervenne Sailormoon,
anche lei non nuova a questo genere di eventi, anche se non aveva la
stessa esperienza di Goku - l'importante è che tu dia tutto
te
stesso per riuscire, e per amore di quello che devi proteggere -
- Appunto, discorsi senza senso, almeno per uno come me. Io posso solo
dispensare la morte. "Proteggere" non fa parte del mio vocabolario -
concluse sarcastico Kira.
- Ideali o no, una missione è una missione, e come tale va
portata a termine - Aggiunse, sempre ligio al dovere, il Sergente di
Ferro Sosuke Sagara.
Gaspar riprese le redini del discorso. - Non importa sapere i criteri
con cui sei stato scelto. Ti basti il fatto che sei qui tra i presenti,
oggi. E se vuoi che l'idea del 'tuo mondo migliore' non finisca.....
divorata dal Nulla, sai bene cosa è meglio fare. -
- Me ne rendo conto - rispose Kira - Ma sia ben chiaro che non sono un
uomo d'azione. -
- Non ti preoccupare, non ce ne servono. Bastiamo quei pochi che siamo
- commentò ironicamente Dante.
- Lasciate fare a me! - aggiunse Inuyasha, alzando la Tessaiga
infoderata.
- Molto bene - sorrise soddisfatto il Guru del Tempo. - Nel frattempo,
chi volesse allenarsi un pò, nell'altra stanza c
è il
signor Spekkio che sarà felice di farvi da Sparring. Non
preoccuparti Goku, può reggere anche i tuoi colpi. -
Il combattente si trasformò subito in Super Sayan
dall'entusiasmo. Naruto e Rufy non si fecero attendere e si alzarono
per
seguire lo scimmione.
- A mangiare e combattere, quei tre sono sempre assieme -
commentò Ash Ketchum, che si alzò con Pikachu,
ripromettendosi l'intenzione di osservare solamente il modo di
combattere degli altri.
Dante preferì sedersi con le gambe distese e la schiena
appoggiata all'inferriata, per schiacciare una veloce pennichella.
Sailormoon si fece condizionare da un moto di appetito, e
aprì
un cestino da pranzo, preparatogli preventivamente da Sailor Jupiter.
Inuyasha gli era già a fianco, stuzzicato dal profumo dei
manicaretti.
Light ed Edward erano impegnati a squadrarsi l'un l'altro, cercando di
studiarsi a vicenda.
Ne rimaneva solo uno, che si avvicinò a Gaspar e...
- Signor Guru del Tempo? -
- Oh, il sergente Sosuke. Il guerriero con l'armatura gigante, non
è vero? -
- Si chiama A.S. ed è una macchina senziente, per quanto
pilotabile. -
- Beh, non me ne intendo molto, di quel genere di roba del futuro. Ma
cosa desideri? -
- A quanto è venuto fuori dal discorso, questa non
è la
prima volta che persone come noi vengono scelte, non è vero?
-
- Proprio così. -
- Beh, mi chiedevo, tutti coloro che sono stati scelti a loro tempo....
perché non loro? Perché sempre diversi? E
perché
ci sono invece persone come Goku, che
vengono chiamate più volte? -
- Eh, ragazzo, sono scelte che variano con i tempi. Ci sono eroi che
vanno e vengono. Voi siete quelli scelti questa volta. -
- E in passato? Altri eroi avevano combattuto? Usciti vittoriosi o
sconfitti? Chi erano? -
- Quante domande, ragazzo, quante domande, hehehe! -
ridacchiò pacato il Guru del tempo. -
- Chiedo scusa, signore, ma sono semplicemente curioso. Potrebbe
aiutarmi a capire su cosa abbiamo di speciale noi... cercare di
comprendere cosa
avevano di speciale loro. -
- Beh, visto che abbiamo tempo prima della lotta che vi attende, potrei
ingannare il tempo parlando di qualcuno di loro. L'idea ti alletta? -
- Mi farebbe molto piacere! - rispose il sergente.
- D'accordo, d'accordo! - si arrese Gaspar. - Spero di non annoiare
troppo, dopotutto, queste sono le semplici parole di un vecchio che
osserva le cose da sempre, e per sempre.... -
- La prego, racconti! - Supplicò il sergente, mettendosi
seduto per terra a gambe incrociate.
- Va bene. Uno di questi eroi, tra l'altro, era anche lui, come te, un
moderno cavaliere con un'armatura del tutto particolare.
Il suo nome era.....
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