Once upon a time in Forks...

di CassandraLeben
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Once upon a time in Forks…

C’era una volta a Forks…

 

Introduction

 

Bella’s Pov

 

Amare…
Amare significa tutto e niente allo stesso tempo.
Tutto, perché l’oggetto del tuo amore rappresenta la tua intera esistenza, il tuo motivo di vita, il tuo desiderio totalizzante.
Niente, perché all’infuori di lui  null’altro esiste per te.
E se la tua vita stessa è amore, l’oggetto della propria passione è chi di più fortunato possa esistere.
Per me, all’epoca, era proprio così.
Io, ero stata una ragazza estremamente fortunata.

 A diciotto anni si è giovani, ingenui, idealisti…
Si sarebbe disposti persino a morire per la gloria, per la causa, per amore…
Per quest’ultimo io, Isabella Marie Swan, avevo deciso di rinunciare ai battiti del mio cuore innamorato.
E tutto sarebbe stato più semplice, più lineare, meno appariscente, se non fosse stato per il mio fidanzato. Già, perché per lui condannarmi ad un’eterna vita da creatura mostruosa era un sacrificio non indifferente. Un sacrificio a cui io avrei dovuto ovviare sacrificando qualcos’altro a me caro quanto a lui la mia umanità:  il mio nubilato! In fondo, era questo il compromesso.
E così, senza che me ne fossi resa veramente conto, una notte in cui eravamo soli a casa sua, quando davanti a noi il futuro era incerto e tempestato di pericoli, avevo accettato il suo anello, la sua proposta di matrimonio e il suo bacio ardente di passione. Mi ero ritrovata fidanzata con matrimonio a data da destinarsi appena pochi giorni prima dell’attacco dell’esercito di Victoria.

E tra un esercito di neonati intenzionato ad uccidermi e il matrimonio, ciò che temevo di più era proprio questo.

Quando però, finalmente, le nostre vite sembravano finalmente tornate alla normalità (sempre che possa essere normale una vita condivisa con un vampiro) dovetti decidermi ad affrontare la realtà: mi aspettava la cerimonia. Alice era riuscita a spuntarla e io avrei dovuto subire le conseguenze del suo entusiasmo. L’aggettivo sfarzoso mi rimbombava fastidiosamente in testa ogni volta che pensavo alla cerimonia e all’abito bianco che avevo già provato un centinaio di volte in appena due settimane.

Ancora un mese e mezzo e sarei diventata la signora Cullen.
Altre due o tre settimane e sarei stata finalmente all’altezza di Edward. Anch’io bellissima ed indistruttibile come tutti i vampiri.
I compromessi hanno però dei risvolti positivi. Una volta diventata sua moglie Edward non avrebbe più potuto tirarsi indietro. Avrebbe dovuto adempire ai suoi obblighi matrimoniali.

Finalmente mi avrebbe amata nel corpo e non più solo nell’anima…

Solo il pensiero di fare l’amore con lui riusciva a farmi sopportare Alice e la sua irrefrenabile voglia di giocare alla barbie-sposina-vestita-di-bianco-perché-ancora-vergine (gioco di società in cui lei, Esme e Rosalie erano le truccatrici costumiste, sarte, fioraie parrucchiere ed io la barbie-cavia-umana).
Piuttosto che stare con loro, avevo preferito volare con Edward fino a Jacksonville e dare di persona la notizia del mio imminente matrimonio a mia madre, sperando che la prendesse abbastanza bene, proprio come aveva fatto Charlie.
Entrambi i miei genitori si erano dimostrati delle persone comprensive, desiderose solo di vedermi felici e disposte a vedermi sposata a soli diciotto anni proprio in nome di questa felicità.

Ed in realtà, nonostante tutto, ero davvero felice. Stavo per avere tutto ciò che avevo sempre desiderato: Edward, indissolubilmente ed eternamente legato a me quanto io a lui.

Dato che però a certe persone non è concesso vivere contenti e spensierati, il destino mi sottrasse il futuro che tanto duramente io ed Edward stavamo costruendo.

Me lo sottrasse intenzionato a non restituirmelo mai più.


 

 

 

Salve a tutte!

Lo so, lo so… mi sono fatta attendere…
Scusate se non ho aggiornato l’altra mia ff ma sono totalmente in crisi per il finale. Non riesco a scriverlo. Ho cestinato tutte le brutte che avevo scritto.
Non credo ci metterò moltissimo quindi, abbiate fede!
Per quanto riguarda msn, non riesco più a trovare la password e sono mesi che non lo apro. Mi spiace se qualcuno mi avesse contattato senza ricevere una risposta. Se volete contattarmi usate la mail di Efp… quella (ora che sono tornata a casa) la guardo spesso.
Scusate per l’inconveniente.
Spero che questa storia vi appassioni.

Ci saranno intrighi, pazzie, delusioni, speranze, amore, ancora amore, sesso, tenerezza, tristezza, speranza, paura, avventura, malinconia … insomma, una buona insalata di sentimenti condita con un po’ di suspance e un pizzico di ironia come solito nei miei lavori (il mio marchio di fabbrica: La cassandra.S.P.A. lancia il suo nuovo prodotto.)

Spero mi seguirete in tante e che in tante apprezziate questa mia nuova “impresa”

Le recensioni sono il sale della vita (di quella degli scrittori dilettanti per lo meno XD) quindi non abbiate scrupolo a dirmi che ne pensate. Un abbraccio a presto,

Cassandra





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