Sola da Sempre.

di Luna95
(/viewuser.php?uid=72507)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Dess ascoltava il vento tipico dell’Oklahoma fischiare tutt’intorno a lei, che stava al sicuro sul suo letto.
Era raggomitolata, con le braccia che cingevano le ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto. Si ritrovò a fissare l’orologio appeso alla parete. Cinque minuti. Cinque minuti al blu che la accompagnava da diversi anni.

In fondo cos’era lei in quel mondo blu, completamente deserto?

Era solo una bambina… una bambina un po’ speciale. Tutti combattevano contro i numeri, lei ci giocava. E i numeri giocavano sempre il suo stesso gioco, facendola vincere sempre. Era più brava degli altri bambini, in matematica. Non aveva nemmeno bisogno della calcolatrice.

La luce bianca le faceva male agli occhi, non sapeva perché. Aveva bisogno degli occhiali da sole, non le piaceva tanto uscire.

Accese la lampada sul comodino e fece un respiro profondo. Dieci secondi.

Un alone blu fece sprofondare il mondo nell’oscurità; l’unica, debole luce era quella azzurrina proveniente dalla finestra.

Una perla d’acqua le bagnò la guancia.

A questo buio non ci si abitua mai…

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Mmmh... cosa vi posso dire in merito a questa schif... questa flashfic? ^^". 

Allora, sicuramente che Dess è molto più piccola dell'età del libro. Molto. Diciamo... avrà avuto più o meno otto anni, all'incirca. Secondo le sacre informazioni di zio Scott, Dess è rimasta sola per un sacco di tempo prima che  Melissa e Rex la scovassero, e in quel periodo si è dovuta arrangiare. Ho cercato di esprimere tutta l'infantile solitudine della piccola Desdemona, la sua paura e incredulità riguardo l'Ora Blu e alla sua debolezza, impotenza davanti a quel mondo deserto. Ho cercato di delineare il suo rapporto con la matematica, visto da una bambina, che è un piccolo genio agli occhi degli altri. Spero vi piaccia, o come minimo che non vi faccia troppo schifo...





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=411313