Il Leopardo, la Volpe e i Pirati

di KyubiKonanOfAkatsuki
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xLusty: Kokitsune sa quel che sta facendo, non preoccuparti! *sempre vestita come Kuma*

Lucci: -E’ una demente, vero?-

Kokitsune: -Cattivo-

Lucci: -No, sono solo me stesso-

Kokitsune: -Senti… Se volessi fare un viaggio, dove ti piacerebbe andare?-

Lucci: -Pe… Perché me lo chiedi?!-

Comunque, grazie ancora. Pensavo di aver creato una Mary Sue e di aver mandato OOC Lucci, ma sono felice che sia IC e Kokitsune non una Mary Sue/Gary Stu (essendo anche maschio)

 

Kokitsune: -Lucci, amore! Che ne dici di trasformare questa storia in una yaoi?-

Lucci: -Che diavolo vai a blaterare?!-

Kokitsune *maschio*: -Questo!-

Lucci: -STAI LONTANO DA ME!-

 

 

La volpe, assicurandosi che tutti fossero ben aggrappati, prese la rincorsa. Sentì Lucci piantarle gli artigli nella carne, ma non le fece alcun male.

 

Kokitsune: -Ora… Voglio che qualunque cosa accada, vi teniate tutti ancora più attaccati al mio corpo! Ci siamo intesi?-

Franky: -Eh, leonessa? Più appiccicati di così non possiamo!-

Kokitsune: -Io non sono una leonessa… Comunque! Proverete tutti come una sensazione di soffocamento, ma durerà un istante-

Franky: -Che vuoi far…-

 

Kokitsune aveva percorso tutta la vegetazione bianca ed era arrivata al confine dell’isola, un burrone nero dal quale usciva una luce di color rosso cupo. Balzò senza timore nel baratro e prese fuoco. Era una sensazione abbastanza inusuale, diventare intangibili: lei era abituata, ma loro non avevano mai fatto quell’esperienza. La volpe era già una grossa entità di fuoco azzurro, loro invece erano piccole fiammelle del medesimo colore.

 

Kokitsune: -Allora? Che ne dite?-

Rufy: -Ehi! Cosa hai fatto? Stiamo volando!-

Kokitsune: -Sono in grado di trasformare in fuoco i ‘passeggeri’ che porto in groppa. Così qualunque cosa accada siete intangibili e non soffrite il caldo… Voi magari non lo percepite, ma io sì. Sembra di stare in una fornace-

 

Kokitsune modellò le fiamme azzurre, trasformandole come quando era in carne e ossa, una grossa volpe mista a un drago. Lucci diventò, ovviamente, un leopardo, Zoro una tigre, Robin un serpente, Nami una fenice, Rufy un kirin.

 

Sanji: -Perché noi non prendiamo alcuna forma?-

Kokitsune: -Strano…-

Nami: -Noi non abbiamo fatto niente! Abbiamo preso questa forma involontariamente!-

Kokitsune: -Aspettate! Io sono il ‘drago’, Zoro è la ‘tigre’, Robin il ‘serpente’, Nami la ‘fenice’, Rufy il ‘kirin’… Un’altra prova!-

Zoro: -Come fai a dirlo?-

Kokitsune: -Avanti! Non ti dicono nulla le nostre trasformazioni?-

 

Toccarono bruscamente terra, ma non si fecero nulla. Un tunnel si era aperto nella parete nera come il carbone. Aveva un aspetto ben poco invitante, ma dovevano andare per forza.

 

Lucci: -Non ci faremo nulla… Per quanto dura, la trasformazione?-

Kokitsune: -Fino a quando non vi faccio tornare  normali, non c’è pericolo-

Lucci: -Sicura?-

Kokitsune: -Sì! Te lo assicuro io!-

Lucci: -E’ proprio questo che mi preoccupa… Lo assicuri TU-

Kokitsune: -Stai zitto, nano-

 

Si guardarono negli occhi, lei offesa, lui con espressione di sfida.

Arrivarono tutti in fondo alla galleria, dove trovarono alla parete un enorme orologio di pietra. Al centro c’era un cerchio azzurro con un dragone d’oro che teneva quattro perle, due nelle zampe anteriori e due in quelle posteriori. Attorno al cerchio, altri animali in oro che sembravano rincorrersi: un serpente, una tigre, una fenice e un kirin. Davanti all’orologio, cinque statue dei rispettivi animali, anch’esse in oro.

 

Zoro: -Ora capisco-

Nami: -Cosa?-

Zoro: -L’orologio e le statue hanno a che fare con queste trasformazioni. Ma che bisogna fare?-

Kokitsune: -Forse… Vediamo se è quello che penso io-

 

Disse lei, ‘entrando’ nella statua del drago. Questa si mosse, gli occhi diventarono rubini rossi. Era di dimensioni umane. Robin, Zoro, Rufy e Nami fecero lo stesso.

 

Nami: -Bene. Adesso abbiamo un corpo-

Robin: -Guardate l’orologio!-

 

La terra tremò, e al posto del drago con le perle si materializzò una porta che andava ancora più in profondità.  

 

Zoro: -Dovremmo andare?-

Kokitsune: -Sì. Prima finisce tutto questo e prima tu potrai tornare dal tuo fidanzatino-

Zoro: -… DI CHE COSA STAI PARLANDO?!-

Kokitsune: -Avanti… Lo sai. Il tuo fidanzatino col sopracciglio a ricciolino… Sono brava con le rime, vero?-

 

La volpe-drago corse verso la porta, inseguita da Zoro che di certo non aveva intenzioni amichevoli. Rufy, Nami e Robin si affrettarono a raggiungerli, ma il resto della ciurma rimase indietro. Quella porta aveva permesso solo a loro cinque di entrare…

 

Zoro: -SE TI PRENDO, ALL’USCITA TI TRASFORMO IN UNA PELLICCIA!-

Kokitsune: -SE USCIAMO DI QUI!-

Robin: -Non dovrebbero urlare così… Potrebbe essere pericoloso, non sappiamo cosa ci aspetta!-

Rufy: -VOGLIO URLARE ANCH’IO!-

Nami: -MA CHE SEI, IDIOTA?!-

Robin: -Ma cosa ho fatto di male…-

 

 

Il Quilin è un animale leggendario della mitologia cinese. In giapponese, si chiama Kirin, che vuol dire anche giraffa. Ha il corpo squamato, le zampe di cavallo e il muso di drago, ed ha un corno al centro della testa.

Il dragone, la fenice, il serpente (o tartaruga), la tigre e il kirin sono cinque animali ‘Spiritualmente dotati’ della mitologia Cinese. Sono un gruppo di quattro creature magiche che presiedono i destini della Cina, e rappresentano le forze primordiali degli animali piumati, corazzati, pelosi e con squame. Questi quattro animali sacri sono: Bai Hu (la tigre) o Ki-Lin (l'unicorno) per l'Ovest; Gui Xian (la tartaruga o il serpente) per il Nord; Lòng (il drago) per l'Est; e, per il Sud, Feng (la Fenice).





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