Nell'angolo più remoto della biblioteca

di Vahly
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Note dell’autrice: scritta per il challenge special #3 della community it100. Il prompt è, come da titolo, "Nell’angolo più remoto della biblioteca".

Questa drabble fa parte di un progetto più ampio di drabble tra loro collegate - anche se leggibili separatamente. Non so se finirò mai di scrivere tutte quelle che mancano, ad ogni modo, trovate l'elenco completo (di quelle scritte e quelle da scrivere) in questo post del mio lj.

# Nell’angolo più remoto della biblioteca #

 

 

All’inizio non era stato semplice.
La loro diversità, la reciproca diffidenza e la timidezza che li accumunava avevano frenato la voglia di continuare a vedersi, nata da un semplice compito svolto in gruppo. Ma con il tempo, studiare assieme era diventata un’abitudine ed allo stesso tempo una scusa, ed entrambi lo sapevano benissimo. Continuavano però a girarsi attorno, con cautela.
S’incontravano di nascosto in biblioteca, inventando mille scuse per fare i compiti insieme, per passarsi gli appunti, per ripassare prima delle interrogazioni.
Fu uno di quei giorni che accadde. In modo naturale, ma senza alcun preavviso.
Quando Severus si era avvicinato al volto di Remus per togliervi uno schizzo di essenza di trifoglio, non aveva immaginato di trovarsi le labbra dell’altro sulle proprie.
Con tono sarcastico gli aveva mormorato:
«Se avessi immaginato di ricevere una ricompensa, non mi sarei fatto pregare tanto… »
Ma quando il licantropo aveva cominciato a balbettare qualcosa riguardo alla luna piena, all’istintività e al fatto che – davvero – non era previsto, non lo aveva lasciato continuare. Si era avvicinato nuovamente a lui, per baciarlo in modo più intenso e profondo.
Da allora si sarebbero rivisti molte volte in biblioteca, ma neppure una sarebbe stata per studiare.





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