OUR LAST
TEARS
Dedicato alle 144 recensioni per 22 capitoli, a tutti coloro
che hanno letto questa storia, a Sunny, Twinny e Opy che sono le mie muse, a
Ery la mia più grande conquista (ti voglio bene), a Sabry sempre e comunque...
a tutti voi, grazie…
Hailie I know you miss your mom, and I know you miss your dad
when I'm gone but I'm tryin to give you the life that I never had
I can see you're sad, even when you smile, even when you laugh
I can see it in your eyes, deep inside you wanna cry
Cause you're scared, I ain't there, daddy's with you in your prayers
No more cryin, wipe them tears, daddy's here no more nightmares
We gon' pull together through it, we gon' do it
Laney, Uncle's crazy ain't he yeah but he loves you girl and you better know it
(Mockingbird – Eminem)
******
Epilogo:
H.R.H. (His Real Home)
Undici anni dopo i loro giorni…
“Harry! Muoviti e scendi subito!!”
Un ragazzino sui 15 anni fece capolino pochi attimi dopo
dalla cima della scala. “Arrivo, arrivo…” disse mentre finiva di abbottonarsi
la camicia.
Alla fine della scala vi era Ginny che, con le mani
appoggiate sui fianchi, lo guardava severamente. “Siamo terribilmente in
ritardo… perché non ti dai una mossa ogni tanto?”
Appoggiò una mano sui capelli del ragazzo e lo spinse dentro
la cucina, dove ad attenderlo c’erano Draco e sua cugina che stavano già
facendo colazione.
“Io lo so perché ci metteva tanto…” disse la bambina “… deve
incontrare Michelle…” Ginny e Draco sorrisero, mentre Harry la guardò male.
“Sta zitta, impicciona…”
“Mamma!”
“Harry!” lo rimproverò Ginny.
“Ma è vero! Non si fa mai gli affari suoi!” Harry si voltò
verso la bambina “e poi non è vero che devo incontrare Michelle…”
“Si, invece!”
“No”
“Si”
“No”
“Si”
“Ho detto di no!”
“E io dico basta!”
La voce di Draco risuonò nella cucina. I due cugini si
zittirono all’istante. Se c’era una cosa che sapevano molto bene era di non far
mai arrabbiare Draco…
Ginny si sedette a tavola e continuò a fare colazione.
Davanti a lei Harry stava litigando con il burro, cercando malamente di
spalmarlo sul pane tostato. Anche in quello le ricordava terribilmente suo
fratello.
Maldestro e impacciato. Proprio come Ron.
In effetti non aveva molto di Hermione, doveva ammetterlo.
Da sua madre, l’unica cosa che aveva ereditato era la capacità di capire le
persone. Per il resto, era la copia di suo padre.
Capelli rossi perennemente spettinati, occhi azzurri, viso
cosparso di lentiggini marca Weasley, e un gran senso dell’umorismo.
Quello era Harry Weasley. Uno dei bambini più forti che
avesse mai conosciuto. Un bambino che ormai era cresciuto… e non poteva non
pensare a ciò senza una punta d’orgoglio.
Dio solo sapeva quanto amava quel ragazzino. Era come un
figlio. Non aveva dubbi su questo.
Avrebbe dato tutto ciò che possedeva per non farlo soffrire
mai più…
E accanto a lui c’era lei. Sua figlia. La sua bellissima
bambina. Quella forza della natura. La vivacità in persona.
Lei era un perfetto miscuglio di caratteri tipicamente
Weasley e tratti di Malfoy.
Se i capelli biondi e lisci, gli occhi e la pelle diafana
erano caratteristiche che aveva preso da Draco, la forma del naso, della bocca,
il modo di sorridere e la vivacità, erano sicuramente un’impronta di Ginny.
Solo una cosa era assolutamente priva di riferimenti nelle
loro famiglie… quella bambina adorava i libri… nel vero senso della parola…
Harry si alzò di scatto. “Io ho finito… torno di sopra a
chiudere il baule ok?”
“Fai in fretta, dobbiamo andare…”
Harry annuì e fece per uscire dalla stanza, quando la voce
della bambina lo bloccò… “Tanto è vero che devi vedere la tua fidanzata…”
Harry aprì la bocca di scatto per risponderle a tono, ma fu
preceduto da Ginny. “Ho detto di finirla, Hermione!”
******
Harry scese in fretta le scale reggendo il baule in una mano
e la gabbia di Spark, il suo gufo, nell’altra.
“Harry ci sei?” Draco aveva già aperto la porta di casa e
stava aspettando il nipote.
“Si, zio, ci sono, ci sono…”
Fece per uscire di casa, quando si ricordò di una cosa. Una
cosa che doveva assolutamente fare.
Abbandonò i bagagli nell’ingresso e corse di nuovo di sopra,
nella sua camera. Andò vicino al comodino e prese una vecchia cornice che vi
era appoggiata sopra.
“Ti voglio bene mamma, ti voglio bene papà…”
Rimise giù la foto e uscì dalla stanza, lasciando dietro di
sé, solo il ricordo di sua madre e suo padre.
Hermione Granger e Ron Weasley. Immortalati per sempre in
una vecchia foto risalente al loro primo anniversario di matrimonio…
E osservavano, il loro unico figlio, farsi sempre più grande
e prepararsi… per un nuovo anno nella nuova scuola di stregoneria di Hogwarts…
******
Draco caricava i bagagli sull’espresso per Hogwarts. Proprio
come una volta, il rosso di quel treno caratterizzava un nuovo viaggio verso un
nuovo anno scolastico.
Il quinto, per Harry. Il primo, per Hermione.
La bambina sembrava piuttosto agitata. Continuava a muoversi
da un piede all’altro e a guardarsi intorno.
Harry le mise una mano sulla spalla. “Siamo agitati, eh?”
La bambina lo guardò, stizzita. “Non è vero…”
“E io ci credo… sento uno strano odore, non è che te la stai
facendo sotto?”
Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime e Harry
capì di aver esagerato. “Sei uno stupido!” Hermione lo spinse via, ma il
ragazzino le afferrò un braccio e la fece voltare nuovamente verso di lui. Si
chinò leggermente, per poterla guardare direttamente negli occhi. I loro nasi
si potevano quasi sfiorare, da quanto erano vicini. “Stavo scherzando… e poi
non c’è proprio niente di cui aver paura… sarà uno sballo… ti piacerà di
sicuro!”
Si rialzò e le scompigliò affettuosamente i capelli. Intanto
Draco aveva appena finito di caricare tutti i loro bagagli e si stava
avvicinando a loro, seguito da Ginny.
“Tesoro, tutto a posto?” Ginny sembrò preoccupata nel vedere
gli occhi lucidi della figlia.
Hermione prima di rispondere sollevò lo sguardo verso il
cugino, che le fece l’occhiolino. Sorridendo rispose di sì, e Ginny sembrò
tranquillizzarsi.
“Hey Harry!”
Il ragazzo si girò di scatto e vide arrivare i suoi due
amici, Mark e Jason.
“Ciao ragazzi!”
“Ah… se ti interessa” iniziò a parlare Mark con aria di chi
la sapeva lunga “ho appena visto Michelle Sprite andare verso quel vagone …”
Harry arrossì. “Ma… certo che non m’interessa!” mentre
dietro di lui Ginny e Draco tentavano di nascondere il loro sorriso…
Una leggera risata però fece voltare il ragazzo, e si
ritrovò Hermione con un sorriso a 32 denti.
“Non provare a dire niente o me la paghi!” la minacciò.
“Del tipo ‘io lo sapevo’?”
Scoppiarono tutti a ridere, tranne Harry, naturalmente, che
scosse la testa, rassegnato.
“Beh noi iniziamo a salire… ti teniamo il posto ok?” disse
Jason a Harry, che annuì.
Il treno fischiò subito dopo e in molti si affrettarono a
salire.
Ginny guardò Harry e lo abbracciò. “Mi raccomando…”
“Non preoccuparti, zia…”
“Ti voglio bene”
I due si staccarono. Il ragazzino le sorrise. “Anch’io…” poi
voltò il viso verso Draco “Ciao, zio…”
“Ciao Harry, fa’ buon viaggio…”
Harry annuì e si spostò leggermente, per permettere ai suoi
zii di salutare la loro bambina. Ginny l’abbracciò e le sussurrò qualcosa
all’orecchio, che la fece ridere. Draco si inginocchio e l’abbracciò a sua
volta.
Quando si staccarono, Draco la guardò negli occhi
sorridendo. “A dispetto di quello che dice mamma, Serpeverde è un’ottima casa…
ricordalo… e casomai la vecchia Babbuccia ti inviasse là, devi esserne
orgogliosa!”
“Ma Grifondoro è mille volte meglio!” si intromise Ginny.
La bambina annuì e sorrise.
Il treno fischiò di nuovo. Il viaggio stava per partire.
Hermione salì velocemente su una carrozza. Harry era già arrivato all’ultimo
gradino quando si voltò e guardando Draco negli occhi gridò, sorridendo: “Rosso
e oro, Grifondoro!”
Le porte del treno si chiusero imprigionando al loro interno
tutti gli studenti.
Dall’altra parte un Draco particolarmente stupito osservava
l’immagine del nipote attraverso i vetri. Non riuscì a non sorridere.
“Piccolo bastardo…”
“Draco!” lo ammonì subito Ginny.
L’uomo si girò e guardò la moglie negli occhi… “Che vuoi
farci? Sarà la famiglia da cui viene… sarà il nome…”
“Eh già… sarà il nome…” lo canzonò ridendo lei…
Scoppiarono a ridere entrambi, mentre la mano di Hermione si
era sporta dal finestrino per poterli salutare.
E mentre salutavano la loro figlia, non riuscirono a non
pensare a quando vi erano loro, su quel treno, a salutare… a quando andavano a
Hogwarts, quella vecchia… a quando si odiavano… a quando tutta la guerra non
era ancora iniziata…
A quando la leggenda del fantastico trio non aveva ancora
riempito le pagine di Storia della Magia…
Quanto tempo era passato… forse troppo, troppo in fretta…
E quante cose erano cambiate… forse non sempre in bene…
Ma era la vita. Che nonostante le proteste di tutti gli
uomini, seguiva il suo corso e non la si poteva fermare… non la si poteva
cambiare…
E allora tutto scorreva e andava… e forse un giorno ci
sarebbe stato anche bisogno di un po’ di riposo…
Ma non ancora.
Non ancora.
******
If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done
It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I come from
It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I belong
(Feels like home – Chantal Kreviazuk)
******
Harry si sedette al tavolo dei Grifondoro nella Sala Grande,
aspettando lo smistamento effettuato dalla vecchia Babbuccia, come la chiamava
suo zio Draco.
Il vociare si interruppe all’improvviso quando le porte
vennero aperte. Una schiera di bambini fece entrò guidata dal professor
Andersen. Tutti i nuovi studenti si stavano guardando intorno con aria
spaurita, e Harry vide immediatamente la testolina bionda di Hermione fare
capolino tra la folla.
Fu felice di vederla parlottare con una bambina accanto a
lei, probabilmente sua compagna di viaggio in treno.
Si era dispiaciuto doverla lasciare da sola, durante il
viaggio, ma non poteva di certo portarla con sé, in uno scompartimento di soli
ragazzi quindicenni. Se Ginny e Draco l’avessero scoperto, non l’avrebbe
passata liscia di certo.
Far deviare la loro unica figlia all’età di undici anni non
rientrava nei programmi dei suoi zii…
Non badò molto ai vari discorsi, preferendo parlare con
Jason e, a tratti, rivolgendo la sua attenzione su una ragazzina a pochi metri
di distanza da lui. Michelle.
Perché nonostante tutto… quella ragazza non era affatto
male… anche se non l’avrebbe mai ammesso davanti agli altri…
I suoi pensieri vennero interrotti dall’inizio dello
Smistamento. Una serie di bambini iniziarono a essere sottoposti al giudizio
del Cappello Parlante.
Ti prego, mandala a Grifondoro…
Harry non voleva affatto che sua cugina finisse in
Serpeverde… ma doveva ammettere che dato il cognome che portava non poteva
escludere questa possibilità.
“Malfoy, Hermione”
La bambina sussultò, nel sentire il suo nome, e fece un
passo avanti intimorita. Nella sua testa le parole del padre la tormentavano… e
la paura di deluderlo e finire in Grifondoro era tanta… anche se doveva
ammettere che non andava matta all’idea di finire in Serpeverde.
Con riluttanza si sedette sullo sgabello e attese che il
cappello pronunciasse il suo giudizio.
Il suo cuore fece un balzo quando, a gran voce, il cappello
parlò e le annunciò che per i prossimi sette anni avrebbe vissuto in una torre
rossa e oro, e non in un sotterraneo…
Felice saltò giù dallo sgabello e corse verso il tavolo dei
Grifoni. Mentre correva, vide suo cugino farle un cenno con la mano, così si
diresse verso di lui.
Era felice.
E in fondo sapeva che suo padre non si sarebbe arrabbiato… e
che sua madre sarebbe stata felicissima…
E poi era con suo cugino… che, nonostante tutti i litigi,
adorava…
“Grande cugina!” Harry le porse la mano e lei schioccò
sorridendo il cinque a suo cugino.
Si sedette a tavola e ascoltò il resto dello smistamento.
Applaudì tutte le volte che un nuovo bambino entrava a far
parte della casa e si sentì elettrizzata.
Era a Hogwarts accidenti!
Aveva desiderato per così tanto tempo andarci… invidiando
Harry e pregando che la lettera
arrivasse il più presto possibile… e adesso che il suo sogno si era finalmente
avverato, non riusciva a crederci.
Un bambino si sedette davanti a lei, piuttosto goffamente.
Hermione lo osservò. Era un bambino come tanti. Capelli
castani, occhi castani. Eppure le ispirava simpatia. Voleva conoscerlo…
Suo cugino la precedette. “E tu chi sei?”
Il bambino lo osservò piuttosto impaurito e non rispose.
Harry inarcò un sopracciglio. “Faccio così paura?”
Il bambino scosse la testa e si decise a rispondere. “Ronald
Phelps…”
Harry si bloccò.
Ronald…
Suo padre.
E seduta accanto a lui c’era Hermione.
Hermione…
Sua madre.
Hermione si accorse dell’improvviso cambiamento di Harry.
Sua madre le aveva raccontato cos’era successo ai genitori di Harry. Forse non
proprio tutto… ma a grandi linee aveva la storia completa.
“Come mai ti chiami così?”
La bambina sgranò gli occhi e si girò a guardare Harry. Che
razza di domanda era? Si chiamava così, perché
i suoi genitori avevano scelto quel nome…
Ronald non sembrava però stupito della domanda.
“Mia mamma dice che era una persona importante… mi ha dato
questo nome in suo onore… credo che facesse l’Auror… si conoscevano a scuola…”
Harry serrò la mascella.
Non bastava sua zia, che aveva chiamato la sua unica figlia,
Hermione… come sua madre… adesso era arrivato anche uno con il nome di suo
padre…
Ma non potè fare a meno di sorridere tristemente… in fondo
il suo stesso nome, Harry, era nato proprio in memoria del grande Harry Potter,
il migliore amico dei suoi genitori…
“Come si chiama tua mamma?” gli chiese Hermione…
“Luna… Luna Lovegood…”
“Non l’ho mai sentita… tu, Harry?”
Il ragazzo scosse la testa.
Era tutto così dannatamente strano. Era lì a parlare con
Hermione e Ronald… e gli sembrava così naturale… così famigliare… nonostante
quei due avessero quattro anni in meno di lui…
Era una sensazione strana.
Si sentiva bene e male allo stesso tempo.
Male, perché il ricordo dei suoi genitori e di quel padre
che non aveva mai conosciuto era tornato prepotentemente in lui…
Bene, perché si sentiva come a casa… come se non avesse
altro luogo che quello…
Harry non poteva sapere che quella strana sensazione di benessere
era la stessa che stavano provando sia Hermione, che Ronald…
Non potevano sapere…
Perché in fondo, quello era solo l’inizio… per loro…
Ma si sbagliavano…
Quello non era l’inizio. Era solo il proseguimento di una
storia ben più lontana nel tempo… una storia che non aveva avuto fine…
Tre vite che si erano intrecciate. Tre vite che avevano
vissuto. Tre vite che erano state spezzate.
Quella era la loro storia. E non aveva avuto fine, come
tutti credevano… no… nemmeno la morte era riuscita a spezzarla…
E ora, era il tempo di riprenderla. Era il tempo di viverla.
Viverla sul serio. Senza più dolore, senza più sofferenze…
Quello era un nuovo inizio… di una storia incompleta…
E nuove pagine si sarebbero ancora scritte. Perché non tutto
si era concluso con la parola morte.
Una seconda possibilità. Tutti la vorrebbero, tutti la
desiderano…
Ebbene quella era la loro… ed era solo l’inizio…
Hermione portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e
osservò Harry e Ronald. Inspirò profondamente e si sentì una stupida per ciò
che stava per dire… ma doveva farlo…
“Non vi sembra di aver già vissuto tutto questo?”
Hermione ancora non sapeva, che anche gli altri due, si
erano posti la stessa identica domanda…
FINE DELL’EPILOGO
31 Dicembre 2004 – 1 Giugno 2005
******
Ed
eccoci arrivati alla fine di questa storia… dopo più di cinque mesi di
scrittura… tanti capitoli e tante emozioni…
Mi
viene quasi da piangere… perché questa è stata la prima fiction lunga da me
scritta… perché è stata la prima ad essere così amata… perché è stata la prima
(e per ora unica) di cui mi ritengo orgogliosa di averla pensata e scritta…
Spero
che questo epilogo pieno di speranza vi sia piaciuto… il titolo è ovviamente
riferito a Harry… e al fatto che solo con i suoi due migliori amici potrà
essere veramente a casa…
Da
notare che le iniziali formano i nomi dei tre^^ Ci ho messo parecchio per
trovare una frase, il cui anagramma sarebbe stato HRH… non è mica così
semplice!!!
Annuncio
importante: ho deciso che farò la storia nuova per prima… poi, quando terminerò
“Mamma, ho appena ucciso un uomo”, potrò iniziare il prequel di OLT…
E
visto che non ho più verifiche né interrogazioni, aspettatevi il primo capitolo
già settimana prossimo o anche prima… il titolo, come annunciato, sarà “Gli
Eletti – Nati per uccidere”… e questo è il riassunto : “Il mondo finì
quel giorno, lasciando me soltanto. Guardai verso il cielo nuvoloso e vidi che
il colore era svanito. Mi sto ancora chiedendo cosa sia successo a sole che
avrebbe dovuto splendere lassù…” (da “Stigmas” di Kazuya Minekura). Ginny.
Draco. Mangiamorte per scelta. Ron. Harry. Hermione.
Auror
per abilità. E ombre che nella notte si muovono veloci… e uccidono… uccidono…
Ho
suscitato la vostra curiosità? Spero di si…
Ma
adesso passiamo ai thannks:
Ely: ed ecco l’ultimo capitolo…
una fine decisamente più allegra e speranzosa del resto della fic… ma ci
voleva, no? Dimmi che ne pensi!
Kamomilla: Ciao!! Sigh… l’ultimo
capitolo!!… come sono triste!! Comunque… come puoi vedere ho optato per
scrivere prima la nuova storia… ma visto che “Mamma” non sarà lunghissima,
presto arriverà anche il prequel… Grazie mille per le tue recensioni ad ogni
capitolo!! Grazie grazie grazie!!!
Patty: eccola la mia fedele
lettrice! Grazie per i complimenti!! Come vedi, la decisione è stata la nuova
storia! Spero di ritrovarti anche là^^ dimmi che ne pensi di questo epilogo
decisamente più allegro… un bacione e granzie per tutte le tue recensioni e per
avermi seguita fino ad adesso!
MM1981: mi rendo perfettamente conto
di aver fatto fuori un po’ di persone^^ Ti devo contraddire, la storia nuova è
solo in cantiere, non ho iniziato a scriverla… e per far fuori qualcuno…
chissà… potrebbe accadere… oppure no! Un bacio!
Opalix: Grazie mille per i
complimenti, mi fanno veramente piacere. Come vedi ho optato per la new story…
e dire che fino ad una settimana fa volevo scrivere il prequel! Va beh… -_-
Sono contenta che i vari funerali ti siano piaciuti… (detta così fa un po’
macabro)… e anche i var momenti di Draco… mi piaceva inserirli in effetti^^ E
concordo ampiamente con te, quella canzone è a dir poco stupenda! Un bacione e
grazie per aver letto questa storia!
Sunny: O divina! Genietto a me?
Mi inchino davanti a tale appellativo, non degno^^ Eh si… Hermione ha raggiunto
il suo Ron… ma come vedi qui c’è un capitolo pieno di speranza… e soprattutto
c’è la seconda possibilità, a cui Draco alludeva nelle sue parole… perché non
posso stare divisi, ma non possono finire così… non trovi? Grazie per aver
letto questa storia, non puoi immaginare come sono felice!! Non finirei mai di
ringraziarti! Un bacio grandissimo!!! Grazie grazie! (PS: alla fine vai con la
nuova storia… dal titolo “accattivante”… ^___-)
JulyChan: ovvio che mi ricordo^^
ehehe… Sono contenta che oltre ai capitoli ti piacciano anche le canzoni, sono
tutte scelte con cura, mai a caso… quindi sono felice che vengano apprezzate!
Un bacio e grazie per aver apprezzato la fic!
Rachele: “una brava scrittrice”…
wow… il mio ego sta prendendo il volo! Come vedi il magico trio non è poi
andato così perso come si credeva… e sono ancora insieme, ovvio! La morte di
Harry? Verrà raccontata nel prequel! Devi solo pazientare un pochino! Un bacio!
Kaho_Chan: sono felice che lo scorso
capitolo abbia suscitato tutte queste emozioni! ^_^ ne sono veramente felice! E
la new story ha vinto^^ grazie per aver seguito sempre con passione questa
storia… grazie sul serio! E anche per tutti i complimenti!! Un bacione!
Lady
Numb:
ma ciao piccola margherita di campo^^ e come puoi vedere la storia nuova ha
vinto^^ ma ci sarà anche il prequel, solo un po’ più in là! Sono felice che lo
scorso cap ti sia piaciuto… e che mi dici del tanto sospirato ULTIMO capitolo?
Io ho la lacrimuccia… un bacio grandissimo e grazie per avermi sempre recensito
e sostenuto! E tanto che ci sono: fatti valere agli esami che tanto li stendi!
Weasleyina: grazie mille anche a te
per le recensioni! Beh, il prequel arriverà, ma più in là… e poi non devi
preoccuparti, appunto perché è un prequel non ha collegamenti con questa… quindi
non c’è pericolo che ti dimentichi delle cose importanti… ^___- un bacione!!
GRAZIE
A TUTTI… Un bacione immenso… e ci rivedremo alla prossima… con un altro titolo
e da un’altra parte… ma ci sarò!!!!!!!
E
che ne dite di recensire questo epilogo?? ^_____- basta cliccare qui sotto!
A
presto, Meggie