College
Bene io dico che con 3000000 .... (N Infinito) di FF cominciate scriverne un'altra sia sbagliato. Ma quando l'ispirazione chiama che altro puoi fare se non accoglierla.
Come già detto, parla delle avventure al collegge, di determinati personaggi. Spero vi piacia.
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!!!College!!!
*°*La rivelazione di Ron*°*
Erano alla Tana, nella camera di Fred, momentaneamente data
ad Harry, dove Ron dormiva quasi tutte le notti. Harry stava lì, fino al
momento in cui avrebbe avuto il coraggio di andare a casa di Sirius.
“Dimmi solo che non è stato alla modo di … << ‘‘Ti
amo!’’ le urli, mentre insegui il treno e lei affacciata al finestrino ti
saluta con il fazzolo bianco, giurandoti eterno amore! >> Ti prego Harry,
dimmi che non è stato così!” disse, Ron,anzi
supplicò Ron, incrociando le mani in una posa di preghiera, mentre pronunciava
quella frase, aveva usato un tono falsamente mieloso, il suo miglior amico, lo
fissò per qualche minuto, con un espressione assurda, restò zitto, poi incerto
rispose: “Assolutamente no. Ci siamo salutati con un bacio è basta!” bugia, si riconosceva da un Km, quando
mentiva, Harry Potter, il bambino sopravissuto due volte, non sapeva mentire,
non li riusciva proprio e il suo amico dalla chioma rossa lo sapeva. Ron alzò
un sopraciglio, poi serio disse: “È andata esattamente così …” scoppiando a ridere, mentre il suo amico, era
già pronto ad appellare una pala, scavarsi una buca e seppellirsi al suo
interno. Dai su infondo non era colpa sua se era così
dannatamente mieloso ed innamorato della sua ragazza? “Ok è andata
esattamente così!” confermò, giusto prima di sbuffare, Harry, mentre
affatturava silenziosamente suo cognato. Ron aveva capito tutto, lui era
un inetto per le sue cose, ma si lasciasse sfuggire un attimo quelle degli
altri … Ma che stava pensando? Ronald Bilius Weasley non capiva
mai un tubo di relazioni, ne degli altri ne delle sue, aveva la sfera
emotiva di un cucchiaino, come ricordava spesso Hermione. Eppure Harry
riusciva capirlo quasi sempre da quando erano cognati, quindi aveva
capito subito, come era stato il comportamento dell’amico verso sua sorella. Infatti
quella mattina Ginny era partita per Hogwarts, per il suo settimo anno e lui
l’aveva accompagnata insieme a George e Percy alla stazione ed alla fine era
andata esattamente come Ron aveva descritto.
Mentre chiacchieravano, o per lo meno Ron prendeva in giro
Harry,la porta si aprì.
Una ragazza dai capelli, ricci e castani, un sorriso
smaglianti, occhi castani, con indosso un vestito splendidamente colorato,
comparve sull’uscio, facendo oscillare una pesante borsa di pelle che portava
alla spalla. “Mione!” sussurrò Ron, alzandosi dalla poltroncina rossa e
indirizzandosi verso la sua fidanzata e stappandoli un bacio, “Ronny!” rispose
lei, dolcemente, stavano insieme, ma ancora non erano pronti a chiamarsi con
nomignoli amorosi. Anche se in pochi mesi avevano fatto passi da gigante,
considerando il carattere vergognoso di lei in queste cose e la sfera emotiva
di lui.
Harry sbuffò, la sua
dolce Ginevra era partita e vederli così li faceva uno strano effetto, infondo
loro erano Ron ed Hermione. “Ma voi non siete euforici per il College?” urlò la
ragazza su di giri, mentre saltellava a destra e sinistra per la stanza, Ron
risedutosi sul divanetto la guardava rammaricato, Harry era steso sul letto,
passandosi una mano tra i suoi spettinati capelli disse: “Peccato Herm, non
faremo ne la stessa facoltà ne la stessa università!” ricordandosi da quanto
tempo che andavano a scuola insieme, che studiavano insieme e che si scambiavano
gli appunti … E quanto la fine di queste
piccole azioni stesse arrivando alla fine. La prima volta che desiderò che la
scuola non cominciasse.
Ron tossì, i suoi amici si erano iscritti al college e lui?
Ron aveva l’intenzione di non farlo ed aiutare George ai Tiri Vispi Weasley,
l’unico problema e che alla fine non l’aveva fatto, o meglio l’ho aveva fatto,
aveva fatto la domanda di iscrizione per il college, lo stesso di Harry e anche
lui per la facoltà di Auror, l’aveva fatto e cosa ancora più incredibile,
l’avevano accettato, ora doveva solo dirlo alla sua ragazza e al suo miglior
amico. “Devo dirvi qualcosa!” biascicò, Hermione guardandolo e sedendosi sulla
sedia girevole, grande invenzione babbana rispose: “Certo dicci tutto!” fissandosi
nei suoi grandi occhi blu, che trovava meravigliosi. Il ragazzo deglutì,
infondo doveva solo dare una bella notizia, così balbettante rivelò: “Io … Io …
Mi sono isc … iscritto alla … Wizard Merlin University of Birmingham.
Facoltà Aurur!” Harry alzò la testa dal cuscino guardando il rosso. Ron era
iscritto nella suo stesso college? Hermione era senza parole, il suo
ragazzo si era iscritto all’università? Quanta gioia la riempiva, infatti, si
alzò e l’abbraccio, gioiosa, sarebbe stato più bello se si fosse iscritto con
lei nella stessa scuola Magic Morgan Academy of Manchester. Ma andava
bene anche così, l’importante e che avesse un istruzione completa e che
combinasse finalmente qualcosa nella sua vita, prima di risistemarsi in piedi,
concesse al rosso una cascata di baci, Harry a quelle scene affondava la testa
nel cuscino, chiedendosi perché Ginny non avesse un anno di più!
“Quindi andrò da sola!” constatò Hermione dopo qualche
secondo di silenzio, riflettendo che sarebbe andata da sola, senza nessuno dei
suoi più cari amici, anche se poi trattenne altri commenti, pensando che
Neville, Seamus e Hannah sarebbero andati con lei, così sorrise malinconica, aggiunse,
impedendo ai ragazzi di rispondere, un solo e semplice: “Mi mancherete
tantissimo!” Ron le sorrise, la prese per i polsi, costringendola a
caderle a dosso e baciandola, poi le sussurrò all’orecchio qualcosa che la fece
sorridere, anzi ridacchiare, Harry non espresse pareri, era palese che le
sarebbe mancata, era la sua migliore amica e poi ora aveva altro nella
testa, pensava solo a Ginny ad Hogwarts senza di lui.
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