Elogio al panino

di TBI
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TBI presenta:

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ELOGIO AL PANINO

 

 

 

 

 

 

 

O soave quarto di fiorentina

Ti sposi laddove la lettera gialla si staglia

Con il vermiglio sangue della pummarola

Ahi lasso! Quant’è alto il prezzo tuo

Che l’inflazione rese ingiusto

Sapor divino sulle papille

Sacra trinità del pasto veloce

Uomo ti fece, uomo ti mangia

 

Quant’è lungo l’errare mio per la strada

Al fine di giungere a te

La fragranza del tuo pane mi ammalia

Così come l’ingenuità della tua senape

Oh, quant’è mesta l’esistenza tua

Nato, fritto ed infin servito

Di bellezza effimera invero, e consumato

Con mille rimpianti e forse anche più…

 

 

 

-FINE-

 

 

 

Ecco, lo sapevo… Vedete cosa possono fare una dipendenza assidua da McDonald’s, una mente bacata ed un’ora di filosofia?

Tutto questo.

Se dovessi fare un’altra poesia del genere, vi prego, uccidetemi.

 





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