-Autore SillyHatter (nick sul forum di efp)
- Titolo: A bloody one-horned reindeer
- Personaggi/Pairing : Clarice (è l'unicorno d'inghilterra)
+ Nominati in ordine: Belgio, Norvegia, Svezia, Germania,Inghilterra,
Scozia, Francia,Giappone, Australia.
- Genere: Generale, introspettivo,Storico
- Rating: Giallo
- Avvertimenti: one shot (546 parole)
- Prompt: Ghiaccio
- NdA :1. Il rating è dovuto principalmente ad un paio di
coloriti impropreri presenti all'interno della fic. Gli improperi sono
tradotti dagli originali in inglese: con stramaledetti-dannati indico
il bloody, con 'Per l'inferno' 'What the Hell?' ( so che sta meglio
'cosa diavolo..?' ma ho preferito lasciare la parola Inferno.); li ho
tradotti piochè la fic è scritta senza battute,
tranne una, ed ho preferito non inserire termini in un'altra lingua che
provocassero una discordanza all'interno del discorso.
Il titolo è traducibile con " Una stramaledetta renna
monocorno."
2. Genere Storico in quanto si tratta, seppur brevemente, della storia
della scoperta dell'Antartide.
Allego qui il link per maggiori informazioni sui fatti storici a cui si
fa riferimento http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27Antartide
A bloody one-horned reindeer
Una stramaledetta renna monocorno, ecco cosa sembrava.
Incolpare di tutti i mali del mondo il cosiddetto progresso scientifico
era un'azione comune, a volte quasi dovuta, ad ogni essere fantastico,
di cui era un influente rappresentante. Incolpare il progresso a ragion
veduta, ben sapendo che l'assomigliare ad una renna bislacca fosse
causato da una decisione di fantomatici luminari, nonostante tutto
recava un certo senso di sollievo.
Tali esseri viventi, conosciuti tra la sua specie come Homini sapiens
al cubo, un bel giorno decisero che entro la fine di un secolo non ci
sarebbe stato alcun continente inesplorato: dalle loro comode poltrone
decretarono la necessità di una spedizione esplorativa.
Il tutto nel suo territorio, sorseggiando il tè da lui
consigliato.
Potessero i loro sederi congelarsi per l'eternità.
Varie nazioni si cimentarono nella scientifica impresa, ma la
più fruttuosa per la popolazione dell'immaginario fu
senz'ombra di dubbio la prima.
La deliziosa ragazza belga, nel rimanere per quel lungo periodo
attorniata da curiosi personaggi che leziosamente discutevano sulle
avvisaglie del congelamento, un po' la bussola l'aveva persa; le
pettegole fatine di tanto in tanto volavano a tenerle compagnia.
Seguirono il seguace del barbuto e l'algido Oxenstierna, l'uomo
Kartoffen, l'impero britannico per un paio di tentativi, il fratellone
Scozia ed il pervertito al di là della Manica.
Anche l'uomo dei ciliegi aveva tentato, per poi dirottare verso il
carcerato.
Ora toccava a loro, di nuovo.
Nessuno più di lui adorava il piccolo Arthur, con i suoi
pregi ed i suoi difetti, ma a volte la testardaggine inglese andava ad
incrinarla l'adorazione incondizionata.
Soprattutto se l'ostinazione della fantasiosa nazione lo portava a
ridursi a strati di pellicce e aculei ghiacciati.
Lontani erano i tempi in cui il piccolo Kirkland osservava le nuvole
attraverso il fondo di un bicchiere ed il vento dopo la pioggia
asciugava il bianco manto.
Chissà poi se l'avrebbe avuto più indietro il
soffice pelame: il freddo lo aveva reso setoloso, ancora un paio di
giorni e da renna monocorno si sarebbe trasformato in un istrice di
ghiaccio con corno.
Prima del progresso scientifico, lui era l'incatturabile essere
fantastico, in quei tempi stava cambiando in un essere impossibile.
Dopo mesi di navigazione l'approdo su un'infinita lastra bianca.
Gli zoccoli non erano sicuramente le estremità migliori per
procedere sull'acqua allo stato solido.
Eppure la faccia arrossata dal vento gelido e quel sorriso impertinente
dell’inglese un poco ripagava la dannata marcia sul suolo
dell'Antartide.
Pochissimo però, forse un'oncia o due su chilogrammi
d'imprecazioni non consone ad un gentiluomo o, nel suo caso, raffinato
animale fantastico da compagnia.
"Per l'inferno!"
Clarice spostò il muso, pardon, la testa dalla posizione di
marcia, ossia portò lo sguardo dal terreno completamente
coperto di ghiaccio verso il paesaggio circostante, anche questo molto
tendente al bianco niveo, se non per un piccolo, svolazzante
particolare color rosso con croce blu.
Il maledetto troll biondo platino ed il suo accompagnatore erano
arrivati prima dell'impero britannico e del suo fedele, ma ghiacciato,
unicorno.
Si era trasformato in una stramaledetta renna monocorno, aveva
sfoderato per mesi un linguaggio poco appropriato ed il dannato essere
barbuto arrivava prima di loro e non si degnava di avvisarli.
Ritornando sui suoi passi, Clarice decise che gli spiriti norvegesi non
si sarebbero salvati da un'amichevole zoccolata in piena fronte.
Parola d’unicorno dai peli di ghiaccio.
Note finali:
I "curiosi personaggi" sono
Romania,Polonia,Norvegia, USA, ossia le nazionalità dei
membri
dell'equipaggio della nave belga vengono intese come le Nazioni stesse.
Storia classificatasi terza alla 8^ Edizione del
Contest "2Weeks" indetto da Kurenai88, e vincitrice del premio giuria.
Dedicata a tutti gli animali fatastici da compagnia in
viaggio per l'Antartide e al cuginetto per il suo terzo compleanno,
trattori power mio caro.
Kiss from Caos
Tsukino Chan
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