Il gioco della vita - Another, Forever. di Miky Jane Malfoy (/viewuser.php?uid=36608)
Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Ciao ragazze! Che
emozione, essere qui con il proseguimento della mia fic "Il gioco della
vita"! Prima di dire qualunque cosa, voglio lasciarvi leggere, per
cui.. ci "vediamo" giù!
"Ciao amore,
La tua ultima lettera mi ha fatta ridere tantissimo. Non faccio fatica,
chissà perchè, a immaginarmi la sfuriata di James
e le
prese in giro di Jason. Stai attenta a non finire in mezzo ai loro
problemi, tesoro, però;
Sono molto fiera di te: i tuoi continui successi mi riempiono il cuore
di orgoglio. Qui a casa tutto bene, tuo padre è sempre
più insopportabile, preoccupato com'è per le sue
figliolette! Ma io sopporto; Scherzo, ovviamente. Sai quanto l'adoro,
anche quando fa il gelosone così. Anzi, credo che presto
riceverai una sua visita.
Silente ha chiesto a lui di organizzare la festa di natale, quest'anno,
e ovviamente verrà di persona a fare qualche accorgimento.
Non
si lascerà scappare l'occasione di vedervi.
Comunque, non ci posso credere! Davvero hanno sostituito Piton? Certo,
erano anni e anni che insegnava, era pure l'ora che andasse in
pensione, ma chissà perchè non pensavo avvenisse
ad anno
iniziato.
Con la nuova professoressa di Erbologia come va? Risolte le piccole
incomprensioni? Saluta Minerva, quando la vedi.
Zio Harry e zia Ginny stanno bene, eravamo a cena da loro proprio ieri
sera, per l'ottavo compleanno di Phoebe e Sarah. Certo che te li ho
salutati. Stanno tutti bene, e zio Harry mi ha chiesto di mandarti un
grosso bacio. Comunque, mi ha fatto notare che ti manda i suoi saluti
sempre, quando manda le lettere a James, Cristopher, Lily e Sirius.
A proposito, loro come stanno?
Sirius è riuscito ad ambientarsi? E tua sorella Alice? come
sta
a serpeverde? Le ho scritto ieri, ma ovviamente non mi ha ancora
risposto.
Quanta pazienza.
Ma parlami un pò di te, Evee. Come vanno le cose con le tue
compagne? E i compiti da caposcuola? E, diciamocelo, il fidanzato?
Aspetta, tuo padre vuole scrivere qualcosa. Non è d'accordo
con l'ultima parte del mio discorso, mi sa...
Ciao
amore, sono papà. Come stai? Non dare retta a tua madre, io
non
sono gelosone. Sono soltanto possessivo. E tu non hai nessun fidanzato,
vero amore mio?
Comunque, presto verrò a Hogwarts, e finalmente dopo mesi di
lontananza riuscirò a vedervi un pò! Tua sorella
come
sta? Tienila d'occhio, mi raccomando. Ricordo bene come vanno le cose a
Serpeverde. E non credo di potermi fidare di lei quanto mi fido di te.
Dì a quegli sciagurati di James e Jason di litigare meno,
studiare di più, e starti a non meno di un metro di
distanza.
Non mi garba la confidenza che si prendono.
Quella stupida di Erbologia ha finito di romperti le scatole? Ci parlo
io, sennò.
Ora ti lascio, tesoro. Tua madre rivuole la piuma. E devo rendergliela,
prima che arruffi le penne. Senza contare che tra poco arrivano Zia
Pansy e Zio Blaise con Paul. Quel ragazzino assomiglia talmente tanto a
suo fratello che mi fa quasi paura.
Ci vediamo presto! Un bacione, ti voglio bene.
Rieccomi
amore, sono la mamma. Beh, ti saluto anch'io. Devo andare a cucinare
qualcosa, prima che tuo padre rischi di dare fuoco alla cucina
accendendo il forno.
Ci sentiamo presto, fammi avere tue notizie okay?
Ti voglio bene, Mamma."
Sorrisi,
richiudendo la lettera. Mi faceva sempre felice leggere di casa mia. Di
mio padre e mia madre. Mi facevano ridere, con i loro continui,
dolcissimi, battibecchi.
Riposi la busta nel cassetto del comodino e dopo un occhiata veloce
allo specchio uscii fuori. Non volevo far tardi per cena. La sala
comune di Grifondoro era sempre, inesorabilmente, affollata. E a tenere
banco con le chiacchere, chi altro poteva esserci se non il mio
migliore amico? Da dove James avesse preso quella parlantina era un
mistero. Anche se un sospetto, in fondo, l'avevo... con una madre come
Ginny, spigliata e chiaccherona, come poteva essere diversamente?
"Oh Evee eccoti" mi sorrise, mentre mi avvicinavo. Si alzò
dalla poltrona e mi raggiunse, prendendomi per mano. "Scendiamo a
cena?"
Mi venne da ridere, ripensando alle parole di
papà... Dì a quegli
sciagurati di James e Jason di litigare meno,
studiare di più, e starti a non meno di un metro di
distanza.
Non mi garba la confidenza che si prendono.
Come se fosse possibile! James Potter, era il mio amico più
caro fin da quando eravamo piccoli. Abbiamo la stessa età, e
siamo cresciuti insieme, divisi tra casa mia e casa sua. Siamo partiti
per Hogwarts insieme, ed entrambi siamo stati smistati a Grifondoro. Da
ormai sette anni condividevamo per la maggior parte del tempo ogni
cosa: lezioni, studio, divertimento, svago. L'unica cosa che non
avevamo in comune era il quidditch; Mi piaceva, guardare le partite,
fare il tifo, l'atmosfera che si creava prima di una partita. Ma non
sarei mai stata in grado di giocare o di appassionarmi come invece
faceva James. Lui, naturalmente, era il caposquadra.
Jason Zabini, invece, era un altro paio di maniche. Anche con lui siamo
amici d'infanzia, e anche a lui sono legata indissolubilmente. Lo
adoro, ma non arriverei mai a definirlo il mio migliore amico, come
faccio invece con James.
Jason è un serpeverde, innanzitutto, e quindi non passiamo
insieme tutto il tempo che riesco a passare col primogenito Potter. E
poi, il vero motivo, è un altro: James si è
sempre dimostrato mio amico, con lui posso parlare di qualunque cosa,
persino delle cose più personali. Non c'è
imbarazzo, non ce ne sarebbe motivo. Siamo come fratello e sorella.
Jason, invece, da un pò di anni a questa parte è
leggermente cambiato nei miei confronti. Non sempre riusciamo a parlare
senza che ci sia imbarazzo, capitano momenti in cui qualcosa che dice o
che fa mi fa arrossire, e i suoi gesti non sono limpidi come quelli di
James. A volte, il modo in cui mi guarda mi fa pensare che ci sia
dell'altro. O il modo in cui mi sfiora, o la gelosia che non fa niente
per nascondere.
E io, non so mai cosa aspettarmi.
Mi capita poi, di trovarmi in mezzo alle loro discussioni, e non
è piacevole. Perchè ognuno tira acqua al suo
mulino, cercando di tirarmi dalla propria parte. E io non voglio
schierarmi, non ho mai voluto. Ho bisogno di entrambi, entrambi fanno
parte della mia vita. Non potrei mai rinunciare a uno dei due.
Jason è il capitano della squadra di quidditch di
serpeverde. Come James lo è di Grifondoro. Jason
è il ragazzo più in vista della sua casata.
Esattamente come James lo è della sua. Entrambi sono
bellissimi ragazzi, e ad entrambi le ragazze non mancano. Insomma, i
motivi di scontro sono tanti.
Lo sguardo di James interruppe il filo dei miei pensieri, e mi spinse a
sorridere e a rispondere. "Si, certo"
Passammo insieme dal buco del ritratto, e mi accorsi di una presenza
che mancava. "Dov'è Ell?"
"E' scesa prima. Pare dovesse andare a dire di tutto a suo fratello"
Scoppiai a ridere. Ellison Park era la mia migliore amica, ed era un
vulcano. Una vera e propria forza della natura. Non stava mai ferma,
aveva sempre qualcosa da fare, sempre qualcuno con cui litigare; Con
lei, non ci si annoiava mai. E poi aveva sempre la risposta pronta, la
battuta facile, il senso dell'humor e rideva sempre. Solo guardarla,
metteva allegria.
"Strano. Cristopher Lily e Sirius?"
"Lily è ancora nella doccia, presumo. Sirius è
sceso con i suoi amici. E Cris è andato a prendere Elena al
suo dormitorio"
Cristopher era il secondogenito della famiglia Potter, e aveva sedici
anni, un anno meno di noi. Lily e Sirius erano gli altri due figli di
Harry e Ginny, Lil aveva 14 anni e Sirius appena undici. Aveva appena
iniziato la scuola. Tutti e tre erano, ovviamente, Grifondoro. Elena
Casey era la fidanzata di Cristopher. Aveva un anno meno di lui ed era
di Corvonero. Un insopportabile corvonero, a dirla tutta.
"Capito. Allora li vediamo tutti giù"
James annuì sorridendomi, e sistemandomi un ricciolo biondo
dietro l'orecchio. "Così ti da meno fastidio"
Quando entrammo nella sala Grande, era già piena. Mentre
James, che moriva di fame, si dirigeva verso la tavolata di Grifondoro,
io mi arrestai. "Ti raggiungo subito" gli dissi, voltandomi e
dirigendomi verso i serpeverde.
Mia sorella Alice aveva 11 anni, e anche lei, come Sirius, era appena
entrata a Hogwarts. Però, era stata assegnata a serpeverde,
con enorme soddisfazione di mio padre. Non che avessimo dubbi,
comunque; Il suo carattere era la copia sputata del serpeverde
più serpeverde mai esistito: Draco Malfoy!
"Ciao Alice" la salutai, accarezzandole il caschetto castano. Lei si
voltò a guardarmi con un sorriso.
"Ciao Evee"
"Tutto bene?"
"Si. Sei in ritardo stasera"
"Ho perso tempo con la lettera di mamma e papà. Dicono di
salutarti"
"accidenti, ho dimenticato di rispondergli"
Risi. "Lo so" Poi mi guardai intorno, in cerca di un paio di occhi blu.
E lo trovai, che rideva spensierato con alcuni ragazzi.
"Ci vediamo più tardi, Alice. Saluto Jass e vado a mangiare"
Lei annuì con uno sguardo malizioso a cui risposi con una
linguaccia, e tornò al suo piatto.
"Ciao Jason" lo salutai, avvicinandomi. Lui si voltò a
guardarmi, immediatamente, sorridendomi.
"Ciao meraviglia. Tutto bene?"
"Si" sorrisi, mentre il suo braccio volava, come spesso faceva, attorno
alla mia vita, e lui mi dava un bacio sulla guancia. "Tu?"
"Perfettamente. Stasera toccano a noi i turni di guardia?"
Feci segno di no. "Stasera sono di turno tassorosso e corvonero"
"Peccato. Non riesco mai a passare un pò di tempo solo con
te" ammiccò, e io arrossii.
"Domani tocca a noi" gli feci presente. Lui rise del mio rossore,
sfiorandomi la guancia con le dita calde.
"Giusto" poi mi lasciò andare. "Devi ancora mangiare,
presumo. Non voglio vederti scomparire, sei minuscola. Vai a cibarti,
per piacere"
Risi di gusto. L'ironia l'aveva ereditata da suo padre Blaise, era
impossibile resistere. "Va bene, va bene. Ci vediamo dopo"
Lui mi fece l'occhiolino lasciandomi andare, e tornò a
sedersi al suo posto, mentre io mi dirigevo al tavolo della mia casata,
da cui James aveva osservato la scena immobile e, ovviamente,
irritatissimo.
...My Space...
Eccomi di nuovo! Dunque dunque... innanzitutto, BENTORNATE! ^_^ Che
piacere riscrivere qui... Mi mancava già. Bene, tanto per
cominciare parliamo un pò di questo capitolo.
Indubbiamente solo un prologo, indubbiamente solo per darvi un
inquadramento generale di come sono le cose, e di quanti anni sono
passati. La vera storia deve ancora iniziare, ma volevo prima darvi un
assaggio, per vedere se vi piace ^_^
Dall'ultimo capitolo della prima fanfic, Il gioco della vita, sono
passati sei anni, e la ragazza che qui parla in prima persona, come
avrete capito, è Eveline, la primogenita di Hermione e
Draco, ormai diciassettenne.
Ritroviamo anche James e Jason, i primogeniti rispettivamente di Harry
e Ginny e Blaise e Pansy, in rapporti piuttosto conflittuali fra loro.
Ci sono poi tutti i bimbi nuovi! ^_^ Cristopher, Lily e Sirius, che
sono a Hogwarts, e Phoebe e Sarah, che ancora sono troppo piccole per
essere presenti li, e che sono tutti a marchio Potter.
Poi c'è Alice, la seconda figlia di Herm e Draco, e Paul, il
secondo figlio di Pansy e Blaise, che ha dieci anni.
Anche se qui non appaiono, vi premetto che troverete anche Joshua, il
primo figlio di Ron e Daphne, che ha undici anni, e Miranda, la prima
figlia di Luna e Neville, che ha la stessa età.
Insieme ovviamente, ai personaggi nuovi, che mi sto inventando di sana
pianta XD.
E sullo sfondo, come naturale, sempre loro, i miei primi protagonisti.
Draco, con la sua gelosia, e Hermione, con la sua ironia. Insieme, con
i loro battibecchi continui.
Sono proprio curiosa di sapere che ne pensateeeeeeeeee! E quindi mi
muovo a postare =) Raccomandandovi di lasciarmi una recensione piccina
picciò, per sapere se andare avanti o piantarla qui!
Un bacione! Miky.
|
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=418424 |