A Chemistry's Question
A Chemistry's Question
Bulma era nel laboratorio sotterraneo della Capsule Corp. e stava
aspettando che arrivasse suo padre, il dott. Brief, per cominciare a
lavorare su alcune nuove apparecchiature da mettere presto in commercio;
nell'attesa, seduta al tavolo ovale che troneggiava nella stanza, stava
osservando pigramente i libri riposti sullo scaffale di fronte a lei,
quando uno di questi attirò la sua attenzione.
Strano. Non si era mai interessata di quell'argomento. Diciamo che non
era mai stato nelle sue corde e anche da ragazza, aveva sempre fatto
tutto il possibile per evitarla. Perché quel manuale parlava proprio
di Chimica.
Si alzò incuriosita e lo prese in mano; con un leggero soffio spazzò via
il sottile strato di polvere che si era accumulato negli anni. Era
proprio vero che era una tipa davvero imprevedibile.
E la cosa che, a maggior ragione, confermava questa sua caratteristica
era che avesse deciso di ospitare Vegeta, il terribile Principe dei
Sayan, a casa sua per i tre anni che precedevano l'arrivo di quei
famigerati cyborg di cui erano venuti a conoscenza grazie al ragazzo
del futuro.
Rigirando il libro tra le mani, si decise a darci a un'occhiata.
Si accomodò di nuovo al tavolo e incominciò a sfogliare le prime
pagine. "
Cosa accade quando due o più sostanze si incontrano? Si possono
realizzare due differenti condizioni: le sostanze mescolate non
si modificano al seguito del fatto di essere messe insieme, oppure, le
sostanze regiscono chimicamente modificandosi e dando origine a nuove
sostanze" Come
due persone. Il paragone che naque dalla sua mente fu spontaneo; due
individui che vengono accoppiati per forza non combinano niente di
buono, invece due che si uniscono sponteaneamente portano alla
creazione di un legame e alla nascita di dei figli. Ricominciò a leggere. "Altre
si combinano facilmente tra di loro, altre si combinano con fatica,
altre infine non si combinano affatto. La tendenza che i corpi hanno di
combinarsi tra loro (cioè la tendenza a partecipare ad una reazione
chimica ) si definisce "affinità chimica"." Bulma si soffermò in particolare su quest'ultimo concetto: allora era questo che spiegava il feeling tra due persone. Era questione di chimica... infatti non c'era modo di descrivere i colpi di fulmine o quando ci si sente attratti da una persona, che magari già si conosce, o semplicemente il perché due
sostanze si univano e altre no. L'affinità chimica non ha spiegazione.
Succede e basta. - Tesoro che, stai facendo? - le chiese suo padre entrando nel laboratorio. - Niente, papà. Stavo solo sfogliando questo in attesa che tu arrivassi - detto questo indicò il libro che aveva tra le mani. - Bene, allora mettiamoci all'opera!
Era già l'ora di pranzo quando Bulma uscì dal laborotorio, e dopo essersi fatta una doccia, si diresse verso la cucina. Vi
trovò Vegeta che seduto a tavola, tamburellava nervoso le dita sopra la
superfice di legno. Era indispettito e piuttosto seccato del fatto che
nessuno si fosse ancora degnato di preparargli il pranzo. Che diamine,
era il Principe dei Sayan! - Ciao, Vegeta. - disse la ragazza cordialmente. Lui le rispose con un grugnito infastidito. La giovane non ci fece caso e gli chiese, come se non conoscesse già la risposta: - Vuoi che ti prepari il pranzo? - Mi pare ovvio, donna. Altrimenti non sarei qui. Cavolo! Quanto la irritava quando la chiamava in quel modo! Non era mica un oggetto di cui poteva disporre a suo piacimento! - Quante
migliaia di volte ti avrò detto di non chiamarmi così?? Ho un nome, non
sono una cosa con cui puoi fare i tuoi porci comodi! - A me davi proprio quest'impressione - le rispose il sayan pungente. - Sei... sei... guarda non so nemmeno io cosa sei, di sicuro niente di buono! - Lo so. - sul viso di Vegeta passò un'ombra di divertimento. Con
un gridolino stizzito Bulma uscì dalla stanza e andò a chiamare sua
madre che stava annaffiando le aiuole in giardino. Non aveva alcuna
voglia di essere gentile con quello scimmione dopo che lui l'aveva
trattata in quel modo; era incredibile! Come le era passata per la
mente quell'idea malsana di invitarlo a stare a casa sua?! Era stata
una sciocca! Fortunatamente sua madre accettò di venire a
preparare il pranzo al principino e così Bulma si defilò. Quel
pomeriggio usciva con Yamcha e voleva essere al meglio.
Quando
lei e il ragazzo s' incontrarono al parco, si salutarono come di
routine: un lieve bacio a stampo sulle labbra e via. Era sempre stato
così e lei non si sognava certo di cambiarlo,però, da qualche tempo,
questa cosa cominciava a stranirla. Possibile che non fosse capace
di fare altro? Non poteva dire di non stare bene con Yamcha, ma cercava
quella scossa, quel qualcosa, che le facesse capire che c'era ancora chimica
tra di loro. Così per caso le tornò in mente quello che aveva letto
quella mattina. Possibile che quel discorso valesse anche per loro? Nel
momento in cui il ragazzo le prese la mano, Bulma non sentì alcun tipo
di reazione; si voltò a guardarlo negli occhi: niente. Neanche una
singola scintilla. Davvero non provava più niente per Yamcha?
...To Be Continued....
Cosa
ne pensate? Mi è venuta questa idea improvvisa, non ci crederete ma è
vero, proprio durante la lezione di Chimica... spero di non avervi
ammorbato troppo! ^^ *fashionelle09*
p.s 28/06/2010: L'immagine in testa alla pagina è stata disegnata dalla mia amica yori e la ringrazio tanto^^ Nei capitoli successivi verranno aggiunte altre illustrazioni^^
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