Capitolo
2
Ero
al buio, nella mia stanza, in piedi e perfettamente al centro di
essa. Il mantello che usavo durante le mie ronde notturne giaceva
abbandonato sul pavimento.
Mi
sentivo così frustrato, così solo... tutto sembrava avere un posto
in questo mondo, mentre io non avevo nulla.
Erano
di nuovo tornate quelle emozioni che ormai da secoli erano divenute
le mie compagne fisse. Desolazione, amarezza e dolore.
Eppure,
nel momento in cui Alice era comparsa solo poche ore prima, in un
solo attimo, quelle tre emozioni erano state sostituite da gioia,
felicità e speranza.
Com’era
possibile che lei, vampira dagli occhi dorati, provasse simili
emozioni, anche solo in mia presenza?
Ero
un vampiro, nulla poteva scalfirmi, o quasi, ma in quel momento
sentivo di essere di una fragilità estrema. Forse avevo fatto male
ad accettare... o forse no...
Sollevai
le palpebre, era il momento, lo sapevo, la mente vampiresca era una
cosa che non avrebbe mai finito di stupirmi, poteva riflettere,
pensare ai piani strategici per la difesa di Volterra, gestire il mio
potere e avere ancora una buona parte della mia testa libera. E in
quel momento, la mia mente sapeva che mancava solo un minuto al mio
incontro con lei.
Ero
un soldato e come tale mi sarei comportato. Questo era il mio
destino.
Mossi
il primo passo e poi un altro, la mia mano si posò sulla maniglia
della porta e la aprì. La luce fievole delle lampade illuminava il
tetro corridoio. Era come un tunnel, alla sua fine, Alice mi
attendeva.
Ti
aspetterò. Di nuovo le sue
parole mi ritornarono in mente, e di nuovo avvertii forti le sue
emozioni. Era leggermente agitata, potevo avvertirle chiaramente
anche con stanze immense a dividerci.
Affrettai
il mio passo, ed eccola, la fine del tunnel, Alice Cullen in tutta la
sua piccola statura che attendeva solo me.
Un’esplosione
di felicità e gioia m’investì in pieno. Me la ritrovai addosso,
con le braccia attorno al mio collo e il suo piccolo corpo premuto
contro il mio.
<<
Sei venuto! Sei venuto! >> Ripeteva continuamente, lasciandomi
basito e imbarazzato. Decisamente non sarebbe stato facile contenere
le sue emozioni.
<<
Certo che sono venuto... mi pare ovvio. Ho preso un impegno... >>
Stavo cercando di smorzare le sue emozioni, ma erano talmente forti e
potenti, da sovrastare il mio potere. Ero io in verità che mi stavo
cibando delle sue.
Si
staccò da me, allontanandosi di un passo, quel sorriso impertinente
non l'abbandonava mai. Era assurda.
<<
Per un attimo, ho visto il tuo futuro mutare. Stavi cambiando idea.
>> Era una nota di rammarico quella che sentivo? Probabile.
<<
Mi dispiace. >> Ed era vero. Mi sarebbe dispiaciuto vedere quel
musetto felice, triste nuovamente per causa mia.
<<
Non importa. Adesso sei qui. Questo è ciò che conta, dunque... >>
Mise entrambe le mani sui suoi fianchi. Sembrava un piccolo generale
in versione femminile.
Sentii
le mie labbra stendersi in un lieve sorriso. Il primo dopo quasi
cento anni.
<<
… dovremmo andare da Bella e Edward, ci stanno aspettando. >>
Allungò la mano afferrando la mia. Era piacevole quel contatto, così
delicato ma deciso. << Andiamo. >>
Non
so il perché, ma non feci nulla per staccarmi dalla sua presa. Stavo
bene, per la prima volta, mi sentivo in pace con me stesso.
Uscimmo
dal palazzo principale, percorrendo vari viottoli, quante volte avevo
camminato in quelle stradine, sorvegliandole e attaccando su comando?
Tantissime, eppure adesso, assieme ad Alice, tutto aveva preso una
nuova forma, sembrava che il colore fosse giunto anche lì. Un colore
caldo e avvolgente.
<<
Chi sono Edward e Bella? >> Le domandai, riscoprendomi perfino
voglioso di risentire la sua vocetta.
Sorrise
amorevolmente, persa in qualche pensiero. << Sono mio fratello
e la sua futura moglie. Vedrai, ti piaceranno. >> Espose
felice, mentre con passo quasi danzante proseguiva accanto a me.
<<
Perché quando ci siamo visti la prima volta, hai detto di essere mia
moglie? >> Perché non riuscivo a stare zitto?
La
risata che uscì da quelle piccole labbra mi fece imbarazzare, mi
diedi ancora di più del fesso. Potevo evitare di rievocare quello
strano incontro.
<<
Perché è così. O almeno lo sarà. >> Si voltò verso di me,
fiduciosa e speranzosa.
<<
Signorina Alice.. >> Ma venni interrotto.
<<
Alice, solo Alice. >>
Sospirai.
<< Alice. Quello che mi stai dicendo, non ha senso. Io non
intendo sposarti. >> Forse ero stato brusco e niente affatto
delicato, ma era la verità. Non intendevo sposarla. Era un'idea
completamente folle.
Non
smettemmo di camminare, ma non potei evitare di osservarla. Si era
zittita, sembrava pensierosa, le sue emozioni non erano più così
positive.
Di
nuovo mi sentii orribilmente in colpa, ma non potevo fare veramente
niente di diverso. Io non amavo Alice Cullen.
Senza
proferire altre parole arrivammo davanti ad una casa, salì i tre
gradini che conducevano alla porta d'ingresso, io attesi dietro di
lei.
Continuavo
a ripetermi che ero un soldato di Volterra e che certe debolezze non
avrei mai potuto permettermele, ma Alice Cullen... sembrava voler
solo con la sua presenza sbriciolare questo mio Credo.
Non
bussò, rimase ferma e pochi secondi dopo, un ragazzo, un vampiro dai
capelli color bronzo apparve alla porta. Osservò me, non degnò di
uno sguardo la mia accompagnatrice. Lo vidi solo annuire e poi farci
spazio per entrare.
Quando
fui davanti a lui, mi presentai. << Sono il maggiore Jasper
Whitlock. >> Gli porsi la mano e lui, dopo solo una frazione di
mezzo secondo la afferrò stringendola.
<<
Sono Edward Cullen. Benvenuto. >>
Per
un breve attimo rimasi immobile, davanti a me stava la scena più
strana che avessi mai visto.
In
mezzo a sei vampiri dagli occhi dorati, stava un essere umano, una
ragazza. Aveva il profumo più buono che avessi mai sentito. Subito
avvertii il veleno sgorgare nella mia bocca. La volevo, volevo
affondare i denti nella sua carnagione, succhiare tutto quel sangue
fino a scoppiare.
Un
ringhio potente anticipò di qualche secondo il movimento fulmineo
dell'intero clan. Si erano messi tutti in posizione difensiva, dietro
di loro stava la ragazza umana.
Mi
resi conto solamente in quel momento che forse lei doveva essere...
<< Domando scusa. Voi dovete essere Bella. >> La vidi
annuire tesa. Osservai il resto della famiglia. << Vi chiedo
scusa. Il suo odore mi ha dato alla testa. >>
Forse
era il caso che smettessi di respirare.
<<
Sarebbe meglio. >> Sibilò Edward, lasciandomi per un breve
momento interdetto.
Era
ancora in posizione di difesa, temeva un mio scatto contro di lei.
Ero stato imperdonabile.
Presi
un respiro profondo dalla bocca e pregai con tutto me stesso che
bastasse per dialogare con loro.
<<
Mi dispiace, non avevo capito che Bella fosse umana. >> Sorrisi
amaramente voltandomi verso Edward. << Come fai? Non brucia?
Non ti viene l'istinto di ucciderla? >>
Il
suo sguardo si assottigliò, mi sembrava che cercasse le parole
giuste per rispondermi, oppure, stava prendendo tempo per qualcosa
d'altro, ma cosa?
<<
Sì, mi costa un certo sforzo... ma la amo e sono disposto a tutto
per lei. >> Ammise sciogliendo la posa di difesa. Subito dopo
di lui, anche tutti gli altri seguirono il suo esempio.
In
meno di due minuti conobbi tutto il clan dei Cullen. C'erano Carlisle
e sua moglie Esme, Emmett e Rosalie, Edward e Bella e infine Alice.
<<
Ancora non capisco. Perché avete voluto me? >> Tutti i volti
si girarono verso la più piccola e minuta di loro; Alice.
<<
Alice ci ha detto di avere avuto una visione su di te, Jasper. >>
Spiegò Edward, notando che sua sorella era rimasta in silenzio. <<
Una visione importante. >>
Non
potei evitare al mio sguardo di assottigliarsi. << La visione
in cui ti vedi sposata con me? >> La mia voce aveva una nota di
seccatura, ma d'altronde era davvero così. Io non avrei mai sposato
Alice Cullen.
Lo
sguardo di Edward si fece triste. << Proprio quella. >>
Sospirò voltandosi verso la sorella. << Alice.. >>
Lei
lo interruppe subito. << Lo so, lo so... >> Ero io che
non sapevo, mi ero perso un pezzo del discorso? Odiavo non capire
quello che mi accadeva intorno, soprattutto
quando mi riguardava in prima persona <<
Hai ragione, ti chiedo scusa. >> Interruppe i miei pensieri
Edward. Che diavolo... <<
Leggo nel pensiero. >> Continua
a spiegarmi, mentre capisco solo in quel momento che la mia testa
deve essere un libro aperto per lui.
<<
Effettivamente sì, ma non temere, non intendo violare più del
dovuto i tuoi pensieri. >> Sono leggermente irritato, non mi
piace che il nemico abbia un vantaggio su di me.
<<
Noi non siamo tuoi nemici, Jasper. Né di Volterra. Siamo qui
solamente perché la visione di Alice non lasciava alcun dubbio in
merito alla tua unione nella nostra famiglia. >>
Voltai
di scatto la testa verso di lei, la piccola Alice. << Io non ho
idea di come funzionino le tue visioni, ma quello che ho detto prima
è vero. Non intendo sposarti Alice Cullen. Io non ti amo. >>
Sorpresa,
rabbia, angoscia erano le emozioni che dominavano la stanza in quel
momento. Ma le emozioni di lei, non riuscivo a sentirle. Era come se
in quel momento fosse divenuta un piccolo guscio vuoto .
<<
Come ti permetti?! >> Esclamò ruggendo la bionda chiamata
Rosalie. << Non puoi permetterti di dire queste cose a mia
sorella! >> Avanzò fiera con gli occhi degni di una leonessa.
<< Lei ha ponderato bene la situazione, sapeva che sarebbe
stato difficile, ma ha deciso di venire qua a vedere perché
continuava ad avere la stessa visione da più di un anno! >>
<<
Calma Rose. >> Cercò di intervenire Emmett, ma fu inutile.
<<
No! Deve sapere. Capire perché siamo venuti fin qui solo per lui. >>
Proseguì imperterrita.
<<
Rose... >> E' solo un sussurro, ma quanto basta per far tornare
quella bionda un micino tranquillo. Mi volto verso colei che ha
parlato. Alice sorrise, ma era un sorriso spento, senza la vitalità
che l’ha contraddistinto fino ad ora. << … lascia stare. Ho
chiesto a Caius il permesso di usufruire dei servizi di Jasper,
quindi ho qualche giorno a mia disposizione. >> Sentii
chiaramente la speranza rinascere dentro di lei, nonostante fosse
molto fragile, la speranza c'era.
<<
E' molto difficile farmi cambiare idea, Alice. >> Mi sentii in
dovere di dirglielo, mi stavo detestando con tutto me stesso, ma non
mi andava di darle false speranze.
<<
Anche a me Jasper, anche a me... >> Sussurrò, facendo crescere
dentro di se la certezza che prima o poi avrei ceduto.
<<
Quando avete intenzione di celebrare le nozze? >> Domandai,
cambiando argomento. Era palese che io e Alice fossimo a un punto di
stallo. Tanto valeva cambiare direzione nella conversazione.
<<
Appena torneremo a Forks. >> La voce abbastanza tranquilla
della futura signora Cullen, mi arrivò senza problemi all'orecchio,
nonostante non avesse parlato con un tono alto. Era un pregio di noi
vampiri avere l'udito particolarmente sviluppato. Annuii.
Avevo
dato la mia parola a Caius che avrei consentito la mia presenza per
qualche giorno ad Alice Cullen. Non avrei mai tradito la parola data,
ma sinceramente cominciavo a pensare che forse non era stata una
saggia idea quella di accettare.
Mi
voltai verso colei che mi avrebbe tenuto compagnia per i prossimi
giorni. << Abbiamo qualche giorno da passare assieme, cosa ti
andrebbe di fare? >> Le domandai cercando di essere il più
gentile possibile.
Notai
i suoi occhi assottigliarsi per un attimo, stavano riflettendo su
come impiegare il tempo, le sue emozioni cominciavano di nuovo a
scalpitare felici. Qualunque cosa stesse pensando, la stava rendendo
gioiosa. Ed io, mi stavo nutrendo di quelle emozioni di nuovo così
positive.
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Sono sinceramente felice che la storia vi piaccia ^_^ è una novità anche per me provare a scrivere una Jasper Alice. Spero di essere all'altezza delle vostre aspettative:
Recensione di Flockkitten
[Contatta],
del 26/10/2009 - 08:55AM
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Grazie del commento ^_^ Eh si, Jasper è abbastanza
freddino, ma almeno è così che io l'ho sempre visto nel
libro, spero di rimanere il più vicino possibile al
personaggio.
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Recensione di Purelove
[Contatta],
del 25/10/2009 - 05:35PM
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Ciao Dolcezza! Che bello vederti anche qui! Hahah se io
sono la tua spacciatrice, cosa devo dire di te??? Mi lasci
sempre con il fiato sospeso! XD
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Recensione di luisina
[Contatta],
del 24/10/2009 - 11:48AM
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Ciaooooo ^^ visto? Alla fine mi sono messa d'impegno e ci
sono riuscita a pubblicarla! ^^
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Recensione di Miki87
[Contatta],
del 23/10/2009 - 12:03PM
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Ciao, mi fa piacere che ti sia piaciuta, che ne dici del
secondo capitolo? ^^
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Recensione di plubuffy
[Contatta],
del 22/10/2009 - 09:56PM
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Mia adorabile beta!!! Mi inchino alla tua sapienza! ^^ Che
bello avere un tuo commento extra msn XD !!
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Recensione di vitti
[Contatta],
del 22/10/2009 - 09:31PM
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^__^ Ti faccio cambiare fazione? Da Bella Edward a Jasper
Alice? XD
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Recensione di Norine
[Contatta],
del 22/10/2009 - 08:27PM
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Ciao! Grazie per aver commentato ^.^ eh si, Jasper adesso
sarà un po scombussolato dalle emozioni della nostra piccola
Alice. ^_^
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Recensione di malandrina92
[Contatta],
del 22/10/2009 - 07:18PM
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Ciao ^_^ Spero che anche il secondo capitolo ti piaccia ^^
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Recensione di Nessie93
[Contatta],
del 22/10/2009 - 07:11PM
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Grazie mille per le tue belle parole ^^ sono contenta che
ti piaccia. Jasper non riuscivo a vederlo in nessun altro modo
per il ruolo che ha. L'ho sempre visto come soldato e così è
rimasto anche nei Volturi ^__^
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Recensione di RachEl
CullEn [Contatta],
del 22/10/2009 - 07:05PM
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Maria è colei che lo ha creato, ha un legame profondo con
Jasper, ma credo che ha lui cominci ad andare un po strettino
quel tipo di rapporto
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Recensione di Shona
[Contatta],
del 22/10/2009 - 06:58PM
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Hahahhah la prima recensione!! XD Grande Shona!! Che ne
dici? Secondo te esco troppo dal personaggio di Jasper? Ho il
terrore di sbagliare! Con Edward vado tranquilla perché ormai
lo conosco bene XD siamo intimi!! XDXDXD Ma Jasper è una
novità anche per me.. ^^
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