Kiss me out of the bearded barley
Nightly, beside the green, green grass
Swing, swing, swing the spinning step
I’ll wear those shoes and you will wear that dress.
Kiku rivolse lo sguardo verso il conosciuto amico-nemico,
ormai erano passati diversi mesi da quando aveva ottenuto la possibilità di
ritornare a casa, inizialmente avrebbe detto “Finalmente” o qualcosa di simile,
era stato prigioniero ed aveva trovato assai strani i suoi comportamenti era..
troppo esagitato e non sapeva stare zitto,
eppure ora qualcosa dentro di lui era cambiato,
non sapeva bene come spiegarlo, ma era come se l’americano,
un po’,
gli mancasse.
Ora lo fissava, mentre alla prima assemblea delle nazioni
economicamente più forti del mondo discutevano sul comportamento da tenere verso
quelle più deboli, ma in realtà non ascoltava proprio tutto ciò che diceva.
Guardava le labbra.
Sottili.
Rosee.
Perennemente piegate in quel sorriso sornione.
Le guardava e pensava che avrebbe voluto sentirle posate
sulle sue.
Oh, kiss me beneath the milky
twilight
Lead me out on the moonlit floor
Lift your open hand
Strike up the band and make the fireflies dance
Silver moon sparkling
So kiss me
La riunione finì piuttosto in fretta, circa due ore, non si
aspettava che durasse così poco, in fondo dovevano discutere delle sorti del
mondo..
Era strano..
Uscì quasi per ultimo per evitare la calca alla porta, non
voleva ritrovarsi spintonato tra tutti, preferiva uscire con calma..
In fondo non aveva nulla di particolare da fare a casa
- Kiku, ti va un hamburger? Io ho una fame incredibile! E
tu?-
La voce di Alfred lo bloccò sulla porta, si girò a
guardarlo, sentì gli zigomi diventare caldi e di sicuro un colore rosso li
aveva già velocemente colorati:
- Ha..hai-
Il biondo sorrise solare:
- Beneee, allora andiamo conosco un posto dove li fanno
benissimo!-
Esclamò raggiungendo il giapponese in poco meno di due passi
ed avvolgendogli le spalle con un braccio, il corvino si irrigidì
improvvisamente a quel gesto tanto..diverso dell’americano.
Era la sua prima volta..
Non aveva mai girato così con una persona..
Alfred rise, non la sua solita risata da invasato,
una risata bella,
genuina,
semplice.
- Sei nervoso? Lo so! Stai per pranzare con un eroe!-
Kiku sorrise a quelle parole dell’americano, in qualche modo
che ancora non capiva riusciva a metterlo a suo agio anche in quel situazioni..
Non capiva proprio come faceva eppure..
Eppure Alfred sapeva farlo,
aveva uno strano potere su di lui e riusciva sempre ad
esercitarlo senza problemi, molto probabilmente nemmeno se ne rendeva conto..
Camminarono così lungo il corridoio che portava all’esterno
dell’edificio ed uscirono raggiungendo così la meta predisposta dal biondo, uno
dei tanti McDonald che l’americano era riuscito a far aprire nel mondo.
Nuovamente Kiku si soffermò a guardare le labbra
dell’americano distendersi, i lati piegarsi leggermente e farle così piegare in
un sorriso bambino.
Entrarono nel fast-food, Alfred lo fece sedere ad un tavolo
piuttosto appartato.
Lo conosceva bene,
di America sembrava essere al corrente di ogni sua più
piccola sfaccettatura.
Sapeva bene quanto odiava stare in mezzo a gente
sconosciuto,
quanto temesse un possibile contatto..
Rimase incanto a fissarlo, ritrovandosi ad abbassare
velocemente lo sguardo quando il biondo si voltò con il vassoio con sopra
diversi hamburger e due bicchieri di coco-cola.
- Eccomi!-
Esclamò sedendosi vicino al giapponese e posando il vassoio
sul tavolino, vedendo che non alzava la testa portò la mano sinistra sotto al
mento dell’asiatico e con un gesto leggero glielo alzò:
- Ehi, tutto bene?-
Kiku si ritrovò a fissare le iridi del medesimo colore del
cielo estivo dell’americano, più in basso..le sue labbra.
Il cuore prese a battere molto velocemente a quella visione.
Erano..vicine..
Molto vicine..
Chiuse gli occhi per non vederle, ma pochi istanti dopo il
suo corpo fece quel gesto che la sua mente non aveva ordinato coscientemente.
Si avvicinò e posò le proprie labbra su quelle
dell’americano.
Kiss me down by the broken tree house
Swing me upon its hanging tire
Bring, bring, bring your flowered hat
We’ll take the trail marked on your father’s map
Appena si rese conto di cosa aveva fatto Kiku si
allontanò velocemente portandosi le mani sulla bocca:
- Go-Gomen ne!-
Balbettò alzandosi in piedi e correndo fuori.
Stupido.
Era stato uno stupido!
Aveva commesso un enorme errore.
Ma cosa gli era passato in mente?
Non lo sapeva proprio..ma aveva fatto un terribile
sbaglio!
Alcune lacrime scesero dai suoi occhi al pensiero che
aveva per sempre compromesso il suo rapporto con l’americano e che, molto
probabilmente, non avrebbe potuto più guardarne le labbra.
Qualcosa però lo bloccò..
Una mano afferrò il suo polso obbligandolo a fermare la
sua corsa.
Pochi istanti dopo si ritrovò contro il muro del
McDonald, Alfred davanti a lui lo bloccava con il suo corpo impedendogli di
scappare.
Lo fissò spaventato, forse voleva picchiarlo per come si
era comportato..
Se lo meritava..
Ma poi successe qualcosa di inaspettato, ma piacevole.
Alfred gli posò una mano sugli occhi,
il cuore di Kiku prese nuovamente a battere all’impazzata
e aumento ancora di più i battiti, quando sentì sulle sue labbra quelle calde e
morbide dell’americano.
Oh, Kiss me beneath the milky twilight
Lead me out on the moonlit floor
Lift your open hand
Strike up the band and make the fireflies dance
Silver moon sparkling
So kiss me
So kiss me
So kiss me
So kiss me
Lo stava baciando!
Alfed lo stava baciando!
Stava baciando proprio lui!
Kiku alzò le mani tramanti e le posò sul petto del biondo
che lo strinse ulteriormente, la mano sugli occhi scese sulla gota sinistra in
fiamme, proprio come la gemella, e la accarezzò senza fermare il bacio.
Le labbra dell’americano si soffermarono sul labbro
superiore del giapponese, vi passò la lingua disegnandone la perfetta forma
prima di riprendere a baciarlo per fargli schiudere la bocca ed iniziare così
una danza con la sua lingua.
Kiku si lasciò esplorare.
Si lasciò docile nelle mani del biondo,
lasciò che fosse lui a condurlo in quel suo primo bacio.
Bello.
Caldo.
Umido.
Alfred sapeva di hamburger ed anche se non gli piaceva molto
come sapore, su Alfred gli piaceva moltissimo..
Perché era il suo sapore!
Quando dopo diversi istanti si staccarono per respirare Kiku
fissò senza parole America che gli sorrise accarezzandogli la guancia:
- Non si scappa così dopo aver baciato una persona,
soprattutto se quella persona gradisce e quella persona sono io…my little angel
-
Il corvino sorrise stringendosi con forza ad Alfred che lo
cullò delicatamente:
- Arigato Alfred-san, domo rigato..a..-
- Sssh..-
Alfred gli posò un dito sulle labbra per fargli smettere
quella lunga sequenza di ringraziamenti:
- L’unica cosa che puoi fare per ringraziarmi e farti
baciare di nuovo -
Gli sussurrò prima di trascinarlo nuovamente in un dolce
bacio.