Ventesimo capitolo – The other sideVentesimo capitolo – The other side
“C’è qualcosa d’interessante?” – Chiese House mentre faceva roteare il proprio bastone.
“Niente di diverso da quello che già sapevamo.” – Rispose Cameron alzando gli occhi dai fogli che stava consultando.
La donna era seduta sul tappeto di fronte al caminetto di House mentre
scartabellava ogni referto che riportava il nome del loro paziente.
“Ok, facciamo il punto della situazione!” – Disse subito dopo aver
ingoiato l’ultimo sorso del liquore di cui si era generosamente servito
appena tornato a casa.
“Ipertensione resistente ai comuni beta bloccanti, sudorazione profusa,
dolore toracico, saltuarie cefalee e come ultimo un attacco ischemico
transitorio.” – Elencò la dottoressa togliendosi gli occhiali da
lettura.
House cercò una superficie comoda per scrivere, ma decise che il
proprio divano non era adatto a divenire la nuova lavagna, così scivolò
in avanti con il sedere assumendo una posizione molto bislacca. Chiuse
gli occhi ed elencò nuovamente i sintomi. – “Cefalea, dolore toracico,
sudorazione, ipertensione …”
“E TIA.” – Aggiunse Cameron come per aiutarlo a ricordare.
Lui scosse il capo. – “Lasciamo da parte il TIA, ci fa solo confusione
ed è solamente un sintomo secondario. Dobbiamo concentrarci sulla
sequenzialità dei sintomi.”
Cameron buttò indietro il capo e sbadigliò sonoramente per poi
arrossire un poco. – “Scusa.” – Bisbigliò. – “Non vedo un letto da
molto, troppo tempo.”
Lui ruotò gli occhi. – “Così non mi servi.” – Mentre apriva gli occhi e
la guardava in sottecchi. – “Di là c’è il mio letto, usalo pure, ma
vedi di non sbavare sui cuscini! Ho cambiato le lenzuola solamente la
settimana scorsa!”
Il sopraciglio destro di Cameron si arcuò pericolosamente. – “Passo.” –
Disse prima di sbadigliare nuovamente. – “Non sono dell’umore adatto
per dormire su delle lenzuola cosparse di liquidi organici altrui!” –
Mentre una smorfia disgustata le si dipingeva in volto.
Il diagnosta non poté fare a meno di sorridere nel vedere
quell’espressione così insolita per la composta e professionale
dottoressa Cameron. – “Sai.” – Con un sorriso sornione. – “Dormo sempre
dallo stesso lato.” – Vedendo nella donna uno sguardo perplesso
continuò. – “Per capitare sul lato pulito devi solo lanciare in aria
una monetina e sperare che la fortuna sia con te … o no?!!” –
Divertendosi a provocarla.
“Non solo sicura che il gioco valga la candela.” – Disse Cameron poco
convinta. – “Probabilmente il lato sporco è quello nascosto e ho come
l’impressione che non sia vero che tu dorma da un solo lato.”
L’espressione scherzosa di House venne sostituita con una assolutamente
seria e concentrata . – “Cos’è che hai detto?” – Sporgendosi in avanti,
verso la donna.
Cameron si sentì in imbarazzo, non pensava di averlo offeso per così poco.
“Cameron, ripeti quello che hai detto!” – Disse nuovamente.
“Che ho come l’impressione che non sia vero che tu dorma da un solo lato?” – Titubante.
“No! L’altra!” – Disse perentorio il diagnosta.
“Che probabilmente il lato sporco è quello nascosto?” – Sussurrando a mezza voce sempre più dubbiosa.
Il diagnosta scattò in piedi e si diresse verso la propria libreria.
Scorse velocemente i titoli dei testi presenti e poi, con
un’espressione compiaciuta ne afferrò uno.
Cameron lo guardò affascinata. – “Che c’è di così interessante in quel
trattato di oncologia cardiaca?” – Mentre la curiosità le permeava la
voce.
“Tu avevi detto che poteva essere un tumore surrenalico, giusto?” – Lei
fece un piccolo cenno con il capo e questo lui lo considerò un invito a
continuare. – “Ma le sue surreni erano pulite.” – La scrutò dall’alto
della sua altezza e quindi proseguì. – “Conosci la regola del 10 nel
feocromocitoma?”
“Si, certo.” – Disse Cameron e vedendo che lui non proseguiva decise di
esporla. – “Nei 10% dei casi può essere familiare, bilaterale, maligno,
pediatrico, senza ipertensione e … ed extra surrenalico.” – Mentre
scandiva le ultime parole come se avesse compreso.
“Esattamente!” – Uno sguardo di intesa corse tra i due.
“Ma dove può essere? La vescica non ha problemi e il suo cuore e i
grossi vasi sono puliti!” – Mentre il dubbio affiorava nella voce di
Cameron.
“E’ proprio per questo che sto consultando questo vecchio tomo che
Wilson lasciò qui dopo il suo ultimo divorzio.” – Mentre la certezza
della diagnosi gli si leggeva in volto. – “E’ su una parete cardiaca,
ma all’esterno del cuore.”
Cameron scosse il capo. – “Non può essere, ho fatto un’ecografica e non
ho rilevato anomalie e tu hai fatto un cateterismo cardiaco.” – Quasi
delusa che la diagnosi le sfuggisse ancora, ma dopo aver guardato il
diagnosta l’ottimismo tornò nel suo sguardo. – “Ma con l’ecografia ho
potuto vederne solo un lato!”
“Esattamente!” – Rispose lui.
“Adesso dobbiamo solamente provare la nostra teoria e con un prelievo
per dosare la dopamina e la norepinefrina e una PET scan per vedere il
tumore e quindi farlo rimuovere.” – Mentre l’entusiasmo era pressoché
palpabile nella voce della dottoressa. – “Dobbiamo solo convincere
Foreman a fare questi test e il signor Highland starà bene!”
“Già! Sarà facile come rubare una caramella a un bambino diabetico!” – Mentre con un grugnito mostrava la sua perplessità.
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