Questa
splendida strascurata realtà
Inghilterra amava vivere nel
suo mondo.Il suo mondo fantastico dove ogni giorno c'era qualcuno ad
aspettarlo e non era mai solo.
Dove poteva giocare, ridere e sorridere con naturalezza ad ogni essere
o persona che si trovava dentro la sua bolla di fantasia.
E dire che lo amava, questo
mondo, era poco.
E, ogni giorno, nonstante fosse circontato dai suoi compagni alleati
finiva sempre per estraniarsi e perdersi in chissà quali
fantasie sotto gli occhi shokkati di tutti i presenti .E niente e
nessuno riuscia , poi, a fargli riprtare l'attenzione su qualcosa di
diverso...o quasi nessuno
.
-Sai, Angleterre...Sono
stato io ad inventare l'amore- Sbottò ad un certo punto
Francia sedendosi vicino al biondo ingelese.
Lo stesso biondo che , non si sa come o perchè, gli
prestò una minima intenzione.
-Ma io non te l'ho chiesto-
Francis alla risposta secca dell'altro sorrise e lentamente si
avvicinò all'altra nazione, che non perdeva d'occhio gli
spostameni del francese.
Arthur , a quella vicinanza e all'interruzione , sospirò
frustrato portandosi il tea alle labbra.
Il sorriso di Francia si allargò ancora di
più.Sorseggiò il suo vino rosso,rigorosamente
francese, e si guardò intorno interessato.
Quel giorno Francis era andato a trovare, si può dire anche
infatsidire, l'amico/nemico a casa sua e alla fine dopo varie lotte si
erano ritrovati nel giardino chi a sorseggiare tea chi a bere vino.
Il giardino di Inghilterra era estremamente curato e nulla era fuori
posto e Francia costatò , con un sorrido, che l'inglese
aveva un piccolo rosaio che si arrampicava sul gazzebo bianco sotto il
quale erano seduti.
Sparse per il giardino si potevano trovare delle statue in marmo bianco
e alberi da frutto e non estremamente curati.Ogni oggetto aveva un
ruole specifico, tutto era dannatamente
in ordine, fin troppo.
Francis spostò il suo sguardo sul tavolino, dove capeggiava
una caraffa di vino e una teiera.
Oh, lo sapeva Francia cosa avrebbo potuto farci sopra quel tavolo, lo sapeva eccome.
-Non pensare a quello che stai pensando- la voce di
Inghilterra fece trasalire leggermente l'altro.
-Che fai adesso, mi leggi pure nel pensiero?!-
-Benedico ogni giorno Dio per non avermi dato questa
possibilità, davvero!-
Francia rise sommessamente, versandosi ancora un po' di vino nel
bicchiere mezzo vuoto.
Passarono altri dieci, venti minuti in silenzio con Francia che
guardava Inghilterra e l'altro perso chissà dove.
Poi Francis sbottò allegro dando una pacca sulla spalla a
Arthur -Lo sai, Iggy, oggi sei più bello del
solito!Sarà che stranamente silenzioso.-
-Shut up-
-Ecco, appunto...-
Certe volte i loro discorsi finivano così e il francese
doveva sempre dare un nuovo spunto per una conversazione.Ma questa
volta il biondo non disse nulla, fece come l'inglese e se ne stette
zitto
-comunque io l'ho scritto...- disse di punto in bianco Arthur, puntando
i suoi occhi verdi in quelli del francese
-?-
-Tu avrai pure inventato l'amore, ma io l'ho scritto-
-ah davvero??!!-
-Si...mai sentito parlare di Sheakespeare?-
Francis sorrise,almeno Inghiletta una minima idea dell'amore l'aveva...
-io amo molte cose, sai Angleterre...?-
-tipo?-
-Il mio vino-disse facendo roteare il contenuto del suo bicchiere - e
tu, Iggy?-
-io amo la mia storia,e ucciderò te se mi
chiami un'altra volta così-
-Chiamarti come, Iggy?-
Arthur lo fulminò con lo sguardo.
-io amo i miei vestiti- continuò, Francia , il discorso
iniziale.
-la magia-Sbotto arrossendo Inghiletta
-Il sesso.disse Francis illuminandosi ,lo sguardo perso in
chissà quali ricordi. E ,Inghiletta, benedì
ancora Dio per non avergli dato il potere di poter leggere nella mente
dello squilibrato che lo affiancava.
-tTu ami...il sesso?-chiese sconsolato.
-Oh si, e tanto anche...-
-come si può amare il sesso?!Non è mica un hobby!-
-parla per te , mon
petitè Angleterre-
Si squadrarono per veri istanti
-Je t'aime-
-W-What?-
-Si, è sempre stato così no?! Io amo te, la tua
storia- disse sorridendo- amo le tue sopracciglia- ridacchiò
posando la mano sulla guancia di Arthur -amo semplicemente Iggy- I loro volti
si sfirovano
Le loro labbra erano vicine Passarono dei secondi, fermi con i loro
respiri che si mescolavano.
E poi si scontrarono,Francia e Inghilterra si scontrarono in bacio.
Arthur chiuse gli occhi sentendo la lingua del francese dentro la sua
bocca e lo ammise, anche se con fatica.Ammise che Francis era davvero
bravo a baciare come spesso si vantava.
E per quella gironata, solo per quella si disse mentalmente, Arthur
uscì dal suo mondo fatto di fate e magie e restò
nella realtà.
Quella bellissima realtà che sapeva di vino e tea e
profumava di rose.
-Domani te la faccio pagare per questo bacio, Danm France!
-come sempre Angleterre,
come sempre...-
Bhe wow ok ...
Ho finito davvero anche questa xD
Ditemi che ne pensate e si, sono dannatamente dolci non trovate?!
Mi verranno le carie o.O